La Svizzera Italiana scopre la Bucovina
E riuscito perfettamente il viaggio di un gruppo di cattolici della Svizzera italiana nella regione della Bucovina (nord della Romania), nota per i suoi monasteri affrescati patrimonio dellUNESCO.
Iuliana Sima Anghel, 21.07.2014, 15:37
E’ riuscito perfettamente il viaggio di un gruppo di cattolici della Svizzera italiana nella regione della Bucovina (nord della Romania), nota per i suoi monasteri affrescati patrimonio dell’UNESCO. A fare da guida nel nostro Paese è stato padre Mihai Mesesan, sacerdote ortodosso del Canton Ticino.
Tra gli ospiti in Romania, anche il professor Remigio Ratti dell’Università della Svizzera Italiana di Lugano, già direttore della Radiotelevisione Svizzera Italiana ed ex Presidente della Comunità Radiotelevisiva Italofona.
Il prof. Ratti ci ha raccontato di essersi innamorato del nostro Paese dopo questa visita, durante la quale ha ascoltato insieme ai compagni di viaggio anche le puntate realizzate nel 2013 da Radio Romania e Radio Rai sulla “Via dei faggi in Bucovina”, il cammino percorso secondo il modello dei Radiopellegrinaggi del servizio pubblico italiano.
Il progetto della “Via dei faggi” si è svolto sotto il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, in collaborazione con la Comunità Radiotelevisiva Italofona, di cui Radio Romania è membro associato, e con il sostegno del Consiglio Provinciale di Suceava.