31.10.2016
Roma — L’Ambiasciata di Romania si è attivata per apprendere particolari sul decesso di un cittadino romeno, che si e’ verificato stamani a 24 ore dal terremoto che si e’ prodotto in Italia. Il ministero degli Esteri di Bucarest ha precisato che la causa della sua morte sara stabilita nel periodo successivo. Dagli accertamenti effettuati fin’ora, non ci sono cittadini romeni ricoverati a causa del terremoto. Una parte dei cittadini romeni che hanno perso le loro abitazioni in seguito al sisma di ieri sono stati trasferiti negli alberghi della zona del lago Trasimeno. Secondo i dati ufficiali del Ministero romeno degli Esteri, due cittadini delle zone calamitate hanno chiesto sostegno per il rimpatrio ed arriveranno in Romania nel prossimo periodo mentre altri due sono gia’ partiti verso la Romania. D’altra parte numerosi cittadini romeni residenti nella provincia di Puglia hanno telefonato al numero d’urgenza del Consolato romeno di Roma, dopo il terremoto di magnitudo 6,5 che si è prodotto ieri in Italia. Una squadra mobile dell’Ambasciata di Romania si trova nella zona per concedere assistenza ai circa 140 romeni che vivono a Norcia e a Preci Si tratta del più forte terremoto registrato in Italia dal 1980.
România Internațional, 31.10.2016, 16:53
Bucarest — Quasi 80.000 dipendenti del settore sanitario romeno, affiliati alla Federazione Sanitas, si trovano da oggi in sciopero generale. Essi sono scontenti delle inequita’ salariali del sistema e sostengono che non rinunceranno alle proteste fino alla soluzione dei problemi segnalati. Secondo l’organizzazione sindacale, solo un terzo dei dipendenti assicurano la continuita’ dell’atto medico, mentre le urgenze non avranno da soffrire. Si tratta dell’ultima tappa delle azioni di protesta delle azioni di protesta iniziate a settembre.I negoziati svolti oggi tra i leaders della SANITAS e i rappresentanti del Ministero della Sanita’ si sono conclusi senza risultati concreti. Il ministero del Lavoro ha trasmesso alla Sanitas che lo sciopero non rispetta le condizioni legali per l’avvio del conflitto di lavoro.
Chisinau — Il presidente della Moldova (stato ex sovietico, a maggioranza romenofona) sara’ eletto nel secondo turno di scrutinio, il 13 novembre, tra il socialista pro-russo Igor Dodon e la rappresentante dei partiti pro europei, Maria Sandu. Secondo i risultati ufficiali, dopo lo spoglio di quasi tutte le schede, nel primo turno, Dodon occupa il primo posto con il 48% dei voti mentre Sandu il secondo con il 38%. Il tasso di partecipazione e’ stato il piu’ basso della storia delle elezioni presidenziali o parlamentari in Moldova. Gli osservatori dell’Organizzazione per Sicurezza e Cooperazione in Europa hanno costatato che le elezioni sono state democratiche, mentre le liberta’ fondamentali dell’uomo sono state rispettate.
Bucarest — Il compimento di un anno dall’incendio nel club bucarestino Colectiv, che ha provocato la morte di 64 persone e il ferimento di oltre 100, è stato segnato tramite una marcia del silenzio a Bucarest e numerose manifestazioni a livello nazionale. Il presidente Klaus Iohannis e il premier Dacian Ciolos hanno recato un omaggio alle vittime. La principessa Erede Margherita, Custode della Corona romena, ha inviato un messaggio in cui sottolinea l’importanza di mantenere inalterata la comunione spirituale e di coscienza. L’ambasciatore americano a Bucarest, Hans Klemm, ha incoraggiato i romeni “nella lotta contro la corruzione e nello sforzo di costruire una Romania sicura democratica e prospera”. L’ambasciatore francese a Bucarest, Francois Saint Paul ha espresso compassione per le famiglie delle vittime affermando che il suo paese continuerà a ricevere personale medicale romeno per formazione professionale.
Londra — Il ministro romeno alla Difesa, Mihnea Motoc, a sostenuto a Londra, nell’ambito della conferenza multinazionale nel settore della difesa contro i missili balistici, un intervento in cui ha presentato i principali punti della cooperazione tra Romania e USA nel settore della difesa antimissile, con accento sul attivazione della base di Deveselu, nel Sud del Paese. Egli ha sottolineato l’importanza del ruolo della Romania nel processo di realizzazione del sistema di difesa contro i missili balistici a livello Alleato. Motoc ha sottolineato ancora una volta il carattere difensivo del sistema, partendo dal obiettivo perseguito, di proteggere la popolazione e il territorio alleato dalle minacce esterne allo spazio euro-atlantico.Il ministro Motoc ha incotrato il direttore dell’Agenzia di Difesa Antimissile statunitense, il vice amiraglio James D. Syring. Il ministro della Difesa ha affermato che il progetto comune nel settore della difesa ha portato all’incremento della sicurezza della Romania e dello spazio euro atlantico.
Bucarest — Domani si compiono 88 anni da quando Radio Romania ha lanciato il suo primo segnale. La prima trasmissione radio ufficiale debutto il primo dicembre del 1928, con le parole del professore Dragomir Hurmuzescu, fisico e promotore della radiofonia romena. Sin dalla sua creazione, la radio pubblica si e’ affermata come promotore e sostenitore della cultura’ civilta’ romena, vettore importante nella formazione dello spirito civico e della coesione sociale. Attualmente, la Societa Romena di Radiodiffusione e’ una struttura composta da tre canali nazionali e numerosi canali territoriali, con trasmissioni in dieci lingue straniere, in romeno e in dialetto aromeno. Oggi, a Radio Romania e stata la Giornata delle Porte Aperte, giorno in cui gli ascoltatori hanno avuto l’occasione di entrare dietro le quinte delle trasmissioni in diretta, di conoscere realizzatori e presentatori di rubbriche e radiogiornali.
Bucarest — La Direzione Nazionale Anticorruzione ha messo sotto indagine l’ex ministro dei Trasporti, Relu Fenechiu, ex ministro dei Trasporti, con l’accusa di traffico di influenza e concorso a riciclaggio di denaro. Secondo gli inqurenti, nel tra il 2008 e il 2014, periodo in cui era parlamentare e carica direttiva nel Partito Nazionale Liberale, Fenechiu avrebbe chiesto a un azienda 4,3 milioni di euro per agevolare un contratto col ministero dell’Educazione. Una parte dei soldi, 2,5 milioni di euro, gli avrebbe ricevuto in contatti. SI tratta del terzo fascicolo penale per Relu Fenechiu, che si trova in questo momento in cacere. Egli e’ stato gia rinviato a giudizio dai procuratori anticorruzione ed ha ricevuto una condanna di 5 anni di reclusione.