“La linea della vita” di Cristina Stănescu, nuova Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia
Un affresco della società romena negli anni '20 del Novecento, ispirato alla storia della propria famiglia. Così definisce Cristina Stănescu, scrittrice e giornalista romena che vive in Italia, La linea della vita, il suo più recente romanzo.
Iuliana Sima Anghel, 07.02.2023, 15:54
Un affresco della società romena negli anni ’20 del Novecento, ispirato alla storia della propria famiglia. Così definisce Cristina Stănescu, scrittrice e giornalista romena che vive in Italia, La linea della vita, il suo più recente romanzo pubblicato nel 2022 presso la SEM Società Editrice Milanese. La scrittrice anticipa a Radio Romania Internazionale la nuova Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia, dedicata alla presentazione di questo libro, in programma il 9 febbraio, dalle ore 18:00, alla sede della rappresentanza diplomatica. La protagonista del romanzo è Nina, una donna bella e coraggiosa, figlia del prefetto della Bessarabia, ispirata alla figura della nonna paterna di Cristina Stănescu.
La linea della vita è nata dalla ricerca fatta dall’autrice durante il lockdown della pandemia, attraverso una serie di lettere, fotografie e documenti delle radici della sua famiglia. Il padre e la nonna si erano trasferiti in Italia negli anni ’60. Ho voluto entrare in questo mondo a me sconosciuto, ma che ho trovato estremamente affascinante, ricco, pieno di eventi e vicissitudini. Allora ho detto: non è soltanto uno scavo che io vorrei fare per potera dare ai miei figli un po’ il senso delle loro origini, ma è anche un qualcosa che io vorrei regalare al mio mondo, all’Italia, spiega Cristina.
Accanto alla storia ispirata alla mia famiglia, ho voluto tracciare un affresco di quello che erano la società, la cultura, il mondo romeno in quegli anni di grande fermento culturale quali erano gli anni ’20, quando la Romania era appena diventata la Grande Romania e poi, via via, attraverso gli anni, le vicissitudini della storia: l’estrema destra, la discesa in guerra al fianco della Germania nazista, l’armata rossa, l’occupazione e il regime comunista. Tutto questo excursus storico è alla base delle vicende di questa saga familiare, di questi fratelli che nascono in una condizione un po’ privilegiata, perchè il capostipite era il prefetto della Bessarabia – il mio bisnonno, in effetti, e da lì scenderanno nei gironi infernali che hanno vissuto tante famiglie in quegli anni, e lotteranno per la sopravvivenza, con una grande forza e un grande coraggio, puntualizza Cristina Stănescu. E ricorda con emozione che la nonna era rimasta molto legata alle sue radici, trasmettendole tante cose della terra di origine: qualcosa della lingua, le canzoncine, le ricette romene, la tradizione del Mărțișor, celebrata a marzo, ricorda la nostra ospite.
Nata a Milano nel 1970, Cristina Stănescu si è laureata in Filosofia presso l’Università Cattolica del capoluogo lombardo con la specializzazione in comunicazioni sociali. Giornalista, autrice e blogger, lavora a Mediaset dal 1995, dove si occupa di esteri e attualità, ma anche di costume, soprattutto sui reali inglesi. Nel 2019, la stessa presso editrice SEM di Milano ha pubblicato il suo primo romanzo intitolato Quando le foglie ridono.
Nel corso della Serata a Casa dell’Ambasciata di Romania in Italia, presenterà La linea della vita in un incontro moderato da Miruna Căjvăneanu, giornalista romena che vive in Italia dal 1999. Esperta di comunicazione, Miruna ha studiato Scienze Politiche all’Università di Bucarest e ha una laurea magistrale in Scienze Politiche all’Università La Sapienza, con la specializzazione in Relazioni Internazionali e una tesi sulla corruzione nell’Impero Ottomano, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia, che organizza l’evento in partenariato con l’Accademia di Romania in Roma e la casa editrice SEM di Milano.
Il progetto Le Serate a Casa dell’Ambasciata rappresenta un formato di eventi dedicati alla comunità romena in Italia e agli amici della Romania, volto, da un lato, ad avvicinare le personalità romene al pubblico e, dall’altro, a creare una piattaforma per la promozione degli scrittori e degli artisti romeni in Italia, precisa ancora la rappresentanza diplomatica.