ZAM, il Giornale della Scuola Aldo Moro di Bucarest in tempi di isolamento
Niente può impedire di coltivare la bellezza. Sono le parole che aprono le 24 pagine del più recente numero di ZAM - Ziarul (Il Giornale) Aldo Moro, edito in piena pandemia di COVID-19 dagli alunni della Scuola Italiana di Bucarest.
Iuliana Sima Anghel, 18.05.2020, 08:58
Niente può impedire di coltivare la bellezza. Sono le parole che aprono le 24 pagine del più recente numero di ZAM – Ziarul (Il Giornale) Aldo Moro, edito in piena pandemia di COVID-19 dagli alunni della Scuola Italiana di Bucarest intitolata al grande statista. Unedizione online quella di aprile in cui, con le scuole chiuse in Romania dal 16 marzo come misura di contenimento, i ragazzi raccontano lesperienza dellisolamento in cui tutti abbiamo celebrato anche la Resurrezione del Redentore, non dimenticando che la Pasqua è un momento per innovarsi, come ci ricorda, daltronde, anche un titolo del giornale.
“Ogni crisi, di qualsiasi origine sia, come questo periodo di forzata solitudine, ci costringe a tornare allessenziale”, scrive nelleditoriale “Unoccasione da non perdere” la Preside della Scuola Aldo Moro, prof.ssa Tina Savoi. “Pensavamo che fosse un tempo sospeso e triste. Invece, è venuta fuori questa raccolta bellissima in cui i ragazzi raccontano questa esperienza, con pensieri, meditazioni, tutto elaborato come se ognuno avesse approfondito se stesso e si fosse guardato dentro”, ha detto la prof.ssa Tina Savoi a Radio Romania Internazionale, spiegando che liniziativa del giornale è nata sin dai primi dellanno.
Oltre ai piccoli saggi dei ragazzi, questo settimo numero di ZAM offre un contenuto ricco e interessante. La puntata del Boccavolario – la rubrica del cibosofo – è dedicata alla storia della pastiera, accompagnata dalla ricetta e da una poesia che glorifica questo dolce “intrigante” e non mancano i consigli per una sana alimentazione. Nel centenario della nascita, Gianni Rodari è ricordato attraverso la “saporitissima” favola della “Cucina spaziale”. Una storia medioevale o il racconto di una regina per un giorno alla corte di Carlo Magno arricchiscono le pagine del giornale.
Nellangolo della cultura, Tea della V elementare consiglia la lettura del “Diario di una schiappa” di Jeff Kinney, la Preside Tina Savoi raccomanda “Mio fratello rincorre i dinosauri” di Giovanni Mazzariol, mentre la prof.ssa Ida Valicenti ci invita a scoprire la “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepúlveda. Non manca lappuntamento con il cinema.
Il giornale ZAM è diretto dalla preside Tina Savoi, ed ha come editori gli allievi della prima e della seconda media, sotto la direzione editoriale di Andrea Odone. Il caporedattore è Giovanni Avanzini, mentre Zeinab Matar e Ida Valicenti sono redattori.
La prima scuola italiana di Bucarest, intitolata alla Regina Margherita, fu inaugurata nel lontano 1901, grazie allimpegno del giornalista Luigi Cazzavillan che già viveva in Romania. Dopo aver contribuito per 47 anni alla diffusione della lingua e della cultura italiana nel nostro Paese, fu chiusa dal regime comunista nel 1948. Eppure, negli anni 70, quando il regime manifestava una certa apertura, una scuola italiana venne aperta per i figli dei diplomatici accreditati a Bucarest. Nel 1978, ha preso il nome di Aldo Moro, in onore del grande politico ucciso nello stesso anno dalle Brigate Rosse. Oggi è lunica scuola paritaria del sud-est europeo ed è frequentata prevalentemente da alunni italiani e italo-romeni.