Giornate di studio Rosa del Conte, convegno italo-romeno a Milano
Tradizioni e Istituzioni religiose nello spazio culturale italo-romeno tra Medioevo e prima età moderna: due giornate di studio ospitate dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 24 e il 25 ottobre.
Iuliana Sima Anghel, 18.10.2019, 14:06
Tradizioni e Istituzioni religiose nello spazio culturale italo-romeno tra Medioevo e prima età moderna: due giornate di studio ospitate dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 24 e il 25 ottobre, dedicate alla memoria della grande studiosa Rosa del Conte (1907-2011), docente di lingua italiana a Bucarest e Cluj, dal 1942 al 1948, e successivamente di lingua romena all’Università Sacro Cuore di Milano e a La Sapienza di Roma. Lo riferisce il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano in un comunicato. L’evento è organizzato dall’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo (ISIME) e l’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca, in collaborazione con l’Università Cattolica Sacro Cuore – Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere e Facoltà di Lettere e Filosofia, e l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori.
Si tratta del secondo evento del genere che evoca la personalità della studiosa che ha tradotto in italiano versi di grandi poeti romeni come Lucian Blaga o Tudor Arghezi, ma soprattutto del sommo Mihai Eminescu, al quale ha dedicato la monografia Mihai Eminescu o dell’Assoluto. Le precedenti Giornate di studio Rosa del Conte si sono svolte nel 2017, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il prof. Alvise Andreose dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, che fa parte del Comitato organizzativo del convegno, insieme a Federica Colandrea, Luigia Corno Todeschini, Monica Fekete e Christian Grasso.
Un’iniziativa volta a portare avanti sia l’azione intrapresa molto tempo fa da Rosa del Conte, che il dialogo con la cultura romena, ha detto ancora il professor Alvise Andreose, spiegando che le due giornate si articolano in un ricco programma, con argomenti vari e complessi: i contatti tra il mondo cattolico italiano – il Papato e persino gli ordini mendicanti – e la Transilvania nei secoli XIV e XV, le conseguenze dei concili ecumenici nello spazio transilvano oppure le istituzioni religiose in Transilvania e Moldavia nel Cinquecento.
Il convegno, che riunirà docenti e studiosi italiani e romeni, sarà aperto il 24 ottobre dai saluti istituzionali del prof. Angelo Bianchi, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Sacro Cuore, del prof. Giovanni Gobber, Preside della Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature Straniere dello stesso ateneo, dell’Ambasciatore di Romania nella Repubblica Italiana, George Gabriel Bologan, dell’Ambasciatore di Romania presso la Santa Sede, Liviu Zapartan, del prof.accad. Ioan Aurel Pop, Presidente dell’Accademia Romena e Rettore dell’Università Babes-Bolyai di Cluj, nonchè di Enrico Fusi, Segretario Generale dell’Istituto Toniolo, e di Massimo Miglio, Presidente dell’Istituto Storico Italiano per il Medio Evo.
Nella stessa giornata, seguiranno gli interventi dei partecipanti: Marina Montesano (Università degli Studi di Messina), Serban Turcuș (Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca), Umberto Longo (Università La Sapienza di Roma), Iulian Mihai Damian (Università Babeş-Bolyai), Filippo Seda (Biblioteca S.Francesco a Ripa, Roma). A chiudere la prima giornata sarà la conferenza intitolata Le conseguenze politiche ed ecclesiastiche dei concili ecumenici quattrocenteschi in Transilvania, tenuta dal prof.accad. Ioan Aurel Pop. Il 25 ottobre, interverranno Adinel Dincă (Università Babeş-Bolyai), Luisa Valmarin (Università La Sapienza), Ovidiu Ghitta (Università Babeş-Bolyai) e Cesare Alzati (Università Sacro Cuore).