La Giornata dell’Ascoltatore 2017 a RRI
Il 5 novembre, si festeggia la «Giornata dell'Ascoltatore» a Radio Romania Internazionale, occasione in cui vi abbiamo invitati a partecipare al nostro programma con i propri contributi sul tema delle fake news e della fiducia nei media.
România Internațional, 05.11.2017, 08:00
Il 5 novembre si festeggia la «Giornata dellAscoltatore» a Radio Romania Internazionale, occasione in cui vi abbiamo invitati a partecipare al nostro programma con i propri contributi sul tema delle fake news e della fiducia nei media. Allattuale edizione della «Giornata dellAscoltatore» vi avevamo chiesto quanta fiducia avete ancora nei media? Le vostre risposte sono state molto interessanti e vi invitiamo a leggere alcune.
Cominciamo con un ascoltatore dallItalia, Enrico Bellodi, di Bologna, il quale ci ha scritto: “Ho trovato molto interessante il vostro tema previsto per la giornata dellascoltatore, vorrei provare a dare il mio piccolo contributo. Le notizie false sono ormai uno dei problemi più sentiti da chi vuole cercare informazioni attendibili. Sembra che il senso critico stia vistosamente diventando meno acuto e pare che sia molto più importante sapere a grandi linee qualcosa, piuttosto che approfondirlo maggiormente. In questo senso, le “fake news” non possono che proliferare: meglio una notizia immediata, magari ad effetto, che colpisca limmaginario e che venga rilanciata da media affamati di news, piuttosto che qualcosa di più ponderato e ricercato. Sembra uno specchio dei tempi ormai inevitabile, per quanto triste. In questa corsa verso il basso, penso che sia utile lavorare sull”educazione dellascoltatore”. Chi segue notizie deve imparare a valutare cosa può essere vero e cosa può essere spacciato per vero. La scuola, ad esempio, può fare – e fa – molto in questo senso, ma non basta. Anche uno stile di vita diverso, meno frenetico e meno travolto dagli eventi può aiutare, forse, a essere più riflessivi. Ma più di tutto, penso possa essere utile un atteggiamento “curioso” verso la realtà. La possibilità di avere tante informazioni a portata di mano può essere una reale fortuna per tutti noi, anche se questo ci richiede uno sforzo, un atteggiamento attivo di ricerca verso quello che impariamo dai media, dai social e dal senso comune. Grazie per lattenzione e buon proseguimento con il vostro prezioso servizio!
Dal canto suo, lascoltatore di RRI in italiano Adrian Micaleff, di Malta, ci ha scritto: “I media da sempre hanno una funzione vitale nella vita giornaliera di ognuno di noi. Io, da appasionato della radio, posso dire che senza informazione non so cosa farei. Ma adesso ci sono anche i social media e ce ne dobbiamo rendere conto. Perciò, chi fa giornalismo deve essere corretto e professionale perchè ne vale della sua credibilità. La fiducia nei media è una cosa importante, le notizie possono aiutare molto, per esempio, in situazioni umanitarie. A mio giudizio, chi mette online delle fake news agisce in modo non professionale e irresponsabile. Linformazione e i contributi devono essere corretti e daiuto. Pensate, una notizia di un incidente, ne hanno notizia i famigliari della presunta vittima, poi vanno a sapere che era un falso. Io, da ascoltatore fedele della radio e di molte emittenti straniere, anche di Radio Romania, ascolto molto volentieri le notizie, fonte inesauribile di informazioni. Anche se i media hanno il passo più veloce, i giorni della radio sono ancora radiosi. Dobbiamo far si che le news siano sempre ottimali e screditare le fake news. Auguro una giornata di riflessione e aggregazione per la Giornata dellAscoltatore su Radio Romania in italiano. Viva la radio, viva i media!”
Ecco anche lopinione di Martin Gallas, degli Usa. “Le Fake News non sono qualcosa di nuovo. Il problema delloggetività in un mondo pieno di soggettività è esistito sin dallapparizione dei primi giornali e pamphlet. Tramite il pensiero critico e la documentazione possiamo tuttavia separare la verità dalla menzogna. Come ex bibliotecario, mi sembra interesante vedere quanti punti di vista sono ai nostri giorni espressi su internet e mi piace trovare quelli di cui posso fidarmi. Quando ho cominciato ad ascoltare la radio su onde corte nel 1961 non ci ho messo molto, persino come adolescente allepoca, a fare la differenza tra le radio di propaganda come Radio Mosca, Radio Pecchino e persino Radio Bucarest, e le radio indipendenti e diciamo più oggettive, tipo la BBC, Swiss Broadcasting Corp e Radio Svezia. Ai nostri giorni, le cose sono più complesse, ma è ancora possibile fare la differenza tra verità e finzione nel paesaggio media”.
Ecco anche il messaggio dellascoltatore Michael Lindner, della Germania: “Il tema di questanno della Giornata dellAscoltatore a RRI è attualissimo. Ogni giorno cerchiamo di non informarci unilateralmente, ossia di fare la differenza tra verità e menzogna. Una cosa è ovvia: non possiamo avere fiducia cieca nei media. Le Fake News possono fare in qualche secondo il giro del mondo e possono destare panico e timore. Le false notizie non sono però un fenomeno dellera digitale, esse esistono da migliaia di anni. Se diamo uno sguardo alla storia dellumanità, allora scopriamo che i faraoni dellEgitto, come Ramsete II, nel 1274 avanti Cristo, ricorrevano alle Fake News. Si dice che egli avesse sconfitto gli Ittiti, in realtà però egli si salvò per un pelo da una sconfitta, di cui non si parla. In Egitto nessuno ne ha saputo niente. Come sarebbe potuto essere diversamente? Sono le più antiche Fake News di cui sappiamo. Io sono sicuro che questo fenomento delle Fake News esiste da sempre. Un altro esempio di Fake News, con conseguenze tragiche, è stato lattacco delle SS tedesche contro la stazione radio di Gliwice nel 1939, presentato come un attacco delle forze polacche, per addossare la colpa alla Polonia per lo scatenamento della Seconda Guerra Mondiale. Questi esempi dimostrano che dovremmo essere molto attenti con le Fake News. Simili menzogne sono dannose per i media e le reti sociali, che usando Fake News rischiano di perdere i loro utenti. Perciò è molto importante guardare con scetticismo e farci delle domande davanti a tutte le notizie dubbie o poco credibili. È ciò che possiamo fare, se ci informiamo da più fonti e da tutti i media a disposizione. Quindi, io ho fiducia nei media, finchè posso informarmi da più fonti. Le Fake News probabilmente accompagneranno per sempre lumanità. Esse sono lespressione della vergogna, dellinvidia, dellavidità, della stupidità o sono diffuse a fini politici o commerciali.”
Dal canto suo, O. Kozlenko, dellUcraina, racconta: “Il tema proposto mi sembra interessante e, allo stesso tempo, attuale, inclusivamente dal punto di vista della mia collaborazione con un piccolo giornale regionale. Non so quale sia la situazione in altri Paesi, ma condividerò con voi alcune opinioni sulla stampa ucraina. Purtroppo, i media non si trovano nel top della fiducia degli ucraini nelle istiuzioni. Secondo i più recenti sondaggi, la Chiesa, i volontari e lEsercito godono della maggiore fiducia tra gli ucraini. Il maggior numero di interpellati affermano che hanno poca e molto poca fiducia nei media ucraini. Le cause sono ovvie: i principali canali televisivi sono privati, vicini ai più influenti oligarchi. I media pubblici sono appena allinizio, è molto difficile per loro competere con i media privati, hanno bisogno di tempo. Spesso, mi ritrovo nella situazione in cui posso intuire la reazione delle varie televisioni ad un certo evento, conoscendo il loro asservimento e la politica editoriale. È sempre più evidente la presentazione priva di imparzialità degli eventi politici nel Paese, delle visioni soggettive sui cambiamenti in corso in Ucraina. La stessa cosa, ma in minore misura, si può dire anche della stampa scritta. Molti articoli sono commissionati, e a livello regionale e locale, si assiste ad una promozione intensa delle autorità locali. Vengono fornite informazioni in modo unilaterale senza offrire più punti di vista su un determinato problema. Internet gode di maggiore fiducia, offre più fonti di informazione, ma non tutte sono affidabili. Vengono diffuse molte false notizie, che lutente commenta oppure distribuisce senza il minimo sforzo di verifica. È abbastanza diffuso il fenomeno chiamato trolling, volto ad accendere gli spiriti o a distogliere lattenzione degli utenti. Molte volte i mezzi di informazione di massa divetnano strumenti di manipolazione, senza che la maggiore parte dei consumatori di informazioni se ne rendano conto. In realtà, il nostro giornalismo è lontano dagli standard della BBC. E, a volte, alla ricerca del sensazionale, il giornalista non verifica con attenzione le informazioni, il che, in fin dei conti, aumenta la sfiducia nei media. Per quanto mi riguarda, ho fiducia nei media parzialmente, sono selettivo nella scelta dellinformazione, a seconda della reputazione della pubblicazione, della radio o della televisione, e, la cosa più importante, prima di farmi unopinione su un determinato evento, cerco di apprendere la posizione di più mezzi di informazione di massa. Certo che un ruolo speciale spetta allautore dellarticolo, del commento o della notizia. Ci sono persone di cui mi fido totalmente, perchè hanno sempre offerto informazioni più o meno oggettive.” (traduzione di Adina Vasile)