Monumento degli Eroi Romeni della Grande Guerra a Bolzano
Un monumento dedicato agli eroi romeni della Prima Guerra Mondiale è stato eretto a Bolzano. Lo riferisce il Ministero della Difesa di Bucarest.
Iuliana Sima Anghel, 07.10.2021, 10:58
Un monumento dedicato agli eroi romeni della Prima Guerra Mondiale è stato eretto a Bolzano. Lo riferisce il Ministero della Difesa di Bucarest, che ha attuato il progetto attraverso l’Ufficio Nazionale per il Culto degli Eroi, con il sostegno del Ministero della Difesa della Repubblica Italiana, attraverso il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti.
Avviata dalle autorità romene, l’opera commemorativa è stata realizzata in base all’Accordo governativo tra la Romania e l’Italia sulle sepolture di guerra firmato a Bucarest il 9 luglio 2015, e all’Accordo tecnico per l’autorizzazione all’uso gratuito di un appezzamento di terreno di proprietà dello Stato Italiano per la costruzione del Monumento degli eroi romeni, firmato a Roma il 21 novembre 2019, precisa il Ministero della Difesa nel comunicato.
Alla consegna dei lavori di costruzione, svoltasi il 6 ottobre presso il Cimitero Militare Italiano di Bolzano, hanno partecipato il colonnello Gianpaolo Franchi del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, e una delegazione del Ministero della Difesa di Romania, guidata dal colonnello Iulian Barbu, addetto romeno per la difesa a Roma.
In questa occasione, le autorità romene hanno ringraziato le autorità italiane per la disponibilità e il supporto concesso alla realizzazione del progetto, con la convinzione di portare avanti la collaborazione bilaterale per la cura e il mantenimento delle sepolture dei caduti sul territorio di entrambi gli Stati.
L’opera commemorativa romena di Bolzano è una testimonianza del sacrificio degli eroi romeni caduti durante la Prima Guerra Mondiale che riposano in terra italiana, sottolinea il Ministero della Difesa di Bucarest.
Anche a Bucarest riposano oltre 1700 militari italiani che hanno fatto parte della divisione arruolata nell’Esercito alleato del generale francese Louis Franchet d’Espèrey, che partecipò all’offensiva sul fronte macedone a settembre 1918. Accanto a loro, al Cimitero Militare Italiano della Capitale romena sono sepolti anche i soldati caduti durante la Seconda Guerra Mondiale, ammalatisi durante il trasferimento dal e verso il fronte sovietico.