La Cinemagia dell’artista Nicola D’Arco, in mostra a Bucarest
Celebrità leggendarie come Elvis Presley, Claudia Cardinale, Monica Bellucci, Humphrey Bogart e Ingrid Bergman o Sophia Loren in Cinemagia - una mostra di manifesti e locandine di film altrettanto celebri, plasmati dall'artista italiano Nicola D'Arco.
Eugen Cojocariu, 15.11.2019, 14:24
Celebrità leggendarie come Elvis Presley, Claudia Cardinale, Monica Bellucci, Humphrey Bogart e Ingrid Bergman o Sophia Loren in Cinemagia – una mostra di manifesti e locandine di film altrettanto celebri, plasmati dall’artista italiano Nicola D’Arco, che vive in Romania da quasi 12 anni. Una vera pinacoteca hollywoodiana inaugurata il 14 novembre presso la Galleria Rotenberg Uzunov di Bucarest dall’artista napoletano che predilige la tecnica del décollage, ricreando l’atmosfera degli anni in cui sono stati girati film come Casablanca, Il Gattopardo o King Creole, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale Eduard Uzunov, uno dei fondatori della galleria, in un’intervista rilasciata a Eugen Cojocariu.
Ho accolto subito l’idea, in quanto si tratta della tecnica artistica del décollage, che è, praticamente, l’opposto del collage. Quindi, una tecnica speciale, e vi invitiamo a scoprire questa mostra alla nostra galleria (Via Constantin Esarcu 1) fino al 25 novembre. I lavori sono speciali: si tratta di manifesti e locandine di film, che ci riportano nell’atmosfera degli anni in cui sono stati girati. Un’altra cosa speciale, messa in risalto dal critico cinematografico Irina Margareta Nistor, è che la mostra si articola come un’archeologia del cinema degli anni ’70-’80. Vediamo manifesti con Elvis Presley, Humphrey Bogart, Elizabeth Taylor, Monica Bellucci e tanti altri. La mostra è come una macchia di colore e di bellissimi ricordi del cinema mondiale. Quando l’artista Nicola D’Arco, che conosco da un anno e mezzo, è venuto da me per farmi vedere a cosa stava lavorando, mi è sembrato di aver scoperto una nicchia difficilmente ripetibile nel paesaggio artistico romeno ed europeo, ha spiegato Eduard Uzunov.
Dopo aver adoperato la tecnica del collage su tela, dal 2003 Nicola D’Arco ha cominciato a sperimentare anche il décollage, attratto dalla corrente del Neorealismo degli anni ’60, fondato da artisti francesi e italiani, tra cui anche Mimmo Rotella, dal quale ha imparato il senso del linguaggio espressivo, come spiega lui stesso. E’ stato attratto dalla creatività e dallo spazio che la galleria che ospita la mostra Cinemagia dà ai giovani emergenti come artisti, ha detto l’artista in un’intervista rilasciata sempre a Eugen Cojocariu di Radio Romania Internazionale.
Nicola D’Arco ha definito anche la sua tecnica: si incollano diversi manifesti sovrapposti e si va fino in fondo, alla scoperta di un’immagine dimenticata. Quei manifesti rieccheggiano nella nostra memoria un film o qualcosa che noi abbiamo già vissuto, spiega l’artista. D’altronde, come ricordato anche da Eduard Uzunov, Irina Margareta Nistor, rinomata critica cinematografica romena, ha paragonato questo tipo di lavoro ad una vera archeologia artistica per la memoria dei cinefili mondiali. Nicola D’Arco sceglie sempre dei personaggi che hanno dato uno stile.
L’artista ha anche passato in rassegna alcune delle sue mostre personali e collettive. E siccome si tratta di mostre che toccano il cuore e trasmettono certi messaggi, questi lavori riescono sempre a commuovere la gente fino alle lacrime. I prossimi lavori saranno dedicati sempre al cinema, ha svelato l’artista Nicola D’Arco nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale. Intanto, per dirla con Irina Margareta Nistor, buon viaggio nell’universo dei sogni ricomposti da Nicola D’Arco!