Le notizie del 21.12.2013
Washington — Il Fondo Monetario Internazionale considera che il Governo di Bucarest dovrà prendere delle misure per portare soldi in più al budget, al fine di compensare il rinvio la crescita dell’accisa sui combustibili di tre mesi. Gli esperti del Fondo verranno il mese prossimo a Bucarest per discuterne con le autorità romene. In una dichiarazione a Radio Romania, il FMI saluta il fatto che il presidente Traian Basescu ha promulgato la Finanziaria per il 2014, notando, però, che il deficit di bilancio va mantenuto entro il 2,2% del Pil. Il capo dello stato ha promulgato la Finanziaria in seguito alla decisione del Governo di rinviare la crescita dell’accisa che, secondo quanto era stato convenuto con il FMI, doveva entrare in vigore dal 1 gennaio.
România Internațional, 21.12.2013, 12:46
Washington — Il Fondo Monetario Internazionale considera che il Governo di Bucarest dovrà prendere delle misure per portare soldi in più al budget, al fine di compensare il rinvio la crescita dell’accisa sui combustibili di tre mesi. Gli esperti del Fondo verranno il mese prossimo a Bucarest per discuterne con le autorità romene. In una dichiarazione a Radio Romania, il FMI saluta il fatto che il presidente Traian Basescu ha promulgato la Finanziaria per il 2014, notando, però, che il deficit di bilancio va mantenuto entro il 2,2% del Pil. Il capo dello stato ha promulgato la Finanziaria in seguito alla decisione del Governo di rinviare la crescita dell’accisa che, secondo quanto era stato convenuto con il FMI, doveva entrare in vigore dal 1 gennaio.
Bruxelles — La Commissione Europea ha approvato il ristanziamento di 240 milioni di euro dai Programmi Operazionali Settoriali Trasporto e Ambiente al Programma Operazionale Regionale. Lo ha annunciato il Ministero incaricato a gestire i fondi europei in Romania, precisando che la decisione avrà un impatto notevole sullo sviluppo delle comunità locali, in quanto i soldi saranno destinati al finanziamento di scuole, ospedali e strade provinciali. La fonte precisa che quello Operazionale Regionale è il più performante programma tramite cui la Romania ha attirato finora oltre 1,64 miliardi di euro.
Bucarest — La Romania può contribuire alla Strategia di difesa dell’UE tramite la sua industria specializzata e lo sviluppo della sicurezza cibernetica. Reduce dal Consiglio Europeo di Bruxelles, il presidente Traian Basescu ha dichiarato che l’Unione sembra decisa di elaborare rapidamente una strategia di sicurezza marittima chiara dalla quale, stando alla Romania, non può mancare il Mar Nero. Traian Basescu ha inoltre spiegato che il Consiglio ha deciso che l’UE deve avere quanto presto aerei senza pilota, una comunicazione satellitare bene sviluppata, ma anche una flotta multinazionale per il rifornimento in volo, un altro settore in cui la Romania si può impegnare. Inoltre, il presidente Traian Basescu ha proposto che l’Ufficio di lotta alla criminalità cibernetica, aperto a novembre a Bucarest, sia trasformato in agenzia europea.
Bucarest — I romeni sono ottimisti sul futuro dell’Europa, però tre quarti ritengono che la loro voce non conta nell’UE. Lo rileva un Eurobarometro, il quale indica che, in riferimento all’evoluzione economica nel Paese e nell’UE, le opinioni dei romeni sono divise: il 34% ritiene che la situazione resterà immutata, mentre la stessa percentuale crede che peggiorerà. I timori dei romeni riguardano la situazione economica, l’impennata dei prezzi e la disoccupazione. Nell’UE, solo i danesi ritengono, in maggioranza, che la loro opinione è tenuta in considerazione nel processo decisionale al livello comunitario, e sono sempre i più ottimisti sul futuro dell’Unione. Al polo opposto, i più pessimisti sono i greci, i ciprioti e i portoghesi.
Bucarest — Commemorazioni a Bucarest per i 24 anni dalla Rivoluzione anticomunista del 1989. Il 21 dicembre, la capitala si affiancava alla rivolta scoppiata il 16 dicembre a Timisoara contro il regime di Nicolae Ceausescu. La rivoluzione ha raggiunto l’apice il 22 dicembre, quando centinaia di migliaia di manifestanti hanno preso d’assalto la sede del comitato centrale del partito comunista. Ceausescu e la moglie Elena sono fuggiti in elicottero, ma vennero presi, giudicati sommariamente e giustiziati. La Romania è l’unico Paese dell’est europeo dove il crollo del regime comunista ha provocato spargimento di sangue, con oltre mille morti. A Bucarest, mentre le autorità deponevano corone di fiori, rappresentanti delle associazioni di rivoluzionati protestavano, scontenti che, negli anni passati dal 1989, non si sono verificati i cambiamenti auspicati.