Usanze primaverili viste dalle italiane di Romania
E ormai nota la bella tradizione romena del Martisor, lamuleto portafortuna legato da un filo bianco intrecciato a uno rosso, offerto alle donne allinizio della primavera. Il nome deriva dal diminutivo del mese di marzo.
Iuliana Sima Anghel, 07.03.2013, 17:32
E’ ormai nota la bella tradizione romena del Martisor”, l’amuleto portafortuna legato da un filo bianco intrecciato a uno rosso, offerto alle donne all’inizio della primavera. Il nome deriva dal diminutivo del mese di marzo, che in romeno si chiama martie”.
Al solito gli amuleti sono sempre simboli della fortuna, come il trifoglio a quattro foglie, il ferro di cavallo, lo spazzacamino o il cuore.
A quanto pare, sul territorio della Romania l’usanza risale addirittura ai tempi dei daci che li confezionavano d’inverno per regalarli e metterli solo dopo l’inizio della primavera.
Anche le italiane di Romania hanno adottato questa usanza. Radio Romania Internazionale ne ha parlato con la prof.ssa Tina Savoi, Preside della Scuola Italiana Aldo Moro” di Bucarest.