“Colori dell’Italia”, il pittore George Păunescu in mostra a Venezia
Si intitola Colori dell'Italia la mostra dell'artista romeno George Păunescu, che sarà inaugurata l'11 febbraio, ore 17.00, all'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Iuliana Sima Anghel, 08.02.2023, 10:29
Si intitola Colori dell’Italia la mostra dell’artista romeno George Păunescu, che sarà inaugurata l’11 febbraio, ore 17.00, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Fino al 23 febbraio, Il pubblico avrà modo di scoprire più di 20 dipinti recenti, creati dall’artista per questa occasione, prendendo lo spunto dai suoi viaggi di ricerca nel Bel Paese a Venezia, Milano, Firenze o Napoli, lungo gli oltre 25 anni di carriera, come ha spiegato dall’artista stesso in un collegamento con Radio Romania Internazionale. Per me, l’Italia è il secondo Paese, confessa il pittore.
Membro dell’Unione degli Artisti Plastici di Romania dal 1996, George Păunescu ha conseguito nel 1994 la Laurea magistrale presso la Facoltà di Arti Decorative e Design, Sezione Arte murale, dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest. Dal 2000 al 2001 è stato borsista del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana di Roma, studiando la pittura murale dell’antichità classica, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nella sua scheda biografica. Nel 2009 ha conseguito il dottorato di ricerca in arti plastiche e decorative presso l’Università dell’Ovest di Timişoara. È esperto nel restauro d’arte di dipinti murali, riconosciuto dalla Commissione di Pittura del Patriarcato della Chiesa Ortodossa Romena.
Lungo la sua carriera, ha coordinato anche cantieri di restauro di dipinti murali eseguiti in varie tecniche pittoriche. Ha estratto dipinti murali dalla chiesa ortodossa del villaggio di Vinţa, Comune di Lupşa, in provincia di Alba, edificio di culto prelevato in situ e ricostruito nello spazio espositivo all’aperto del Museo Astra di Sibiu, con tanto di reintegrazione della pittura murale interamente sottoposta al restauro conservativo, precisa ancora la fonte.
Dal 1998 ha percorso le tappe della carriera universitaria, diventando professore associato presso la Facoltà di Teologia Ortodossa dell’Università di Bucarest, insegnando l’Arte Sacra. Ha esposto le sue opere in mostre personali e rassegne collettive nel Paese e all’estero e ha partecipato a numerosi convegni, rassegne e fiere d’arte contemporanea nazionali e internazionali. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Romania e all’estero, precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.