Nuovo Cinema Italiano in Romania, arte e cultura per unire i popoli
Larte e il cinema come sostegno ai valori che plasmano le nostre società, e la cultura che unisce i popoli. E con questo spirito che a Bucarest ha preso il via il Festival “Nuovo Cinema Italiano in Romania.
Iuliana Sima Anghel, 10.03.2022, 11:11
Larte e il cinema come sostegno ai valori che plasmano le nostre società, e la cultura che unisce i popoli. E con questo spirito che ieri sera, al Cinema del Museo Nazionale del Contadino Romeno di Bucarest, ha preso il via la prima edizione del Festival “Nuovo Cinema Italiano in Romania”.
Dal 9 al 13 marzo, lAmbasciata dItalia, lIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, lAgenzia ICE, con il sostegno di Cinecittà/Filmitalia, invitano il pubblico romeno a scoprire il meglio della cinematografia italiana degli ultimi tre anni. Il Festival è organizzato in partenariato con il Museo Nazionale del Contadino Romeno – Cinema Museo del Contadino, MyMovies, lUniversità Nazionale di Arte Teatrale e Cinematografica “Ion Luca Caragiale” di Bucarest (UNATC), le Librerie Cărturești ed Eventbook, con il patrocinio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici e del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici.
La rassegna è stata aperta il 9 marzo dalla pellicola “La supertestimone” di Franco Giraldi, come tributo a Monica Vitti, venuta a mancare il 2 febbraio scorso. Ed è stato anche il primo omaggio recato alla sua memoria nellambito di una manifestazione di portata allestero, come ricordava in apertura del festival il regista e critico cinematografico Mario Sesti, curatore degli incontri e degli eventi speciali, arrivato a Bucarest insieme alla giornalista e produttrice Angela Prudenzi.
Sempre al Galà di apertura della rassegna, la cui anfitrione e madrina è la consulente e attrice Kristina Cepraga, il direttore del Museo Nazionale del Contadino Romeno, Virgil Niţulescu, ha invitato tutti ad osservare un minuto di raccoglimento alla memoria delle vittime della guerra in Ucraina.
Virgil Niţulescu accoglie la rassegna dedicata al Nuovo Cinema Italiano “con una speranza per la pace, in primo luogo”. “Quando abbiamo programmato il festival , nessuno di noi avrebbe potuto immaginare che questa guerra sarebbe iniziata. Quale altro ambasciatore per la pace tra i popoli possa essere migliore della cultura? Abbiamo deciso di andare avanti anche in queste circostanze, perchè noi, come enti culturali, non abbiamo il diritto di arrenderci alla mancanza di speranza. Quindi, dobbiamo andare avanti, in quanto siamo noi ad offrire speranza alla gente tramite latto culturale. Le relazioni culturali tra la Romania e lItalia, che sono eccellenti, giustificano in assoluto una simile azione, e il Festival dedicato al Nuovo Cinema Italiano che ospitiamo si svolge nellambiente giusto, visto che il Cinema del Museo del Contadino Romeno è uno dei sette cinema di Romania affiliati alla rete Europa Cinemas, proiettando prevalentemente delle pellicole europee e, ovviamente film darte. Noi rifiutiamo di presentare film commerciali. Auspichiamo una presenza numerosa del nostro pubblico agli eccezionali film presentati nel festival, con laugurio di convincere i nostri amici italiani di organizzare una seconda edizione nel 2023”, ha detto a Radio Romania Internazionale il direttore del Museo Nazionale del Contadino Romeno.
Nellattuale congiuntura internazionale, la rassegna dedicata al Nuovo Cinema Italiano assume un valore aggiuntivo: sostegno ai valori che plasmano le nostre società, ha detto, da parte sua, a Radio Romania Internazionale, Vincenzo Tamarindo, il responsabile dellUfficio Stampa, Affari Culturali e Sociali dellAmbasciata dItalia a Bucarest. “E importante proseguire il Bello e il Bene. Larte e il cinema, soprattutto in questi momenti, sono un faro, una bussola per orientarci e ricordarci chi siamo”, ha aggiunto il diplomatico.
La rassegna include “America Latina” dei fratelli Fabio e Damiano DInnocenzo, “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, “Marx può aspettare” di Marco Bellocchio, “I Predatori” di Pietro Castellito, “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante, “Volevo Nascondermi” di Giorgio Diritti, “Momenti di trascurabile felicità” di Daniele Luchetti. A chiudere la rassegna saranno i famosi “Lacci” dello stesso Daniele Luchetti, ospite speciale del festival. Lingresso alle proiezioni ospitate dal Cinema del Museo del Contadino Romeno è gratuito (prenotazioni su Eventbook). I film saranno disponibili anche online sulla piattaforma MyMovies in tutta la Romania
Il programma include anche tre incontri ospitati dallUNATC: la presentazione e il dibattito sul documentario “Bernardo Bertolucci: No End Travelling” di Mario Sesti, una tavola rotonda tra tecnici italiani e romeni dei due sistemi audiovisivi, esponenti di associazioni di categoria e produttori, e un dialogo tra Daniele Luchetti, Mario Sesti e la giornalista Angela Prudenzi sul rapporto tra cinema e letteratura in Italia, spiega ancora Vincenzo Tamarindo.
“Il cinema italiano negli ultimi anni è cresciuto, sta regalando soddisfazioni in tutti i festival, e i film che vediamo sono ricchi di spunti, di osservazioni sulla realtà, ma anche di riflessioni sul presente, sullessere donna e anche su come il Paese ha vissuto la pandemia, ad esempio”, puntualizza Angela Prudenzi, definendo il festival “Nuovo Cinema Italiano” come un punto di partenza.
“Queste manifestazioni servono a farci conoscere meglio e il cinema è uno strumento straordinario che consente anche forme di empatia a distanza”, osserva a Radio Romania Internazionale il regista Mario Sesti, parlando anche della selezione dei film in programma.
“Noi abbiamo amato ciò che è successo nella nuova Romania, grazie a grandissimi registi come Cristian Mungiu, Cristi Puiu ecc., e credo che la stessa cosa è successa con il cinema italiano nel dopoguerra, dopo la Liberazione, quando si è fatto conoscere in tutto il mondo grazie alla grande stagione del Neorealismo”, aggiunge il regista. Per il futuro, “la nostra idea è far incontrare autori italiani e romeni, perchè cè grande stima tra di loro”, sottolinea Mario Sesti, parlando anche del suo documentario “Bernardo Bertolucci: No End Travelling”, che presenterà allUNATC e che include lultima intervista concessa dal grande regista. Il documentario è stato presentato a Cannes nel 2019, pochi mesi dopo la sua scomparsa.
Tutti i dettagli sul festival “Nuovo Cinema Italiano in Romania” sono disponibili sul sito dellIstituto Italiano di Cultura di Bucarest e sui suoi canali Facebook, Instagram e Youtube.