Capitale Europea della Cultura 2019: Una finestra su Matera a Bucarest
Una finestra su Matera aperta il 9 aprile anche all'Istituto Italiano di Cultura Bucarest che, insieme all'Ambasciata d'Italia, celebra la bella città della Basilicata, Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Iuliana Sima Anghel, 10.04.2019, 11:27
Una finestra su Matera aperta il 9 aprile anche allIstituto Italiano di Cultura Bucarest che, insieme allAmbasciata dItalia, celebra la bella città della Basilicata, Capitale Europea della Cultura nel 2019. A dare il via allevento patrocinato dalla Fondazione Matera 2019 – linaugurazione della mostra “I Paesaggi del Sud di Constantin Udroiu”, uno dei più grandi artisti della diaspora romena, vissuto in Italia dal 1971 fino alla scomparsa avvenuta nel 2014.
Larte di Constantin Udroiu, definito dalla critica italiana “un espressionista bizantino” è molto legata alla Basilicata: il suo primo affresco monumentale è stato realizzato nel 1976 sulla facciata del Municipio di Accettura; altri bellissimi affreschi decorano le Basiliche di Satriano e Bernalda, nonchè la Chiesa di Santa Maria dei Greci di Matera. Allo stesso artista romeno è dovuto anche laffresco “I Cinque Misteri Gaudiosi” di Matera-Picciano.
Linaugurazione della mostra è stata seguita da “Arte, storia e cultura in Basilicata”, un incontro con larcheologa Mihaela Adameşteanu, nipote del prof. Dinu Adameşteanu (1913 – 2004), il fondatore dellarcheologia in Basilicata. Dopo i primi scavi condotti in Romania, a partire dal 1935, nellarea archeologica collocata sul Mar Nero, sotto la guida del prof. Scarlat Lambrino, Dinu Adamesteanu andò a Roma, come borsista e successivamente bibliotecario dellAccademia di Romania. In seguito allinsediamento del comunismo in Romania, dopo la seconda Guerra Mondiale, rimase in Italia, dove fondò lAerofototeca nazionale a Roma.
Nel 1964, gli venne affidata la guida della Sovrintendenza archeologica della Basilicata, dove si dedicò in particolare agli scavi di Metaponto, Policoro, Matera o Melfi. “Ha cercato di dare allItalia tutto quello che non poteva dare alla Romania”, ha detto a Radio Romania Internazionale Mihaela Adamesteanu, la nipote del grande archeologo il cui nome rimarrà per sempre legato al patrimonio artistico e culturale della Lucania.
“Chi arriva a Policoro e vede tutta la bellezza archeologica, sa di doverla e dover essere grato a questo straordinario uomo della Romania, che ha portato questo contributo straordinario di valorizzazione e scoperta”, ha spiegato, da parte sua, a Radio Romania Internazionale il presidente della Società Dante Alighieri di Matera, prof. Pino Suriano, presente allevento ospitato dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest con lintervento “Matera e i parchi letterari della Basilicata”. I Sassi di Matera sono unici in quanto esprimono un rapporto unico tra luomo e il territorio che lo ospita in diverse epoche, aggiunge Pino Suriano.
La serata dedicata a Matera ha voluto mettere in risalto anche gli ottimi legami con la Romania, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Serafina Pastore della Scuola Italiana “Aldo Moro” di Bucarest, impegnata nellorganizzazione dellevento insieme alla collega Ida Valicenti.
E siccome la cucina di tutte le regioni italiane è stata da sempre anche un veicolo culturale, chef Federico Valicenti, autore dei volumi “Gli Atlanti della Tavola” e “Dalla tavola lucana al Paradiso”, ha invitato il pubblico ad un viaggio tra gusto e antropologia. A chiudere la serata il regista Franco Palmieri, con un recital – omaggio alla poesia e ai suoni di Matera. Il regista è il direttore artistico del progetto “Matera inCanta Dante”, in cui 400 cantori tra i sassi hanno recitato la Divina Commedia.