Le notizie del 31.08.2013
Bucarest — Migliaia di fedeli, dalla Romania e dallestero, sono stati presenti, oggi, a Bucarest, alla messa solenne di beatificazione del Monsignor Vladimir Ghika, sacerdote romano-cattolico romeno il cui martirio per la fede è stato riconosciuto da Papa Francesco, il 27 marzo scorso. L’inviato di Papa Francesco alla cerimonia solenne di beatificazione, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha definito l’evento un segno profetico di riconcilizazione e di pace”. Il cardinale ha elogiato la personalità eccezionale del martire Vladimir Ghika (1873-1954) e ha ricordato le persecuzioni comuniste cui sono stati sottoposti sia preti e vescovi cattolici, che fedeli ortodossi che vi si opposero con coraggio. È stata la prima beatificazione compiuta a Bucarest ed è considerata il più importante evento della Chiesa Cattolica romena dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II in Romania, nel 1999. La messa di beatificazione è stata celebrata da oltre 200 preti e 20 vescovi. Dopo l’avvento al potere del comunisti e l’inzio delle persecuzioni contro la Chiesa cattolica, il Monsignor Vladimir Ghika, che si era rifiutato di rifugiarsi all’estero, restando in Romania per assistere i più bisognosi, fu arrestato nel 1952 dalla polizia politica del regime, accusato di “alto tradimento” e condannato a tre anni de reclusione. Due anni dopo, il 16 maggio del 1954, si spense a 80 anni a causa del trattamento inumano cui era stato sottoposto. Fu il primo prete romeno bi-rituale, che tenne messe sia in rito latino che bizantino. Grazie alla beatificazione, sarà introdotto nel calendario liturgico locale il 16 maggio, data del suo martirio. Vladimir Ghika è il terzo martire cattolico della Romania comunista ad essere beatificato dalla Chiesa Cattolica.
România Internațional, 31.08.2013, 16:52
Bucarest — Migliaia di fedeli, dalla Romania e dallestero, sono stati presenti, oggi, a Bucarest, alla messa solenne di beatificazione del Monsignor Vladimir Ghika, sacerdote romano-cattolico romeno il cui martirio per la fede è stato riconosciuto da Papa Francesco, il 27 marzo scorso. L’inviato di Papa Francesco alla cerimonia solenne di beatificazione, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha definito l’evento un segno profetico di riconcilizazione e di pace”. Il cardinale ha elogiato la personalità eccezionale del martire Vladimir Ghika (1873-1954) e ha ricordato le persecuzioni comuniste cui sono stati sottoposti sia preti e vescovi cattolici, che fedeli ortodossi che vi si opposero con coraggio. È stata la prima beatificazione compiuta a Bucarest ed è considerata il più importante evento della Chiesa Cattolica romena dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II in Romania, nel 1999. La messa di beatificazione è stata celebrata da oltre 200 preti e 20 vescovi. Dopo l’avvento al potere del comunisti e l’inzio delle persecuzioni contro la Chiesa cattolica, il Monsignor Vladimir Ghika, che si era rifiutato di rifugiarsi all’estero, restando in Romania per assistere i più bisognosi, fu arrestato nel 1952 dalla polizia politica del regime, accusato di “alto tradimento” e condannato a tre anni de reclusione. Due anni dopo, il 16 maggio del 1954, si spense a 80 anni a causa del trattamento inumano cui era stato sottoposto. Fu il primo prete romeno bi-rituale, che tenne messe sia in rito latino che bizantino. Grazie alla beatificazione, sarà introdotto nel calendario liturgico locale il 16 maggio, data del suo martirio. Vladimir Ghika è il terzo martire cattolico della Romania comunista ad essere beatificato dalla Chiesa Cattolica.
Bucarest – 11 dei 18 cittadini romeni feriti nell’incidente stradale a catena avvenuto, ieri, su un’autostrada verso Budapest, nella confinante Ungheria, sono stati rimpatriati e sono ricoverati in 3 ospedali di Bucarest. Altri 7 in gravi condizioni sono rimasti ricoverati in 4 ospedali ungheresi. Nell’incidente sono morti 3 romeni.
Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu si è congratulato con i romeni in occasione della Giornata della Lingua Romena, celebrata per la prima volta ufficialmente in Romania il 31 agosto. Sono circa 30 milioni, attualmente, nel mondo, i parlanti di romeno, di cui 25 milioni di madrelingua romena, si legge in un messaggio del presidente. Il disegno legge che sancisce il 31 agosto come Giornata della Lingua Romena è stato adottato dal Parlamento romeno lo scorso febbraio. In occasione della Giornata della Lingua Romena, in Romania e all’estero, le Rappresentanze diplomatiche e gli Istituti Romeni di Cultura, hanno organizzato manifestazioni culturali-educative ed artistiche dedicate alla storia della lingua romena. Simili manifestazioni si sono svolte anche nella confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona) che celebra la Giornata della Lingua Romena dal 1989.
Bucarest — Il 1 settembre si alzerà il sipario sulla XXIesima edizione del Festival Internazionale “George Enescu”, che si svolgerà, fino al 28 setttembre, nella capitale Bucarest e altre città romene. L’evento porta sui palcoscenici romeni nomi di spicco come il pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, la pianista-fenomeno Yuja Wang, il direttore d’orchestra Antonio Pappano, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Staatskapelle Berlin, la Royal Concertgebouw Orchestra e la Pittsburgh Symphony Orchestra. In programma: recital, spettacoli di opera e balletto, concerti, conferenze, workshop, convegni di musicologia. Il festival, che si svolge ogni due anni, è stato istituito nel 1958 ed è intitolato al più famoso musicista romeno, George Enescu.
Seul — Argento per l’equipaggio femminile romeno di due senza, formato da Roxana Cogianu e Nicoleta Albu, ai Mondiali di canottaggio di Chungju (Corea del Sud). L’oro è andato alla Gran Bretagna, campione mondiale, e il bronzo alla Nuova Zelanda. Sempre oggi, l’equipaggio formato da Irina Lauric – Bianca Plesca ha vinto la medaglia di bronzo al kayac doppio sui 1000 metri ai Mondiali di Duisburg (in Germania).