Incontro del ministro delle Finanze con l’ambasciatore d’Italia a Bucarest
La cooperazione bilaterale nel campo economico e le prospettive di nuovi investimenti italiani in Romania sono stati i temi affrontati oggi a Bucarest dal ministro delle Finanze, Adrian Câciu, e l'ambasciatore d'Italia, Alfredo Durante Mangoni.
Iuliana Sima Anghel, 27.05.2022, 17:54
La cooperazione bilaterale nel campo economico e le prospettive di nuovi investimenti italiani in Romania sono stati i temi affrontati oggi a Bucarest dal ministro delle Finanze, Adrian Câciu, e l’ambasciatore d’Italia, Alfredo Durante Mangoni. L’incontro si è svolto alla sede del Ministero delle Finanze romeno, il quale ricorda in un comunicato che l’Italia si piazza al secondo posto nella classifica degli investitori stranieri in Romania, mentre l’interscambio ha raggiunto lo scorso anno i 16,54 miliardi di euro, il massimo nella storia delle relazioni romeno-italiane.
La Romania ha registrato una crescita economica significativa nei primi tre mesi del corrente anno, nonostante il contesto geopolitico complicato e la salita dell’inflazione. La guerra in Ucraina ha un impatto negativo sulle prospettive di crescita economica a livello mondiale, perciò servono misure eccezionali a sostegno della popolazione e dell’imprenditoria, precisa ancora il comunicato. In tal senso, il ministro delle Finanze ha presentato le recenti misure approvate dal Governo tramite il pacchetto Sostegno per la Romania, nonchè i programmi IMM Prod – per l’industrializzazione dell’economia, Rural Invest – destinato al finanziamento degli affari negli ambienti rurali, Garant Construct – per il settore dell’edilizia e Innovation – per invenzioni e innovazioni.
Dopo l’ingresso nell’Unione Euroopea, la Romania è diventata una destinazione attraente per gli investimenti stranieri grazie al fatto che le norme comunitarie consentono la concessione di aiuti di stato ad un livello superiore rispetto ad altri Paesi della regione, il che, accanto alla posizione geopolitica strategica, la qualità della manodopera e la prevedibilità dell’ambiente d’affari, hanno rappresentato vantaggi competitivi importanti. Il Ministero delle Finanze è sempre stato un appoggio affidabile per gli investitori italiani. Finora, 13 compagnie ad azionariato italiano hanno beneficiato di un aiuto di stato di circa 165 milioni di euro, sono stati creati quasi 5.700 nuovi posti di lavoro, e gli investimenti sono ammontati a 547 milioni di euro, ha sottolineato il ministro delle Finanze, citato dal comunicato.
Un altro tema discusso dal ministro Adrian Câciu con l’ambasciatore Alfredo Durante Mangoni ha interessato i progressi compiuti dal nostro Paese nel processo di adesione all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Passati in rassegna aspetti riguardanti le evoluzioni nel campo delle finanze pubbliche, la digitalizzazione dell’amministrazione fiscale, l’implementazione efficiente degli investimenti pubblici e la governance delle compagnie statali.
Il Ministero delle Finanze svolge un ruolo importante nell’adesione della Romania al club d’élite dei paesi membri dell’OCSE, il più importante obiettivo politico e strategico. In questo momento, stiamo lavorando alla road map e speriamo di contare sul sostegno dell’Italia, uno dei Paesi fondatori della prestigiosa organizzazione economica, ha precisato Adrian Câciu.
Il ministro delle Finanze e l’ambasciatore d’Italia hanno avuto anche uno scambio di vedute sulle sfide e sui progetti inclusi nei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, nonchè sulle potenziali collaborazioni nel settore, indica inoltre il comunicato.