“Peer Out”, terzo album del Paolo Profeti European Collective
"Peer Out" è il nuovo album del Paolo Profeti European Collective, in uscita a marzo 2024 con la prestigiosa casa discografica italiana Tosky Records.
Iuliana Sima Anghel, 29.02.2024, 17:45
“Peer Out” è il nuovo album del Paolo Profeti European Collective, in uscita a marzo 2024 con la prestigiosa casa discografica italiana Tosky Records. Sarà disponibile in formato digitale sulle più importanti piattaforme di streaming, compresa Spotify. “Waiting for Bucharest” e “Glide”, i precedenti due album del Paolo Profeti European Collective, usciti rispettivamente nel 2015 e 2019, hanno riscosso un grande successo. Protagonisti sono Paolo Profeti (sassofono alto, flauto, composizioni, arrangiamento), Siegmar Brecher (clarinetto basso), Michele Bonifati (chitarra), Giacomo Papetti (basso) e Ale Rossi (tamburi).
Italiano di nascita, che vive nella Capitale romena dal 2013, il sassofonista Paolo Profeti, primo alto e capo sezione della Big Band di Radio Romania e professore associato al Dipartimento Jazz dell’Università Nazionale di Musica di Bucarest, ha dato vita ad una formazione crossover, cercando di creare un ponte immaginario tra musicisti di vari paesi europei, da qui il nome di European Collective, come spiega l’artista stesso in un’intervista a Radio Romania Internazionale.
Il sound veramente unico della formazione è frutto del mix tra musica originale scritta ed arrangiata dall’autore stesso, sonorità contemporanee, interplay e spontaneità nel gesto musicale, una sezione ritmica in veste elettrica ampiamente collaudata di tre musicisti tra i più sensibili della nuova generazione del Jazz italiano.
“Peer Out”, che nasce da una riflessione sulla società attuale, ha anche quattro ospiti romeni: l’attrice internazionale Ana Ularu, presente in uno spoken word di grande effetto (con testo di Massimiliano Nardulli), Marina Arsene alla voce, Sebastian Burneci alla tromba e Sorin Romanescu alla chitarra moog. Una musica non solo da ascoltare, ma pensata e progettata per essere un mezzo di sensibilizzazione, spiega Paolo Profeti, svelando anche il messaggio di alcuni brani.
“Silent Shouting” è una riflessione sui poteri nascosti che ordiscono trame in modo oscuro, mentre “Destroying The Wall” spera in un mondo senza barriere. “(R)Evolution”, un gioco di parole tra Revolution ed Evolution appunto, così come “Hopefulness”, canzone di liberazione e speranza e “Healing Dance”, una sorta di danza rituale salvifica.
Paolo Profeti European Collective vanta numerose partecipazioni in festival e clubs in Italia, Romania, Germania, Turchia, Finlandia e Norvegia.
Paolo Profeti ha iniziato lo studio del saxofono a 13 anni, dopo essere rimasto ammaliato ascoltando John Coltrane, nell’album Interstellar Space. Ha studiato presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e l’Accademia Internazionale della Musica del capoluogo lombardo. Ha partecipato inoltre ad una Masterclass al CMDL (Centre des Musiques Didier Lockwood) vicino a Parigi, e a workshops e seminari con: Jesse Davis, Rosario Giuliani, Billy Harper e molti altri. Come sideman, ha all’attivo oltre dieci album.