COVID-19: 5.990 contagi in Romania, 758 persone guarite
Sono 5.990 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 523 in più rispetto al precedente bollettino diramato ieri dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Il maggior numero di persone positive si verifica finora in provincia di Suceava (1.614) e nella capitale Bucarest (730), seguite dalla province di Timiş (275), Neamţ (265) e Hunedoara (254). 758 persone sono già guarite e dimesse dagli ospedali, mentre 282 sono decedute. Nei reparti terapia intensiva sono ricoverati al momento 208 pazienti. A livello nazionale, 24.984 persone sono in quarantena istituzionalizzata e altre 74.233 in isolamento fiduciario, sotto sorveglianza medica.
Iuliana Sima Anghel, 11.04.2020, 13:26
Sono 5.990 i contagi da COVID-19 accertati fino ad oggi in Romania, di 523 in più rispetto al precedente bollettino diramato ieri dal Gruppo di Comunicazione Strategica. Il maggior numero di persone positive si verifica finora in provincia di Suceava (1.614) e nella capitale Bucarest (730), seguite dalla province di Timiş (275), Neamţ (265) e Hunedoara (254). 758 persone sono già guarite e dimesse dagli ospedali, mentre 282 sono decedute. Nei reparti terapia intensiva sono ricoverati al momento 208 pazienti. A livello nazionale, 24.984 persone sono in quarantena istituzionalizzata e altre 74.233 in isolamento fiduciario, sotto sorveglianza medica.
Per quanto riguarda i connazionali all’estero, i dati comunicati dalle missioni diplomatiche e consolari della Romania indicano al momento 694 romeni contagiati dal COVID-19: 420 in Italia, 196 in Spagna, 20 in Francia, 9 in Germania, 37 in Gran Bretagna, 2 in Namibia, 2 negli Stati Uniti, 2 in Austria, e 2 nel Belgio e un singolo caso per Paese in Argentina, Irlanda, Lussemburgo e Svezia. Intanto, sono guariti i cittadini romeni rilevati positivi al coronavirus in Tunisia e Indonesia. 43 connazionali all’estero hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia: 13 in Italia, 9 in Francia, 11 in Gran Bretagna, 6 in Spagna, 2 in Germania, uno nel Belgio e uno in Svezia, indica ancora il Gruppo di Comunicazione Strategica.