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31.12.2017

Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha trasmesso oggi un messaggio di capodanno in cui ha esortato all’unità. In occasione del passaggio nell’anno in cui ricorrono 100 anni dalla Grande Unità del 1918 – quando, alla fine della Prima Guerra mondiale, tutte le province con popolazione a maggioranza romena sono entrate a far parte della Romania -, il capo dello stato ha affermato che, insieme, i romeni avranno la forza di superare le sfide del futuro. Iohannis ritiene che il 2017 sia stato un anno delle prove, in cui la società romena ha dimostrato pienamente la sua maturità e l’attaccamento ai valori della democrazia. Il presidente aggiunge che le lezioni del passato ci danno la fiducia che insieme, uniti e solidali, abbiamo la forza di costruire una Romania migliore, per noi e per le generazioni future”. Anche la principessa Margherita, custode della Corona, ha augurato un Anno Nuovo pieno di successi, salute, allegria e dignità” ai romeni del Paese, della Moldova e di tutto il mondo.” Sono le prime feste invernali senza l’ultimo Re di Romania, Michele I, il quale si è spento il 5 dicembre, in Svizzera, a 96 anni, ed è stato sepolto, il 16, nella necropoli reale di Curtea de Arges (sud). Re di Romania dal 1940 al 1947, Michele I è stato costretto ad abdicare e a partire in esilio dal governo comunista marionetta insediato dalle truppe sovietiche di occupazione.

31.12.2017
31.12.2017

, 31.12.2017, 16:51

Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha trasmesso oggi un messaggio di capodanno in cui ha esortato all’unità. In occasione del passaggio nell’anno in cui ricorrono 100 anni dalla Grande Unità del 1918 – quando, alla fine della Prima Guerra mondiale, tutte le province con popolazione a maggioranza romena sono entrate a far parte della Romania -, il capo dello stato ha affermato che, insieme, i romeni avranno la forza di superare le sfide del futuro. Iohannis ritiene che il 2017 sia stato un anno delle prove, in cui la società romena ha dimostrato pienamente la sua maturità e l’attaccamento ai valori della democrazia. Il presidente aggiunge che le lezioni del passato ci danno la fiducia che insieme, uniti e solidali, abbiamo la forza di costruire una Romania migliore, per noi e per le generazioni future”. Anche la principessa Margherita, custode della Corona, ha augurato un Anno Nuovo pieno di successi, salute, allegria e dignità” ai romeni del Paese, della Moldova e di tutto il mondo.” Sono le prime feste invernali senza l’ultimo Re di Romania, Michele I, il quale si è spento il 5 dicembre, in Svizzera, a 96 anni, ed è stato sepolto, il 16, nella necropoli reale di Curtea de Arges (sud). Re di Romania dal 1940 al 1947, Michele I è stato costretto ad abdicare e a partire in esilio dal governo comunista marionetta insediato dalle truppe sovietiche di occupazione.



XXX — Una bandiera tricolore romena, rosso-giallo-azzurro, lunga 100 metri è stata stesa oggi sul ponte ferroviario sul fiume Prut che collega la Romania e la Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona). Gli abitanti delle due rive del fiume sperano, in questo modo, di convincere le autorità di Bucarest e Chişinău a riaprire i ponti stradale e ferroviario sul Prut e a creare un punto di passaggio della frontiera. Ad organizzare l’evento è la Piattaforma Unionista, un insieme di organizzazioni non-governative, e i 100 metri della bandiera, che dovrebbe coprire la distanza fra i due stati, simboleggia i 100 anni dalla Grande Unità del 2018. Ricordiamo che la Moldova è stata creata su una parte dei territori romeni orientali annessi all’Unione Sovietica nel 1940, in seguito ad un ultimatum.



Bucarest — Nuove proteste antigovernative sono annunciate per lunedì sera a Bucarest. Gli iniziatori sono organizzazioni non-governative, che accusano l’Esecutivo e la maggioranza parlamentare PSD-ALDE di cercare di subordinare la giustizia, modificando la legislazione in questo settore. Nella loro opinione, la Romania si trova in un momento di grave sviamento dagli standard dello stato di diritto e della democrazia. Mercoledì, i colloqui su questo tema tra il premier socialdemocratico Mihai Tudose e i rappresentanti delle organizzazioni civiche si sono conclusi senza alcun risultato. Gli attivisti civici avevano sollecitato al primo ministro di segnalare alla Commissione di Venezia le leggi sulla giustizia e le modifiche ai Codici penali, di rinviare, tramite ordinanza d’urgenza, la loro applicazione, e di destituire il ministro della Giustizia, Tudorel Toader. Le ambasciate del Belgio, di Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Olanda e Svezia a Bucarest hanno fatto appello, in un lettera congiunta, a tutte le parti coinvolte nel processo di riforma della giustizia affinché evitassero quasiasi azione atta a indebolire l’indipendenza del sistema giudiziario e la lotta alla corruzione. In replica, il ministro degli Esteri ha precisato che il rafforzamento dello stato di diritto e la lotta alla corruzione fanno parte delle priorità del Governo di Bucarest.



Bucarest – Lo stipendio minimo lordo aumenterà in Romania da 1.450 lei a 1.900 lei al mese, a cominciare dal 1 gennaio 2018, in questa somma non essendo inclusi scatti o altri benefici, secondo un decreto governativo pubblicato di recente nella Gazzetta Ufficiale. L’aumento dello stipendio minimo lordo rappresenta una crescita del 31% rispetto al 2017 ed è influenzato dal trasferimento dei contributi dal datore di lavoro al dipendente, che rappresenta il 22,75%. Stando al governo, l’applicazione di questa misura avrà un impatto sul PIL reale dello 0,6%, tramite l’incentivazione dell’impiego, l’aumento del potere d’acquisto e la diminuzione del lavoro in nero.



Bucarest — La Banca Centrale della Romania metterà in circolazione, a cominciare dal 1 gennaio 2018, banconote e monete con il nuovo stemma del Paese. Le banconote avranno menzionata sul retro la data del 1 gennaio 2018. Tutti gli altri elementi grafici delle banconote e delle monete con il nuovo stemma, le loro caratteristiche, nonché gli elementi di sicurezza delle banconote con il nuovo stemma, saranno identici a quelle che sono già in uso. La Banca Centrale precisa che le banconote e le monete con il nuovo stemma saranno messe in circolazione gradualmente, a seconda dei bisogni reali della circolazione monetaria e saranno utilizzate parallelamente a quelle già esistenti.



Bucarest — La nazionale maschile di pallamano della Romania comincia gli allenamenti nel primo giorno del 2018 per il Trofeo Carpazi, che debuterà il 5 gennaio e al quale partecipano anche il Portogallo, Tunisia e Bahrain. Allenata dallo spagnolo Xavi Pascual, la squadra romena si prepara per il primo turno dei preliminari dei Mondiali 2019, che si svolgerà nel periodo 11-13 gennaio, a Bolzano, e in cui, oltre all’Italia, incontrerà l’Ucraina e le Isole Faroe. Solo le vincitrici dei sei gruppi preliminari giocheranno, a giugno 2018, nel play-off del torneo finale in Germania e Danimarca. Ieri, la Romania si è piazzata al terzo posto nel torneo Yellow Cup, di Winterthur (Svizzera), dopo che, nella piccola finale, ha sconfitto la Serbia. Nelle semifinali, i romeni erano stati sconfitti dalla Russia, mentre in una partita amichevole precedente il torneo, avevano sconfitto la Svizzera.



Pechino — Più tenniste romene partecipano al torneo di Shenzhen, in Cina, con un montepremi di quasi 630.000 dollari, che ha debuttato il 31 dicembre. Irina Begu (43 WTA) ha sconfitto per 6-1, 6-2, la cinese Fangzhou Liu, oggi, nella prima partita. Monica Niculescu (79 WTA) è stata eliminata oggi dalla bielorussa Arina Sabalenka (73 WTA). Nel doppio, la coppia formata da Irina Begu e Simona Halep si è qualificata oggi nei quarti dopo aver sconfitto per 5-7, 6-2, 11-9 le cinesi Xinyun Han / Chen Liang. Simona Halep, n.1 mondiale, giocherà contro l’americana Nicole Gibbs (110 WTA). Mihaela Buzărnescu (56 WTA), che ha avuto una stagione fantastica nel 2017 ed è salita di quasi 500 posti, incontrerà la russa Maria Sharapova (59 WTA). Ana Bogdan (105 WTA) avrà anche lei una partita difficile contro Camila Giorgi (80 WTA). Simona Halep è la principale favorita del torneo che ha vinto nel 2015 e che deve vincere anche stavolta per assicurarsi di restare al primo posto nella gerarchia mondiale.

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