Festa Nazionale della Romania, concerto straordinario a Venezia
Il 25 novembre, la spettacolare Sala Capitolare della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia ha ospitato un concerto straordinario tenuto dal Quartetto della celebre Orchestra Giovanile Romena, in occasione della Festa Nazionale.
Iuliana Sima Anghel, 29.11.2021, 09:00
Il 25 novembre, la spettacolare Sala Capitolare della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia ha ospitato un concerto straordinario tenuto dal Quartetto della celebre Orchestra Giovanile Romena (Romanian Youth Orchestra), in occasione della Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre. L’evento è stato organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con il Consolato Generale di Romania a Trieste. Nata nel 2008 su iniziativa del grande violoncellista romeno Marin Cazacu, l’Orchestra Giovanile Romena, tra i più prestigiosi ensemble del genere nel mondo, svolge dal 2014 la sua attività sotto il coordinamento del Centro Nazionale d’Arte Gioventù Romena. Da novembre 2011, l’ensemble è entrato a far parte della Federazione Europea delle Orchestre Giovanili Nazionali – EFNYO, partecipando attivamente al programma MusXchange, ideato per agevolare la circolazione dei giovani musicisti di talento nei programmi condotti dalle Orchestre Giovanili Europee.
A Venezia, i violinisti Rafael Butaru e Iulia Adriana Cazacu, insieme alla violista Cătălina Filipescu e al violoncellista Ștefan Cazacu, hanno proposto al pubblico i Crisantemi di Giacomo Puccini, L’inverno de Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, la Danza contadina e la Serenata romena di Constantin Dimitrescu, il Divertimento in Re maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, e Danze romene di Bela Bartok.
Nel suo intervento, il console generale di Romania a Trieste, Cosmin Victor Lotreanu, ha sottolineato sia il momento magistrale della piena affermazione della Grande Unione dei romeni, il 1 dicembre 1918 – il compimento di un ideale nazionale, sia la solidarietà e la resilienza di una nazione e di una comunità romena che merita di essere omaggiata. Festa dell’anima di tutti i romeni, atto sublime della volontà nazionale romena, il 1 dicembre 1918 ha segnato per sempre il destino del popolo romeno e ha consacrato la sua identità nazionale, ha puntualizzato il console generale, ricordando anche il legame indissolubile che esiste da sempre tra Venezia e la cultura romena.
A sua volta, il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu, ha messo in risalto il significato artistico e socio-culturale della monumentale Sala Capitolare che ha ospitato il concerto, come anche i legami con la Romania. Qui sono nati molti suggerimenti per la nuova Costituzione della Romania e per l’urgente reinsediamento legislativo dei paesi in cui l’Italia è veramente amata e stimata, mentre Venezia è venerata al punto che molti personaggi importanti della storia politica e dell’economia romana hanno portato, nell’Ottocento secolo, da Venezia, non solo specchi e vetrerie di Murano, ma anche i maestri muratori e mosaicisti, e talvolta anche i mattoni necessari per costruire le proprie residenze, ha detto il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Mentre il prof. Fabio Bosello, Gran Guardiano della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, ha fatto riferimento ai tradizionali legami culturali tra le formazioni politiche storiche romene prima dell’Unità Nazionale della Romania, e la Repubblica di Venezia e l’Italia, come ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica nel comunicato dedicato all’evento. Da parte sua, il Presidente del Consiglio della Regione Veneto, Riccardo Ciambetti, ha parlato del consolidamento dei legami veneto-romeni e del contributo dei cittadini romeni all’economia locale.
Al concerto straordinario dedicato alla Festa Nazionale della Romania a Venezia hanno partecipato alti ufficiali delle Regioni di competenza del Consolato Generale di Trieste – Friuli Venezia Giulia e Veneto, come il Generale Bruno Buratti, Comandante di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, il Generale di Divisione Giovanni Mainolfi e il Generale Giovanni Salerno, entrambi della Guardia di Finanza, accanto al vicesindaco di Vicenza, Leonardo Marzo, e al presidente dell’Ateneo Veneto, amb. Gianpaolo Scarante. Presenti anche esponenti di spicco dell’ambiente accademico e culturale veneziano, ufficiali romeni della Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor), il cui comando si trova a Vicenza, alte cariche ecclesiastiche romene in Italia ed esponenti della comunità romena delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto.