Omaggio a Dimitrie Cantemir alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano
Il 26 ottobre, quando la Chiesa Ortodossa fa memoria a San Demetrio, il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano e la Biblioteca – Pinacoteca Ambrosiana, in collaborazione con l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e le Parrocchie Ortodosse romene di Milano e Arcore, invitano il pubblico ad una manifestazione in ricordo del principe della Moldavia, Dimitrie Cantemir, personalità poliedrica della cultura romena, "il nostro Lorenzo de' Medici", come lo definiva il critico e storico letterario George Călinescu.
Iuliana Sima Anghel, 23.10.2024, 14:16
L’evento, che si terrà nel Cortile degli Spiriti Magni, fa seguito alla tavola rotonda “Dimitrie Cantemir, principe ed erudito romeno dell’Età dei Lumi”, organizzata lo scorso anno sempre dallo stesso Centro Culturale Italo-Romeno e dalla Biblioteca – Pinacoteca Ambrosiana di Milano, in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, le Parrocchie Ortodosse romene di Milano e Arcore, nel 350° anniversario della nascita di Dimitrie Cantemir.
Da quasi cinque decenni, nel Cortile degli Spiriti Magni dell’Ambrosiana, accanto ai monumenti raffiguranti importanti personalità della cultura europea – Platone, San Tommaso d’Aquino, Dante Alighieri, Alessandro Manzoni, Goethe o Shakespeare, è collocata una statua del grande studioso romeno, realizzata negli anni ’70 dall’artista Ion Irimescu. Alta 2,40 metri, la statua di bronzo raffigura Dimitrie Cantemir in abiti settecenteschi di corte, tenendo nella mano sinistra la sua “Descriptio Moldaviae”, la prima opera completa e dettagliata che presenta la geografia, l’organizzazione politica e amministrativa, la religione, la lingua, l’etnografia e il folklore della Moldavia, ricorda il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano.
Ospite a Radio Romania Internazionale, la sua reponsabile, prof.ssa Violeta Popescu, ha sottolineato il significato di questa manifestazione. Il programma prevede una cerimonia religiosa, la deposizione di una corona di fiori, e l’Inno Nazionale della Romania intonato da un gruppo di bambini, nonchè discorsi che evocano la personalità del grande studioso.
“Ci tenevamo molto a coinvolgere i bambini romeni nati o cresciuti in Italia e a raccontare loro di questa grande personalità romena che occupa un posto d’onore nella prestiogosa Biblioteca Ambrosiana”, puntualizza la responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano.