Le notizie del 16.07.2013
Bucarest — Il Partito Nazional-liberale, partner al governo in Romania, ha proposto, il 16 luglio, il deputato Ovidiu Silaghi, per l’incarico di ministro dei Trasporti dopo le dimissioni di Relu Fenechiu, condannato a cinque anni di reclusione con esecuzione per reati di corruzione. Ovidiu Silaghi, già ministro dei Trasporti nel primo Governo Ponta, ha espresso la speranza che il presidente romeno Traian Basescu sarà d’accordo con la sua nomina.
România Internațional, 16.07.2013, 16:30
Bucarest — Il Partito Nazional-liberale, partner al governo in Romania, ha proposto, il 16 luglio, il deputato Ovidiu Silaghi, per l’incarico di ministro dei Trasporti dopo le dimissioni di Relu Fenechiu, condannato a cinque anni di reclusione con esecuzione per reati di corruzione. Ovidiu Silaghi, già ministro dei Trasporti nel primo Governo Ponta, ha espresso la speranza che il presidente romeno Traian Basescu sarà d’accordo con la sua nomina.
Bucarest — Il direttore del FMI, Christine Lagarde, in visita a Bucarest, ha dichiarato, il 16 luglio, che la Romania ha un capitale umano eccellente e risorse energetiche notevoli che non sono però sufficientemente sfruttate. In un discorso tenuto presso la Banca Centrale romena, la Lagarde ha esortato alla spesa efficiente dei soldi per gli investimenti. Il direttore generale del FMI ha sottolineato che la Romania deve continuare le riforme strutturali, rendere efficienti le compagnie statali e assorbire un numero quanto maggiore di fondi europei, come motore della crescita economica a lungo e medio termine. Le misure riguardanti le compagnie statali saranno incluse nel futuro accordo della Romania con il FMI, ha affermato la Lagarde. In precedenza, in occasione dell’incontro con Christine Lagarde, il capo dello stato romeno, Traian Basescu, aveva dichiarato che la Romania desidera concludere un nuovo accordo di tipo preventivo con il Fondo, per due anni, dopo l’ultimazione del precedente con successo, lo scorso mese. Il 17 luglio arriverà a Bucarest una delegazione del FMI e della Commissione Europea, per discutere di un nuovo accordo di prestito con la Romania.
Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu effettuerà, il 17 luglio, la sua quinta visita in Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania). La precedente era avvenuta a gennaio 2010, dopo l’allontanamento del regime comunista di Vladimir Voronin e l’insediamento del governo guidato dall’Alleanza per l’Integrazione Europea. In un’intervista a Radio Europa Libera, prima della visita, Traian Basescu ha dichiarato che la sua priorità e della Romania dev’essere l’ingresso della Moldova nell’Ue, in circa 10-12 anni. Il presidente ha escluso, allo stesso tempo, la possibilità dell’adesione di questo Paese all’Unione finchè non sarà regolamentato il conflitto in Transnistria e sul territorio della Moldova continueranno a stazionare truppe russe.
Bucarest — Le vendite della Compagnia Automobili Dacia di Pitesti (nel sud della Romania), di proprietà del gruppo francese Renault, sono aumentate lo scorso giugno del 17%, la migliore performance tra i marchi auto nell’Ue. Lo rilevano le statistiche dell’Associazione dei Costruttori Europei di Auto, rese pubbliche il 16 luglio. Ne emerge che la quota di mercato del marchio Dacia nell’Ue è salita dal 2% al 2,5%. Le immatricolazioni di auto nuove nell’Ue sono calate, a giugno, nel contesto della recessione e dell’alta disoccupazione, del 5,6%, il minimo degli ultimi 17 anni, con evoluzioni negative su tutti i grandi mercati, eccezion fatta per la Gran Bretagna, dove le vendite di auto sono salite a giugno del 13,4%. In Romania, il mercato automobilistico è calato del 45,9% rispetto a giugno 2012, il più forte calo nell’Ue, dopo l’Irlanda.
Bucarest — Sei romeni accusati nel fascicolo sul furto di quadri dal Museo Kunsthal di Rotterdam (in Olanda) sono stati rinviati a giudizio. Stando ai procuratori, nella notte tra il 15 e il 16 ottobre del 2012, due di essi sono entrati nel museo tramite effrazione e hanno rubato sette quadri ad olio ed acquerello firmati da Pablo Picasso, Henri Matisse, Claude Monet e Paul Gauguin. Fonti giudiziarie affermano che, ulteriormente, almeno uno dei quadri rubati sarebbe stato bruciato. Il valore del pregiudizio è stimato a 18 milioni di euro.