“Falso trattato di manipolazione” di Ana Blandiana al Salone Internazionale del Libro di Torino
Un libro della memoria e dell'analisi della storia, illustrata con eventi della mia vita. Così riassume a Radio Romania Internazionale la famosa poetessa romena Ana Blandiana il Falso trattato di manipolazione, pubblicato da Elliot Edizioni.
Iuliana Sima Anghel, 18.05.2023, 09:30
“Falso trattato di manipolazione” di Ana Blandiana al Salone Internazionale del Libro di Torino”Un libro della memoria e dellanalisi della storia, illustrata con eventi della mia vita”. Così riassume a Radio Romania Internazionale la famosa poetessa romena Ana Blandiana il “Falso trattato di manipolazione”, pubblicato questanno da Elliot Edizioni, nella traduzione italiana di Mauro Barindi, che sarà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio. Accanto allautrice, allevento che sarà ospitato dalla Sala Internazionale del Lingotto Fiere venerdì 19 maggio, dalle ore 11:30, saranno presenti Mauro Barindi, Marco Dotti e Bruno Mazzoni.
“E una bella sorpresa per me da parte di Elliot Edizioni questa edizione italiana di “Fals tratat de manipulare”, poichè il libro è abbastanza vecchio”, aggiunge Ana Blandiana parlando del volume uscito in Romania nel 2013, presso leditrice Humanitas. “E una bella sorpresa anche perchè, generalmente, tradotte sono la poesia, la prosa, e meno i saggi. E per me, negli ultimi dieci anni, i libri di pensiero, di analisi di vita, di storia, sono più importanti, e ho sperato che siano tradotti anche questi libri”, dice ancora lautrice, che racconta in questo volume autobiografico la sua dissidenza durante il comunismo, il crollo del regime e il suo impegno civile.
Ana Blandiana, pseudonimo letterario di Otilia Valeria Coman-Rusan, fu perseguitata dal comunismo sin da giovane. Suo padre – prete ortodosso – fu detenuto politico durante il regime. E larresto del padre è uno degli episodi ricordati nel libro, proprio sotto il titolo “La prima manipolazione”. Dopo la caduta del comunismo, fece accompagnare la fama letteraria, accanto al compianto marito Romulus Rusan, anche lui scrittore, ad un forte impegno civile. A loro si deve la trasformazione del carcere di Sighet, nel nord della Romania, dove fu sterminata buona parte dellélite, nel Memoriale delle Vittime del Comunismo e della Resistenza.
In Italia, Ana Blandiana è nota in particolare per le sue poesie, ma anche per il suo primo romanzo “Applausi nel cassetto”, tradotto da Luisa Valmarin. Il volume “Un tempo gli alberi avevano occhi”, pubblicato nel 2004 presso la Donzelli, nella traduzione di Bruno Mazzoni e Biancamaria Frabotta, ha portato alla poetessa romena il Premio Speciale per la Poesia Giuseppe Acerbi nel 2005. Lo stesso Bruno Mazzoni firma anche la versione italiana del volume “Lorologio senza ore”, uscito nel 2018 presso la stessa Elliot Edizioni di Roma, che nel 2021 ha pubblicato anche “Applausi nel cassetto”. “Il mondo sillaba per sillaba” (Saecula 2012) e “La mia patria A4. Nuove poesie” (Aracne 2015) sono gli altri due volumi di Ana Blandiana pubblicati in Italia, con la traduzione di Mauro Barindi.
La letteratura romena in Italia va avanti, grazie anche alla promozione che lIstituto Culturale Romeno riesce sistematicamente a offrire, sia per i contributi alla traduzione di opere romene sia per linvito ai vari festival di scrittori romeni le cui opere sono state pubblicate nella Penisola, spiega, da parte sua, a Radio Romania Internazionale il romenista e traduttore Bruno Mazzoni, ospite di parecchi eventi organizzati dalla Romania al Salone di Torino.
Oltre alla presentazione del “Falso trattato di manipolazione” di Ana Blandiana, lex preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dellUniversità di Pisa partecipa oggi, dalle ore 18:00, allo Stand della Romania, assieme a Vanni Santoni, alla presentazione del volume “Melancolia – La nave di Teseo” di Mircea Cărtărescu, uscito lo scorso anno a Milano. Il 19 maggio, dalle ore 19:15, sempre allo Stand della Romania, Bruno Mazzoni dialogherà con Smaranda Vultur su “Memoria è/e patrimonio”, un incontro dedicato a Timişoara – Capitale Europea della Cultura 2023. Il noto romenista interverrà anche alla presentazione del volume “Cronache di guerra e pace. Racconti” di Silvio Guarnieri, accanto a Lorenzo Renzi e Cristian Luca, che si terrà domenica 21 maggio, dalle ore 11:00, allo Stand della Romania.
“Sono molto contento che ci sono anche degli autori che fino ad oggi non avevano avuto echi o risonanze in Italia”, sottolinea Bruno Mazzoni, parlando dei volumi “Aspettando lApocalisse” e “Morte quotidiana” di Dinu Pillat, pubblicati nel 2022 presso Bonfirraro Editore, nella traduzione di Luca Bistolfi. Un altro libro mai pubblicato finora in Italia è “Il Fenomeno Piteşti” di Virgil Ierunca, tradotto da Elena Di Lernia e uscito sempre nel 2022 presso Cisla Editore.
Il prof. Mazzoni ha fatto riferimento anche al grande drammaturgo romeno Matei Vişniec, con tre libri presentati a Torino il 20 maggio: “Il Cabaret Dada”, edizione bilingue, nella traduzione italiana di Irma Carannante (Criterion Editrice, Milano, 2022), “Mansarda a Parigi con vista sulla morte”, sempre in edizione bilingue, nella traduzione italiana di Horia Corneliu Cicortaş, uscito nel 2022 presso la stessa editrice milanese, e “Lo spettatore condannato a morte”, a cura di Maria Emanuella Raffi, che firma anche la traduzione italiana, pubblicato nel 2023 presso CLEUP di Padova, con lintroduzione di Lorenzo Renzi.
La presenza della Romania alla prestigiosa rassegna editoriale ospitata dal capoluogo piemontese è organizzata dallIstituto Culturale Romeno attraverso il Centro Nazionale del Libro (CENNAC), lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma, in partenariato con il Salone Internazionale del Libro di Torino, il Ministero della Cultura di Romania, la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, lAssociazione Torino «La città del Libro», Libreria Libris di Braşov, Libreria Internazionale Luxemburg di Torino e Atlassib, con il patrocinio dellAmbasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Malta e San Marino e del Consolato Generale di Romania a Torino, precisa inoltre lIstituto Culturale Romeno.