Le notizie del 10.01.2014
Bucarest — La Corte Costituzionale romena ha deciso, oggi, che la legge sul decentramento è incostituzionale, perchè non stabilisce chiaramente le competenze delle istituzioni e viola il diritto alla proprietà, visto che nei suoi allegati non si fa la distinzione tra proprietà pubblica e privata. La decisione della Corte è definitiva e generalmente obbligatoria. Il Governo ha posto la fiducia nel Parlamento, a novembre 2013, su questa legge. I settori in cui era previsto il decentramento erano l’agricoltura, la sanità, l’ambiente, la cultura, la gioventù e lo sport, l’autorizzazione e la faclitazione nel turismo, i club e centri sportivi e scolastici e le attribuzioni territoriali nel campo della pesca.
România Internațional, 10.01.2014, 16:36
Bucarest — La Corte Costituzionale romena ha deciso, oggi, che la legge sul decentramento è incostituzionale, perchè non stabilisce chiaramente le competenze delle istituzioni e viola il diritto alla proprietà, visto che nei suoi allegati non si fa la distinzione tra proprietà pubblica e privata. La decisione della Corte è definitiva e generalmente obbligatoria. Il Governo ha posto la fiducia nel Parlamento, a novembre 2013, su questa legge. I settori in cui era previsto il decentramento erano l’agricoltura, la sanità, l’ambiente, la cultura, la gioventù e lo sport, l’autorizzazione e la faclitazione nel turismo, i club e centri sportivi e scolastici e le attribuzioni territoriali nel campo della pesca.
Bucarest — Il contributi previdenziali dei datori di lavoro caleranno, in Romania, dal 1 luglio, del 5%. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze, il liberale Daniel Chitoiu. Stando al ministro, una simile misura è possibile grazie ad una buona raccolta di soldi al bilancio. D’altra parte, il Partito Liberale, partner al governo, desidererebbe eliminare, nel futuro, l’imposta sul profitto reinvestito se i calcoli economici fatti dal Governo lo permetteranno.
Bucarest — Il vicesegretario americano di stato, Victoria Nuland, ha cominciato, oggi, una visita di due giorni a Buarest, tappa di un tour europeo. L’esponente americana s’incontrerà con il capo dello stato, Traian Basescu, e con rappresentanti del Governo e della società civile. Sull’agenda: le relazioni bilaterali, problemi regionali e gli sforzi di consolidamento dello stato di diritto in Romania. Le alre tappe del tour europeo del segretario di stato sono Olanda, Germania, Lituania e Francia, alleati, come la Romania, degli USA nella Nato.
Washington — Il ministro romeno dell’Insegnamento Superiore, della Ricerca Scientifica e dello Sviluppo Tecnologico, Mihnea Costoiu, in visita negli Usa, si è incontrato, a Washington, con l’amministratore della NASA, Charles F. Bolden. Sull’agenda: la collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Romena e la NASA, la parte americana esprimendo il sostegno all’elaborazione e implementazione dei progetti romeni di ricerca spaziale, previsti nella strategia di ricerca della Romania per il periodo 2014-2020. Mihnea Costoiu ha avuto inoltre incontri con rappresentanti importanti delle compagnie americane membri del Consiglio d’Affari Usa-Romania e colleghi del Dipartimento di Stato americano. Il ministro romeno partecipa fino al prossimo martedi’ al Forum Internazionale per l’Esplorazione Spaziale.
Bucarest — Il ministro romeno della Difesa, Mircea Dusa, ha dichiarato, oggi, che da ottobre, in Afghanistan resteranno solo circa 200 militari romeni, come istruttori dell’esercito afghano. Attualmente, la Romania ha dislocati in Afghanistan circa 1000 militari, la maggior parte impegnati nel sud del Paese, ritenuto una roccaforte dei talebani. A fine anno, la Nato concluderà la sua missione in questo Paese.
Bruxelles — La vicepresidente della Commissione Europea, Viviane Reding, ha condannato i miti populistici” diffusi sugli immigrati in Gran Bretagna, affermando che non è vero che ci sarebbe un’invasione” degli stranieri che ruberebbero i posti di lavoro dei britannici e approfitterebbero dei sussidi sociali. Stando al quotidiano The Guardian”, la Reding ha affermato che i ministri britannici sembrano fomentare i timori sugli immigrati dall’Ue per distrarre l’attenzione degli elettori dai veri problemi con cui si confronta la Gran Bretagna. Viviane Reding ha ricordato dati dell’industria britannica stando ai quali il Pil del Paese è cresciuto del 3-4% grazie agli immigrati. Dal 1 gennaio sono state abolite le ultime restrizioni all’accesso dei lavoratori romeni e bulgari al mercato del lavoro europeo, a sette anni dall’adesione della Romania e Bulgaria all’Unione. La liberalizzazione del mercato europeo del lavoro ha generato preoccupazione negli stati Ue sviluppati, noti com destinazioni predilette dei lavoratori europei.