Festa Nazionale: Auguri all’Italia, jet italiani e romeni in sorvolo a Bucarest
Una relazione bilaterale quella tra l'Italia e la Romania che si sta consolidando all'insegna della fiducia. E' il messaggio trasmesso dall'Ambasciatore d'Italia a Bucarest, Marco Giungi, al ricevimento dedicato alla Festa Nazionale.
Iuliana Sima Anghel, 06.06.2019, 11:13
Una relazione bilaterale quella tra l’Italia e la Romania che si sta consolidando all’insegna della fiducia. E’ il messaggio trasmesso dall’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, al ricevimento dedicato alla Festa Nazionale, ospitato dalla sua Residenza il 5 giugno.
L’Ambasciatore ha ricordato – in lingua romena – le parole pronunciate dal presidente Sergio Mattarella, in occasione della visita di stato che l’omologo romeno, Klaus Iohannis, ha effettuato in Italia lo scorso ottobre: La Romania ha fortemente voluto, quindi, essere europea – in quanto latina – sin dalla sua graduale affermazione come Stato. La lunga e dolorosa esperienza del regime comunista ha frustrato per quasi mezzo secolo questa naturale inclinazione, che ha potuto trovare piena realizzazione soltanto dopo la rivoluzione, con il compimento del cammino che ha portato la Romania, tra il 2004 e il 2007, a entrare nella famiglia atlantica e in quella europea. Marco Giungi ha fatto riferimento anche alla collaborazione militare tra i due Paesi, sottolineando l’impegno comune per la difesa dell’Europa e della NATO.
Siamo grati per il sostegno concesso dall’Italia al nostro ingresso nell’Unione Europea, siamo grati per la cooperazione militare, ha detto, da parte sua, il ministro con delega agli Affari europei nel Governo di Bucarest, George Ciamba, sottolineando l’eccellenza dei rapporti tra i due Paesi e l’ottima collaborazione durante il semestre romeno di Presidenza al Consiglio dell’UE.
D’altronde, la particolarità dei festeggiamenti ospitati quest’anno dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest è stata la presenza di due Eurofighter appartenenti alla Task Force italiana dello 4° Stormo, di stanza alla Base Militare Mihail Kogalniceanu di Costanza, seguiti da due MiG-21 LanceR delle Forze Aree Romene, che hanno sorvolato la Residenza, accompagnati dai lunghi applausi dei quasi mille ospiti.
Gli Eurofighter italiani sono qui, sotto egida NATO, per condurre missioni di Enhanced Air Policing, volando a fianco dei MiG-21 delle Forze Aeree della Romania per sorvegliare i cieli sopra la Romania. L’operazione, con il nome in codice Back Shield, è, naturalmente, un’operazione di pace, che mira a preservare la sicurezza dello spazio aereo dell’Alleanza, assicurandosi che il cielo sopra la Romania rimanga libero, ha spiegato nel suo discorso l’Addetto per la Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, il Colonnello Andrea Tiveron.
Un compito collettivo, che comporta la presenza continua – 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno – di aerei da combattimento e equipaggi, pronti a reagire rapidamente a qualsiasi violazione dello spazio aereo, ha aggiunto il Colonnello, sottolineando che le missioni congiunte alleate dimostrano la determinazione collettiva degli alleati e le capacità e prontezza flessibili della NATO, e precisando che questo è il primo dispiegamento italiano, di questo tipo, in Romania.
La Task Force italiana, forte di circa 130 uomini e donne, guidata dal Colonnello Andrea Fazi, è sicuramente nelle migliori condizioni per svolgere questa importante attività, anche perché può attingere all’esperienza acquisita durante i 7 anni di dispiegamento di Air Policing in diversi altri paesi, ha detto ancora l’Addetto per la Difesa. L’Aeronautica militare italiana partecipa alle operazioni di Air Policing dal 2012. I Paesi che, in precedenza, hanno visto operare l’Air Force italiana comprendono Islanda, Lituania, Bulgaria ed Estonia, ha concluso il Colonnello Andrea Tiveron.
Al ricevimento ospitato dall’Ambasciatore Marco Giungi erano presenti anche la vicepresidente della Camera dei deputati, Carmen Ilona Mihălcescu, la quale ha definito l’Italia un partner economico strategico della Romania, il ministro della Salute, Sorina Pintea, altre autorità, rappresentanti del corpo diplomatico e della comunità italiana, personalità politiche e culturali, imprenditori e giornalisti.
In occasione del ricevimento, l’Ambasciatore Marco Giungi ha consegnato ai professori Otilia Doroteea Borcia e Ştefan Damian, l’Onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia, nel grado di Cavaliere, conferito dal Presidente della Repubblica Italiana.