Premier romeno, minacce russe contro Bucarest per deviare attenzione dai civili uccisi in Ucraina
Le minacce della Russia sulla possibilità che aerei ucraini partissero da aeroporti di Paesi vicini all’Ucraina, la Romania compresa, rappresentano una retorica tramite cui si cerca di deviare l’attenzione da quello che accade realmente sul campo in Ucraina, dove vengono uccisi civili. Lo ha dichiarato ad una tv privata il premier Nicolae Ciucă, spiegando che nello spazio aereo romeno è entrato un unico aereo ucraino, nel primo giorno della guerra, e ha lasciato la Romania non armato. La Russia ha ammonito i Paesi vicini all’Ucraina, la Romania compresa, che saranno considerati come coinvolti nel conflitto se accoglieranno sul loro territorio aerei da combattimento ucraini.
România Internațional, 07.03.2022, 12:48
Le minacce della Russia sulla possibilità che aerei ucraini partissero da aeroporti di Paesi vicini all’Ucraina, la Romania compresa, rappresentano una retorica tramite cui si cerca di deviare l’attenzione da quello che accade realmente sul campo in Ucraina, dove vengono uccisi civili. Lo ha dichiarato ad una tv privata il premier Nicolae Ciucă, spiegando che nello spazio aereo romeno è entrato un unico aereo ucraino, nel primo giorno della guerra, e ha lasciato la Romania non armato. La Russia ha ammonito i Paesi vicini all’Ucraina, la Romania compresa, che saranno considerati come coinvolti nel conflitto se accoglieranno sul loro territorio aerei da combattimento ucraini.
La base di Mihail Kogălniceanu (sud-est della Romania) ospita in questo momento truppe aviotrasportate, come anche piloti e personale tecnico per 14 caccia Eurofighter Typhoon di Germania e Italia, che si affiancano agli aerei romeni e ad altri otto F-16 Fighting Falcon americani nelle missioni di Enhanced Air Policing. Il Governo di Bucarest intende approvare questa settimana un ddl che consenta una presenza incrementata di truppe straniere NATO sul territorio della Romania.
Sempre questa settimana, il Governo invierà a Bruxelles i dati ufficiali relativi alle spese destinate ai rifugiati arrivati in Romania dall’Ucraina. Si tratta di poco più di 50 milioni di lei (circa 10 milioni di euro), che verranno rimborsati dai fondi disponibili a livello europeo per la gestione di questa situazione. Intanto, a Suceava, nel nord della Romania, sono iniziati i lavori di allestimento del Centro Logistico di Assistenza Umanitaria per l’Ucraina, per la raccolta e il trasporto delle donazioni internazionali nelle zone più colpite dalla guerra nel Paese confinante. La Polizia di Confine riferisce che oltre 260.000 cittadini sono entrati finora dall’Ucraina in Romania.