Le notizie del giorno 21.01.2013
Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu ha fatto appello agli stati membri dell’Ue affinchè tornino all’approccio tecnico alla questione dell’adesione della Romania all’Area Schengen. Durante l’incontro annuo con gli ambasciatori accreditati a Bucarest, Traian Basescu ha sottolineato che Bucarest ritiene di aver adempito agli obblighi previsti nel Trattato di adesione e di aver dimostrato di riunire tutti i criteri di protezione delle frontiere Ue. Allo stesso tempo, il presidente Basescu ha ribadito che il partenariato con gli Usa è il più importante partenariato della Romania. Il capo dello stato ha aggiunto che Bucarest continuerà ad offrire sostegno in Afganistan anche dopo il 2014. Accennando alla crisi degli ostaggi in Algeria, Basescu ha dichiarato che la Romania deve porsi delle domande sulla sicurezza dei cittadini romeni all’estero, assumersi la situazione in Algeria e prendere le misure necessarie.
Bucarest – Gli esponenti delle cinque grandi confederazioni sindacali in Romania hanno discusso, a Bucarest, con la delegazione del Fondo Monetario Internazionale. Sull’agenda: l’attuale situazione economica della Romania, la privatizzazione delle compagnie statali, l’aumento del salario minimo garantito e del punto pensione, e la riduzione della tassazione del lavoro. I sindacati hanno proposto un deficit di bilancio del 2,5% del Pil, maggiore di quello stimato dal Governo e dal FMI, e l’utilizzo della differenza per progetti di creazione di posti di lavoro e di crescita economica. Una missione congiunta del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale si trova fino al 29 gennaio a Bucarest per valutare l’accordo di tipo preventivo con la Romania, per un valore di 5 miliardi di euro.
Bucarest — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, presenterà nel Parlamento le conseguenze e le implicazioni dell’attacco terroristico avvenuto nei giorni scorsi contro un sito petrolifero in Algeria. Due romeni sono morti in seguito alla presa di ostaggi e le loro salme saranno rimpatriate martedi. Il Ministero degli Esteri romeno ha deplorato il fatto che le autorità algerine non abbiano cooperato sufficientemente con Bucarest nella crisi degli ostaggi. Decine di cittadini stranieri hanno perso la vita nell’attacco. Il gruppo terroristico, affiliato alla rete Al-Qaeda, ha reso noto che le sue azioni sono rappresaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro i ribelli islamisti in Mali, Paese confinante con l’Algeria.
Bucarest — La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha rivisto al ribasso, le stime di crescita economica per la Romania nel 2013, dall’1,9%, stimato ad ottobre 2012, all’1,4%. Stando alla BERS, in seguito al rallentamento della crescita nell’Eurolandia e al calo significativo della produzione agricola, è rallentata anche la crescita economica della Romania nel 2012, risultando un avanzo economico poco significativo, dello 0,3%. La BERS ha investito finora in Romania circa 6 miliardi di euro in progetti nei settori finanziario, corporatistico, infrastrutturale ed energetico, mobilitando investimenti supplementari di circa 11 miliardi di euro.
România Internațional, 21.01.2013, 13:53
Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu ha fatto appello agli stati membri dell’Ue affinchè tornino all’approccio tecnico alla questione dell’adesione della Romania all’Area Schengen. Durante l’incontro annuo con gli ambasciatori accreditati a Bucarest, Traian Basescu ha sottolineato che Bucarest ritiene di aver adempito agli obblighi previsti nel Trattato di adesione e di aver dimostrato di riunire tutti i criteri di protezione delle frontiere Ue. Allo stesso tempo, il presidente Basescu ha ribadito che il partenariato con gli Usa è il più importante partenariato della Romania. Il capo dello stato ha aggiunto che Bucarest continuerà ad offrire sostegno in Afganistan anche dopo il 2014. Accennando alla crisi degli ostaggi in Algeria, Basescu ha dichiarato che la Romania deve porsi delle domande sulla sicurezza dei cittadini romeni all’estero, assumersi la situazione in Algeria e prendere le misure necessarie.
Bucarest – Gli esponenti delle cinque grandi confederazioni sindacali in Romania hanno discusso, a Bucarest, con la delegazione del Fondo Monetario Internazionale. Sull’agenda: l’attuale situazione economica della Romania, la privatizzazione delle compagnie statali, l’aumento del salario minimo garantito e del punto pensione, e la riduzione della tassazione del lavoro. I sindacati hanno proposto un deficit di bilancio del 2,5% del Pil, maggiore di quello stimato dal Governo e dal FMI, e l’utilizzo della differenza per progetti di creazione di posti di lavoro e di crescita economica. Una missione congiunta del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale si trova fino al 29 gennaio a Bucarest per valutare l’accordo di tipo preventivo con la Romania, per un valore di 5 miliardi di euro.
Bucarest — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, presenterà nel Parlamento le conseguenze e le implicazioni dell’attacco terroristico avvenuto nei giorni scorsi contro un sito petrolifero in Algeria. Due romeni sono morti in seguito alla presa di ostaggi e le loro salme saranno rimpatriate martedi. Il Ministero degli Esteri romeno ha deplorato il fatto che le autorità algerine non abbiano cooperato sufficientemente con Bucarest nella crisi degli ostaggi. Decine di cittadini stranieri hanno perso la vita nell’attacco. Il gruppo terroristico, affiliato alla rete Al-Qaeda, ha reso noto che le sue azioni sono rappresaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro i ribelli islamisti in Mali, Paese confinante con l’Algeria.
Bucarest — La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha rivisto al ribasso, le stime di crescita economica per la Romania nel 2013, dall’1,9%, stimato ad ottobre 2012, all’1,4%. Stando alla BERS, in seguito al rallentamento della crescita nell’Eurolandia e al calo significativo della produzione agricola, è rallentata anche la crescita economica della Romania nel 2012, risultando un avanzo economico poco significativo, dello 0,3%. La BERS ha investito finora in Romania circa 6 miliardi di euro in progetti nei settori finanziario, corporatistico, infrastrutturale ed energetico, mobilitando investimenti supplementari di circa 11 miliardi di euro.