L’Identità Romena, una realtà portata in Italia dal Presidente dell’Accademia, prof. Ioan Aurel Pop
L'Identità Romena: un libro in lingua italiana non soltanto per far meglio conosciute la storia e l'identità contemporanea dei romeni, ma anche per creare nuovi legami e modalità di collaborazione nel campo scientifico, storico o letterario.
Iuliana Sima Anghel, 23.10.2019, 12:36
L’Identità Romena: un libro in lingua italiana non soltanto per far meglio conosciute la storia e l’identità contemporanea dei romeni, ma anche per creare nuovi legami e modalità di collaborazione nel campo scientifico, storico o letterario. Così il Presidente dell’Accademia Romena e Rettore dell’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca, prof. accad. Ioan Aurel Pop, presentando a Radio Romania Internazionale il volume L’Identità Romena, pubblicato nel 2016 in Romania dall’editrice Contemporanul, e uscito quest’anno in Italia, presso Rediviva Edizioni di Milano, con la traduzione della prof.ssa Violeta Popescu, responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno del capoluogo lombardo.
Si tratta di una raccolta di saggi, che riassume il modo in cui il popolo romeno ha vissuto la propria esperienza storica – come ricorda il prof. Cesare Alzati nella prefazione. L’autore passa in rassegna le istituzioni fondamentali del Paese, come l’Accademia Romena, creata prima ancora della Grande Unione del 1918, alla quale ha recato un contributo fondamentale, o grandi intellettuali e scrittori – Dimitrie Cantemir, Mihai Eminescu e George Coşbuc, accanto a simboli o realtà geografiche.
Quindi, un libro che offrirà al pubblico italiano l’opportunità di meglio conoscere i romeni, che rappresentano la più numerosa comunità straniera nel Bel Paese. Romeni e italiani, facciamo una professione di fede dell’essere popoli romanzi. Più di un milione di romeni vivono in Italia e pochi italiani conoscono la reale identità e la funzione dei romeni come parte della latinità orientale, ha spiegato inoltre il Presidente dell’Accademia Romena a Radio Romania Internazionale.
Particolarmente rappresentativa per il volume è la regione storica della Transilvania, con le sue realtà etniche e religiose particolarmente complesse. D’altronde, Le conseguenze politiche ed ecclesiastiche dei concili ecumenici quattrocenteschi in Transilvania rappresentano anche il tema della conferenza che il prof. accad. Ioan Aurel Pop terrà il 24 ottobre a Milano, in occasione di un convegno dedicato alla memoria della grande studiosa Rosa del Conte (1907-2011), docente di lingua italiana a Bucarest e Cluj, dal 1942 al 1948, e successivamente di lingua romena all’Università Sacro Cuore di Milano e a La Sapienza di Roma.
Le due giornate di studio, in programma dal 24 al 25 ottobre, sono dedicate alle Tradizioni e Istituzioni religiose nello spazio culturale italo-romeno tra Medioevo e prima età moderna. L’evento è organizzato dall’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo (ISIME) e l’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca, in collaborazione con l’Università Cattolica Sacro Cuore – Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere e Facoltà di Lettere e Filosofia, e l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori. Nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale, il prof.accad. Ioan Aurel Pop ha fatto riferimento anche all’ottima collaborazione tra l’Università Babeş-Bolyai e l’ISME, l’Università Sacro Cuore e l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori.