Giorno della Memoria: L’immagine dell’ebreo, il libro di Andrei Oişteanu presentato a Venezia
Sarà la presentazione del volume L'immagine dell'ebreo: Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell'Europa centro-orientale del ricercatore e scrittore romeno Andrei Oişteanu, a rendere omaggio al Giorno della Memoria all'IRCRU Venezia.
Iuliana Sima Anghel, 27.01.2020, 10:56
Sarà la presentazione del volume L’immagine dell’ebreo: Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell’Europa centro-orientale del ricercatore e scrittore romeno Andrei Oişteanu, a rendere omaggio al Giorno della Memoria all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. L’evento si terrà il 29 gennaio, dalle ore 17.30, nella Sala conferenze della prestigiosa istituzione culturale. Il volume, pubblicato in romeno presso l’Editrice Humanitas nel 2001, è uscito in Italia nel 2018, per la Collana di Studi Ebraici delle Edizioni Belforte di Livorno, con la traduzione dei professori Francesco Testa e Horia Corneliu Cicortaş.
Eccellente studio di imagologia sociale, il libro è stato insignito di importanti riconoscimenti: il Premio dell’Accademia Romena, il Grande Premio dell’Associazione degli Scrittori Professonisti Romeni, il Premio della rivista Sfera politica, il Premio della Fondazione Sara & Haim Ianculovici (Israele) e il Premio B’nai B’rith Europe (Bruxelles). Nel 2003, Radio Romania ha conferito all’autore il Premio di eccellenza per la mostra fotodocumentaria La Romania ai tempi dell’Olocausto, realizzata in collaborazione con Lya Benjamin in occasione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus. D’altronde, lungo la sua carriera, Andrei Oişteanu ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2005, è diventato Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica, e nel 2006 Cavaliere dell’Ordine Steaua României, titolo assegnato dal capo dello stato romeno.
L’evento che l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia dedica al Giorno della Memoria riporta in primo piano il tema dell’altro e si propone di aprire una discussione utile alla comprensione contestuale delle somiglianze e delle differenze tra l’immagine, spesso fantasiosa e deformata dei pregiudizi sull’ebreo in vari paesi dell’Europa, come spiegano gli organizzatori.
Infatti, la presentazione del libro L’immagine dell’ebreo: Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell’Europa centro-orientale darà spazio ad un dibattito moderato dal direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, nel corso del quale interveranno il console generale di Romania a Trieste, Cosmin Lotreanu, lui stesso storico, la direttrice del Museo Ebraico di Venezia, Marcella Ansaldi, accanto a Guido Guastalla, ex presidente della Comunità Ebraica di Livorno e vice-sindaco della stessa città e al rinomato scrittore Riccardo Calimani, uno dei più noti studiosi specializzati nella storia dell’ebraismo. Il suo libro L’ebreo errante viene considerato a tutt’oggi dalla critica internazionale come un’opera di bruciante attualità, come ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.
Uno degli aspetti che verrano affrontati nel corso dell’evento di Venezia riguarda il modo in cui è stata falsificata l’immagine dell’ebreo negli ambienti romeni nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, sul quale punterà nel suo intervento Alberto Castaldini, docente di storia delle religioni all’Università Babeș-Bolyai din Cluj-Napoca, noto scrittore e giornalista, già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Il prof. Alberto Castaldini ha anticipato la presentazione del libro in un collegamento con Radio Romania Internazionale.