Giorno della Memoria, eventi all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest
Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, l'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ricorda le vittime dell'Olocausto presentando al pubblico la storia di Lidia Maksymowicz, internata a Birkenau all'età di 3 anni.
Iuliana Sima Anghel, 25.01.2022, 10:00
Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ricorda le vittime dell’Olocausto presentando al pubblico la storia di Lidia Maksymowicz, internata a Birkenau all’età di 3 anni. Separata dalla madre nel campo di concentramento, è riuscita a sopravvivere, è stata adottata da una famiglia polacca e, dopo 17 anni, grazie al numero di matricola tatuato sul braccio, è riuscita a ritrovare la mamma biologica. Il 26 maggio 2021, in un gesto altamente simbolico, Papa Francesco ha baciato il numero tatuato sul braccio di Lidia, ricorda l’IIC Bucarest.
L’Associazione La Memoria Viva ha realizzato nel 2021, per la regia di Elso Merlo, un docufilm che racconta il soggiorno in Italia di Lidia Maksymowicz, accompagnata dall’Ambasciatrice de La Memoria Viva, Renata Rychlik, nel corso del quale Lidia rievoca la sua storia. Una storia lunga quasi 80 anni, con le sottolineature e i commenti di Samuel Modiano, Italo Tibaldi, Liliana Segre, don Angelo Bianchi, Marcello Martini, monsignor Luigi Bettazzi, Ananda Craxi e di diverse personalità politiche. Nel mese corrente, invece, è apparso, sia in italiano che in romeno, un libro scritto da Lidia assieme a Paolo Rodari, vaticanista di Repubblica, con una prefazione di Papa Francesco, precisa ancora l’Istituto Italiano di Cultura d Bucarest, invitando il pubblico a seguire sulla sua pagina facebook o sul canale youtube, il 27 gennaio 2022, alle ore 17.00, un dialog sottotitolato in romeno con l’autore del libro, Paolo Rodari, e il regista del docufilm, Elso Merlo, con la partecipazione straordinaria di Lidia Maksymowicz. Il dialogo sarà seguito dalla presentazione del docufilm 70072 – la bambina che non sapeva odiare. La vera storia di Lidia Maksymowicz, con sottotitoli in romeno.
L’IIC precisa che, nello stesso giorno, alle ore 20.00, sulla piattaforma Mymovies sarà disponibile, con sottotitoli in romeno, Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma, film del 2020 diretto da Giulio Base, che racconta la storia dell’Olocausto in modo inedito.
Inoltre, sul canale vimeo di Italiana è disponibile il video della mostra 1849-1871. Ebrei di Roma tra segregazione ed emancipazione (sottotitolato in inglese), che racconta la costruzione dell’Italia unita e il ruolo delle comunità ebraiche italiane. La mostra è organizzata, in occasione dei 150 anni dalla proclamazione di Roma Capitale del Regno d’Italia, dalla Comunità Ebraica di Roma e dalla Fondazione per il Museo Ebraico di Roma ed è aperta al pubblico, al Museo Ebraico di Roma, dal 10 novembre 2021 al 27 maggio 2022. L’esposizione si avvale dei prestiti dei più importanti musei italiani del Risorgimento e di prestigiose collezioni private, con lo scopo di far conoscere e raccontare l’impegno e il coinvolgimento degli ebrei italiani nel periodo del Risorgimento. Il video di presentazione della mostra è prodotto dal MAECI e realizzato da Dario Prosperini, con gli interventi dei curatori Giorgia Calò e Francesco Leone e della direttrice del Museo Ebraico di Roma, Olga Melasecchi, conclude l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.