ROASIT apre 2020 con “Missione regale” di Liana Ceterchi
Una nuova serata omaggio dedicata alla Regina Maria di Romania ha aperto la rosa culturale che l'Associazione degli Italiani di Romania - ROASIT propone nel 2020.
Iuliana Sima Anghel, 17.01.2020, 14:02
Una nuova serata omaggio dedicata alla Regina Maria di Romania ha aperto la rosa culturale che l’Associazione degli Italiani di Romania – ROASIT propone nel 2020. L’evento, ospitato dalla Casa d’Italia il 16 gennaio, all’indomani della Giornata della Cultura Nazionale, ha avuto come protagonista l’attrice Liana Ceterchi, che ha ripercorso in maniera affascinante l’attività diplomatica condotta da Regina Maria nel 1919, alla Conferenza di Pace di Parigi e in un viaggio in Inghilterra.
Se durante la Grande Guerra, la sovrana aveva lottato contro tutte le sciagure e carestie, nell’anno immediatamente successivo alla fine del conflitto si è avvalsa di tutte le sue doti diplomatiche, ma anche della sua energia e popolarità, affinchè venissero mantenute le promesse assunte nei confronti della Romania nel 1916, quando era entrata in guerra al fianco dell’Intesa.
1919 – Missione regale, con video e suono di Leo Bacica e Teodora Toader, è un one woman show tratto dal volume Regina Maria di Romania – Gli ultimi capitoli della mia vita, curato da Diana Mandache, e realizzato in collaborazione con l’Unione dei Teatri di Romania (UNITER), l’Associazione IF…./SE…per le donne, e l’Archivio Nazionale di Romania.
Uno spettacolo che corona quello che l’attrice Liana Ceterchi stessa definisce il Trittico regale: le sue precedenti due performance che ricordano la Casa Reale di Romania sono state dedicate sempre alla Regina Maria, nel 2018, in occasione del Centenario della Grande Unione, e – un anno prima – alla Principessa Ileana, la figlia più giovane di Ferdinando e Maria, diventata, in seguito al matrimonio con Antonio d’Asburgo, arciduchessa d’Austria, principessa reale d’Ungheria e Boemia e principessa di Toscana. Performance speciali che hanno riscosso un grande successo, come ha ricordato la presidente della ROASIT, Ioana Grosaru, in apertura della serata culturale.
Nata nel 1875 a Eastwell Park, in Inghilterra, come Maria Alessandra Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha, la futura Regina Maria di Romania sposò il 29 dicembre del 1892 il principe ereditario Ferdinando di Hohenzollern-Sigmaringen. Veniva coronata insieme al consorte come regina della Grande Romania nel 1922 ad Alba Iulia. Durante la Grande Guerra, la regina Maria fu diplomatico, militare, ma soprattutto infermiera. Un impegno che ha portato avanti anche dopo la fine del conflitto mondiale, ha spiegato l’attrice Liana Ceterchi a Radio Romania Internazionale.
Ho voluto mettere in risalto l’impegno che la sovrana continuava a manifestare: era quello che io chiamerei la battaglia per la Romania, una lotta menata questa volta al tavolo delle trattative, in quanto era cugina di primo grado del sovrano britannico e la sua voce era ascoltata. Non si stancava mai, perchè era il suo grande patriottismo che la animava. Si è avvalsa di tutti i mezzi per rendere la Romania conosciuta e affinchè gli alleati mantenessero la parola. Aveva una chiaroveggenza straordinaria e una verticalità nella sua relazione con Dio, con la giustizia. Si rendeva conto che dopo la Grande Guerra era nato un nuovo ordine mondiale, con l’avvento del bolscevismo, del regime comunista e l’allontanamento di alcune case reali europee. In Romania, la monarchia è rimasta fino alla fine della seconda Guerra mondiale, quando i dadi erano ormai tratti. Ebbene, Regina Maria ha anticipato queste vicende e dubbitava se il figlio Carlo II avesse avuto la forza di salvare il Paese. E abbiamo visto che aveva ragione, la mamma conosceva benissimo il figlio, spiega l’attrice.
L’idea della Missione regale è nata un paio di anni fa, quando Liana Ceterchi ha ricevuto in regalo il volume di memorie Gli ultimi capitoli della mia vita, dopo aver presentato lo spettacolo tratto dal libro I live again, scritto dalla principessa Ileana, al monastero ortodosso consacrato alla Trasfigurazione di Ellwood City, in Pennsylvania, fondato dalla stessa Ileana. In quella occasione, le suore hanno regalato a Liana Ceterchi anche la raccolta di preghiere della principessa. Il volume Gli ultimi capitoli della mia vita è suonato come una campanella per Liana Ceterchi, che si impegna tanto per far conoscere la Regina Maria soprattutto alle giovani generazioni, che appena ora cominciano a scoprirla.
Nei licei in cui ho presentato lo spettacolo, i giovani erano felici di appredere cose nuove, per loro era un orizzonte completamente nuovo. La percezione di un racconto presentato da uno spettacolo teatrale è diversa da una lezione di storia. E poi, io dico sempre che sapere è capire, quindi penso sia molto importante conoscere che queste cose rimaste sconosciute ai tempi del comunismo. Ed è stato questo uno dei motivi che mi hanno spinto a trasporre questi argomenti in quello che io chiamo Trittico regale: la principessa Ileana e la Regina Maria sono spettacoli che porterei pro bono in tutti i licei e ovunque i giovani venissero a conoscere la vera storia. Penso che questa sia un’ottima cosa per conoscere la nostra identità come popolo, sapere chi siamo e chi sono stati i nostri antenati, ha detto ancora Liana Ceterchi, che ha riscosso lunghi applausi e apprezzamenti anche alla Casa d’Italia.
Una performance dedicata anche alla Giornata della Cultura Nazionale, celebrata il 15 gennaio, ha ricordato a Radio Romania Internazionale il deputato Andi Gabriel Grosaru, che rappresenta la minoranza italiana nel Parlamento di Bucarest. Il deputato ha inoltre anticipato una ricca agenda di eventi che verranno promossi dalla ROASIT nel 2020.