4 novembre: cerimonia ristretta al Cimitero Militare Italiano di Bucarest
La Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre è stata ricordata oggi in Romania in una cerimonia ristretta organizzata al Cimitero Italiano della Capitale dall'Ambasciata d'Italia a Bucarest e dall'Ufficio dell'Addetto per la Difesa
Iuliana Sima Anghel, 04.11.2020, 13:55
La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del 4 novembre è stata ricordata oggi in Romania in una cerimonia ristretta organizzata al Cimitero Italiano della Capitale dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest e dall’Ufficio dell’Addetto per la Difesa. Erano presenti autorità civili e militari romene, accanto ad addetti per la Difesa di vari Paesi. Da più di 100 ani, il 4 novembre è per gli italiani un momento di raccoglimento, in cui tributiamo ai nostri caduti il doveroso omaggio della memoria e celebriamo la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Foze Armate, ha detto nel suo intervento l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Marco Giungi.
Se oggi apparteniamo ad una società che ripudia le guerre è certamente anche grazie a chi, nel passato, ne ha combattute, ha sottolineato l’Ambasciatore. Citando dalla celebre poesia All’Italia di Giacomo Leopardi – Beatissimi voi/ Ch’offriste il petto alle nemiche lance/Per amor di costei ch’al Sol vi diede – Marco Giungi ha spiegato che il significato dei versi non è tocccato dagli anni trascorsi, così come neache i caduti sono toccati dagli anni. Anche grazie ai nostri caduti oggi possiamo vedere l’Unità Nazionale all’opera, in una lotta contro un virus e non in una guerra contro altri esseri umani. Anche in questa lotta, le Forze Armate combattono accanto a noi, come sempre quando c’è un’emergenza nazionale. Di questo dobbiamo essere riconoscenti, ha concluso l’Ambasciatore Marco Giungi.
Al sacrificio compiuto dai caduti per gli altri, lontani dalle famiglie e dai cari, ha fatto riferimento anche padre Marius Bereşoaie dell’Associazione Don Orione di Voluntari, che ha officiato il servizio religioso, dopo di che il luogotenente Giuseppe Vecchio ha letto la Preghiera del Soldato.
Durante la Grande Guerra, la maggior parte degli oltre 1700 militari italiani che riposano a Bucarest avevano fatto parte della divisione italiana arruolata nell’Esercito alleato del generale francese Louis Franchet d’Espèrey, il quale partecipò all’offensiva sul fronte macedone a settembre 1918. Accanto a loro sono sepolti i militari caduti durante il secondo conflitto mondiale, ammalatisi durante il trasferimento dal e verso il fronte sovietico.
Nel corso della breve cerimonia svoltasi oggi al Cimitero Militare Italiano di Bucarest, l’Ambasciatore Marco Giungi e l’Addetto per la Difesa, il colonnello Ivano Antonio Romano, hanno deposto corone ai monumenti dei caduti, per ricordare tutti i militari immolatisi per l’onore della Patria, in Italia ed all’estero. Deposte corone anche da parte di autorità militari e organizzazioni civili romene.