Festa Forze Armate: cerimonia al Cimitero Militare Italiano di Bucarest
Una cerimonia dedicata alla Festa delle Forze Armate del 4 novembre si è svolta oggi al Cimitero Militare Italiano di Bucarest, dove sono sepolti oltre 1.700 militari italiani.
Iuliana Sima Anghel, 08.11.2017, 13:14
Una cerimonia dedicata alla Festa delle Forze Armate del 4 novembre si è svolta oggi al Cimitero Militare Italiano di Bucarest, dove sono sepolti oltre 1.700 militari italiani. Si tratta nella maggior parte di soldati che, durante la prima Guerra mondiale, avevano fatto parte della divisione italiana arruolata nell’Esercito alleato del generale francese Louis Franchet d’Espèrey, il quale partecipò all’offensiva sul fronte macedone a settembre 1918. Accanto a loro riposano i militari caduti durante il secondo conflitto mondiale, ammalatisi durante il trasferimento dal e verso il fronte sovietico.
Nel corso della cerimonia, l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi, e l’addetto per la difesa, il colonnello Andrea Tiveron, hanno deposto una corona al monumento dei caduti, per ricordare tutti i militari immolatisi per l’onore della Patria in Italia ed all’estero, in tempi di guerra e di pace.
Sono state deposte corone da parte del presidente romeno, Klaus Iohannis, del Ministero della Difesa e di altre istituzioni romene, dell’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT, delle ambasciate di Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna e Ungheria, nonchè della comunità italiana di Romania. Corone anche al monumento dedicato agli eroi romeni, deposte dal Ministero della Difesa romeno e dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest.
I nostri padri – romani e romeni – erano soliti dire, con Orazio, dulce et decorum est pro patria mori, ha detto nel suo intervento l’ambasciatore Marco Giungi.
Presenti alla cerimonia, il segretario di stato al Ministero degli Esteri romeno, Alexandru Victor Micula, e il deputato della minoranza italiana di Romania, Andi Gabriel Grosaru, segretario generale della RO.AS.IT, hanno sottolineato, in dichiarazioni a Radio Romania Internazionale, il significato dell’evento per i rapporti Romania – Italia.