Elezioni: ballottaggio presidenziale in Romania
Bucarest — I romeni decidono oggi chi sarà il capo dello stato nei prossimi cinque anni, tra il premier socialdemocratico in carica, Victor Ponta, candidato dell’Alleanza tra il Partito socialdemocratico, l’Unione nazionale per il progresso della Romania e il Partito Conservatore, e il rappresentante dell’Alleanza cristiano-liberale (opposizione di centro-destra), il sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis. L’Ufficio Elettorale Centrale ha comunicato un’affluenza alle urne del 44,5% cinque ore prima della chiusura dei seggi, superiore al primo turno (35,1%) e anche al ballottaggio delle precedenti presidenziali del 2009 (40,1%). I cittadini romeni residenti all’estero possono votare nei 294 seggi aperti fuori confine. Migliaia di romeni hanno fatto la fila davanti ai seggi di più città europee, quali Parigi, Torino, Madrid, Monaco di Baviera, Londra, Chisinau, per eleggere il presidente. Le autorità di Bucarest hanno preso delle misure per snellire il processo elettorale, per prevenire i disagi del primo turno, senza aprire però altri nuovi seggi come avevano sollecitato alcune associazioni dei romeni all’estero. Il 2 novembre, in alcuni seggi all’estero, soprattutto in Europa, si sono formate code immense, e numerose persone non sono riuscite a votare, il che ha portato a proteste in più città del Paese e dall’estero.
România Internațional, 16.11.2014, 17:40
Bucarest — I romeni decidono oggi chi sarà il capo dello stato nei prossimi cinque anni, tra il premier socialdemocratico in carica, Victor Ponta, candidato dell’Alleanza tra il Partito socialdemocratico, l’Unione nazionale per il progresso della Romania e il Partito Conservatore, e il rappresentante dell’Alleanza cristiano-liberale (opposizione di centro-destra), il sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis. L’Ufficio Elettorale Centrale ha comunicato un’affluenza alle urne del 44,5% cinque ore prima della chiusura dei seggi, superiore al primo turno (35,1%) e anche al ballottaggio delle precedenti presidenziali del 2009 (40,1%). I cittadini romeni residenti all’estero possono votare nei 294 seggi aperti fuori confine. Migliaia di romeni hanno fatto la fila davanti ai seggi di più città europee, quali Parigi, Torino, Madrid, Monaco di Baviera, Londra, Chisinau, per eleggere il presidente. Le autorità di Bucarest hanno preso delle misure per snellire il processo elettorale, per prevenire i disagi del primo turno, senza aprire però altri nuovi seggi come avevano sollecitato alcune associazioni dei romeni all’estero. Il 2 novembre, in alcuni seggi all’estero, soprattutto in Europa, si sono formate code immense, e numerose persone non sono riuscite a votare, il che ha portato a proteste in più città del Paese e dall’estero.