Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, Roberto Musneci
In un'intervista a Radio Romania Internazionale in occasione della Festa della Natività di San Giovanni Battista, il Santo Patrono dell'Ordine di Malta, celebrata il 24 giugno, l'ambasciatore Roberto Musneci ha parlato delle solide relazioni bilaterali e dei progetti svolti in Romania. Istituite nel 1932, le relazioni diplomatiche vennero interrotte nel 1948, dopo l'insediamento del comunismo in Romania, e riprese nel 1991.
Iuliana Sima Anghel, 20.06.2024, 11:36
Solidarietà, azioni caritatevoli, volontariato sono le parole d’ordine dell’attività pluridecennale svolta in Romania dall’Ordine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente l’impegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri).
Rapporti storici molto solidi riconfermati dall’incontro tra il premier romeno, Marcel Ciolacu, e il Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, svoltosi il 14 febbraio scorso al Palazzo Magistrale di Roma. Lo spiega a Radio Romania Internazionale S.E. Roberto Musneci, l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, in prossimità della Festa della Natività di San Giovanni Battista, il Santo Patrono dell’Ordine, celebrata il 24 giugno.
Le relazioni bilaterali, la notevole e costante attività umanitaria svolta dall’Ordine di Malta in Romania, ma anche la situazione della popolazione colpita da conflitti in Ucraina e nella Striscia di Gaza e le soluzioni di pace in queste regioni sono stati i principali temi affrontati in questo incontro al vertice, che ha aperto il programma della visita di lavoro di due giorni effettuata dal primo ministro romeno nella Capitale italiana dal 14 al 15 febbraio. Erano presenti il vicepremier Marian Neacșu, la ministra degli Esteri, Luminița Odobescu, il segretario generale degli Affari Esteri dell’Ordine di Malta, Giampaolo Cantini, e l’Ambasciatore dell’Ordine in Romania, Roberto Musneci.
Una visita avvenuta quasi sei anni dopo la visita precedente di un primo ministro romeno a Roma, che ha avuto alcune tematiche molto pratiche: come ottimizzare le nostre risorse umane e finanziarie, oltre alla necessità di rendere noto al largo pubblico ciò che è l’Ordine di Malta, precisa l’Ambasciatore.
In Romania, l’Ordine ha circa mille volontari e più di cento dipendenti, oltre la struttura diplomatica, aggiunge l’ambasciatore, spiegando che si lavora molto spesso insieme alle organizzazioni di primo soccorso, in particolare con lo SMURD (Servizio Medico Urgente di Rianimazione ed Estricazione), sia su progetti in Romania sia in relazione alla crisi ucraina dopo l’invasione russa avvenuta il 24 febbraio 2022. D’altronde, il Corpo di soccorso romeno dellOrdine (Serviciul de Ajutor Maltez in Romania/ Malteser Relief Service) è riconosciuto come partner dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza del nostro Paese.
“Recentemente, abbiamo ospitato alcune decine di ragazzi ucraini da Kamianets-Podilskyi per darli un minimo di “break” dalla situazione di tensione nella quale vivono nel loro paese. E non è la prima volta che ospitiamo dei ragazzi ucraini in Romania, credo sia la terza o la quarta volta. Siamo a Kamianets-Podilskyi, come organizzazione romena, quasi settimanalmente e non solo lì, ma anche a Beregovo, a Solotvino, dove abbiamo delle collaborazioni con le autorità locali e facciamo quello che ci viene richiesto”, puntualizza Roberto Musneci.
Per quanto riguarda l’assistenza offerta a categorie vulnerabili – anziani, malati, bambini con disabilità, famiglie bisognose, l’Ambasciatore ha ricordato anche la collaborazione con la Casa Reale di Romania, rafforzata soprattutto durante la pandemia da Covid-19, ma anche con la Croce Rossa e altre ong.
“Il mio augurio è che il prossimo 24 giugno 2025 non ci troveremo ad affrontare nè come Ordine, nè come società in senso lato, due guerre: quella in Ucraina e non dimentichiamo la situazione di crisi in Medio Oriente”, ha detto Roberto Musneci. L’Ambasciatore auspica anche “l’aumento del livello di collaborazione con le autorità romene, che è già elevato, in modo tale da poter fornire un servizio di qualità laddove in Romania abbiamo identificato delle aree di bisogno, su varie categorie sociali”.