31.05.2022 (aggiornamento)
UE-Ucraina – Alla riunione straordinaria del Consiglio Europeo di Bruxelles, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha affermato che i rischi nella regione del Mar Nero sono in aumento e che gli sforzi congiunti dovrebbero concentrarsi sulla fornitura di assistenza e su una risposta adeguata alle implicazioni del conflitto militare in Ucraina. Iohannis ha espresso preoccupazione per gli sviluppi registrati per quanto riguarda sia la sicurezza, che la situazione umanitaria nell’est e nel sud dell’Ucraina. Nel contesto, sono state presentate le misure adottate dalla Romania per sostenere lUcraina, tra cui gli aiuti umanitari o lagevolazione delle esportazioni di cereali attraverso il porto di Costanza. Il presidente romeno ha inoltre sottolineato limportanza di una risposta positiva alle richieste di adesione di Ucraina, Repubblica di Moldova e Georgia, attraverso un “forte” messaggio politico di sostegno. Riuniti a Bruxelles, i leader dellUE hanno concordato di bloccare gran parte delle importazioni di petrolio dalla Russia. Il compromesso negoziato fino allultimo momento vieta, per ora, le consegne marittime di petrolio, senza bloccare gli oleodotti, causa lopposizione dellUngheria. Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha affermato che laccordo blocca unenorme fonte di finanziamento per la macchina da guerra russa. La misura fa parte del sesto pacchetto di sanzioni europee imposte contro Mosca dallinizio dellinvasione dellUcraina.
Recovery Plan – Il Ministero degli Investimenti e dei Progetti Europei romeno ha inoltrato alla Commissione Europea la prima richiesta di pagamento, per un valore di circa tre miliardi di euro, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Due miliardi rappresentano il sostegno finanziario non-rimborsabile, mentre circa un miliardo arriverà sotto forma di prestito. Il documento include i 21 obiettivi relativi al quarto trimestre dello scorso anno. La prossima richiesta di pagamento sarà inviata nel terzo trimestre di questanno e includerà obiettivi per i primi due trimestri del 2022.
Politica – Dacian Cioloş, ex presidente dellUSR (opposizione di centro-destra nel Parlamento di Bucarest), ha rassegnato oggi le dimissioni dal partito, assieme a quattro eurodeputati. In un post sui social, Cioloş afferma che la decisione è stata difficile, ma che doveva essere presa perché sta per iniziare un nuovo progetto politico. Si tratta di un nuovo partito, che farà parte della famiglia europea “Renew Europe” e si chiamerà “REPER”. Dacian Cioloş ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente dellUSR a gennaio, pochi mesi dopo aver vinto le elezioni interne, accennando allora al tentativo di alcuni leader del partito di impedire i suoi progetti.
Censimento – Il censimento della popolazione e delle abitazioni in Romania entra nella sua fase conclusiva: da oggi fino al 17 luglio i revisori si recano agli indirizzi di residenza delle persone che non si sono auto-censite. I dati saranno raccolti da tutte le persone, a prescindere dalla cittadinanza, che al 1° dicembre 2021 avevano la residenza abituale in Romania, ossia che avevano vissuto sul territorio romeno per un periodo di almeno 12 mesi. Chi rifiuta il censimento rischia una multa compresa tra 1.000 (pari a 200 euro) e 3.000 lei (600 euro), mentre chi impedisce laccesso dei revisori nei complessi residenziali riceverà una multa tra 1.500 (300 euro) e 5.000 lei (1.000 euro). Entro il 27 maggio, lultimo giorno di auto-censimento, sono stati registrati in tutto 11 milioni di questionari, di cui 8,9 milioni validi, che rappresentano il 46,8% della popolazione residente target stimata della Romania il 1° dicembre 2021 – informa lIstituto Nazionale di Statistica.
Giustizia – Il governo di coalizione di Bucarest ha modificato, tramite un ordinanza durgenza, larticolo del Codice Penale relativo allinterruzione della prescrizione della responsabilità penale. La decisione è stata adottata per adeguare il provvedimento in causa a una decisione della Corte Costituzionale (CCR). Il ministro liberale della Giustizia, Cătălin Predoiu, afferma che latto normativo era necessario per salvare i grandi fascicoli di corruzione, di modo che nessun politico corrotto possa eludere latto di giustizia. Dallopposizione, il deputato dellUSR Stelian Ion, lui stesso ex ministro della Giustizia, ha avvertito che lordinanza durgenza inoltrata da Predoiu potrebbe essere contestata alla Corte Costituzionale, il che aumenterebbe il rischio di chiusura dei fascicoli per alcuni politici corrotti o per malviventi pericolosi. Stelian Ion ha affermato che, se ci fosse volontà politica, la questione della conciliazione del Codice Penale con la decisione della Consulta relativa alla prescrizione della responsabilità penale, potrebbe essere risolta molto semplicemente con un voto nel Parlamento. I nazionalisti dellAUR, sempre allopposizione, hanno criticato lemanazione da parte del Governo di un Ordinanza durgenza che modifica il Codice Penale, visto che, in un referendum organizzato nel 2019 è stato votato per vietare ladozione da parte del Governo di ordinanze durgenza in materia di Giustizia.
Istruzione – Il ministro dellIstruzione romeno, Sorin Cîmpeanu, ha presentato una serie di novità nel campo dellistruzione pre-universitaria, che arrivano dopo i recenti cambiamenti nella struttura del prossimo anno scolastico. In tal senso, dall’autunno, non ci saranno più medie dei voti semestrali e test finali d’obbligo. Sarà sufficiente una sola media generale alla fine dellanno scolastico.
Sondaggio infanzia – Due bambini su dieci che vivono nei villaggi romeni non hanno cibo a sufficienza, mentre oltre il 33% degli adolescenti si assenta dalle lezioni perché deve lavorare nelle abitazioni della famiglia. Queste le conclusioni di un rapporto sulla situazione dei bambini nelle aree rurali, condotto da World Vision Romania prima del 1 giugno, Giornata internazionale dellInfanzia. Gli autori dello studio affermano inoltre che quasi la metà delle madri non ha sottoposto mai i propri figli a esami medici. I bambini delle zone rurali non hanno accesso alla preparazione scolastica privata, mentre il 73% di quelli delle scuole medie afferma di non essere mai uscito dalla propria comunità.
România Internațional, 31.05.2022, 19:32
UE-Ucraina – Alla riunione straordinaria del Consiglio Europeo di Bruxelles, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha affermato che i rischi nella regione del Mar Nero sono in aumento e che gli sforzi congiunti dovrebbero concentrarsi sulla fornitura di assistenza e su una risposta adeguata alle implicazioni del conflitto militare in Ucraina. Iohannis ha espresso preoccupazione per gli sviluppi registrati per quanto riguarda sia la sicurezza, che la situazione umanitaria nell’est e nel sud dell’Ucraina. Nel contesto, sono state presentate le misure adottate dalla Romania per sostenere lUcraina, tra cui gli aiuti umanitari o lagevolazione delle esportazioni di cereali attraverso il porto di Costanza. Il presidente romeno ha inoltre sottolineato limportanza di una risposta positiva alle richieste di adesione di Ucraina, Repubblica di Moldova e Georgia, attraverso un “forte” messaggio politico di sostegno. Riuniti a Bruxelles, i leader dellUE hanno concordato di bloccare gran parte delle importazioni di petrolio dalla Russia. Il compromesso negoziato fino allultimo momento vieta, per ora, le consegne marittime di petrolio, senza bloccare gli oleodotti, causa lopposizione dellUngheria. Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha affermato che laccordo blocca unenorme fonte di finanziamento per la macchina da guerra russa. La misura fa parte del sesto pacchetto di sanzioni europee imposte contro Mosca dallinizio dellinvasione dellUcraina.
Recovery Plan – Il Ministero degli Investimenti e dei Progetti Europei romeno ha inoltrato alla Commissione Europea la prima richiesta di pagamento, per un valore di circa tre miliardi di euro, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Due miliardi rappresentano il sostegno finanziario non-rimborsabile, mentre circa un miliardo arriverà sotto forma di prestito. Il documento include i 21 obiettivi relativi al quarto trimestre dello scorso anno. La prossima richiesta di pagamento sarà inviata nel terzo trimestre di questanno e includerà obiettivi per i primi due trimestri del 2022.
Politica – Dacian Cioloş, ex presidente dellUSR (opposizione di centro-destra nel Parlamento di Bucarest), ha rassegnato oggi le dimissioni dal partito, assieme a quattro eurodeputati. In un post sui social, Cioloş afferma che la decisione è stata difficile, ma che doveva essere presa perché sta per iniziare un nuovo progetto politico. Si tratta di un nuovo partito, che farà parte della famiglia europea “Renew Europe” e si chiamerà “REPER”. Dacian Cioloş ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente dellUSR a gennaio, pochi mesi dopo aver vinto le elezioni interne, accennando allora al tentativo di alcuni leader del partito di impedire i suoi progetti.
Censimento – Il censimento della popolazione e delle abitazioni in Romania entra nella sua fase conclusiva: da oggi fino al 17 luglio i revisori si recano agli indirizzi di residenza delle persone che non si sono auto-censite. I dati saranno raccolti da tutte le persone, a prescindere dalla cittadinanza, che al 1° dicembre 2021 avevano la residenza abituale in Romania, ossia che avevano vissuto sul territorio romeno per un periodo di almeno 12 mesi. Chi rifiuta il censimento rischia una multa compresa tra 1.000 (pari a 200 euro) e 3.000 lei (600 euro), mentre chi impedisce laccesso dei revisori nei complessi residenziali riceverà una multa tra 1.500 (300 euro) e 5.000 lei (1.000 euro). Entro il 27 maggio, lultimo giorno di auto-censimento, sono stati registrati in tutto 11 milioni di questionari, di cui 8,9 milioni validi, che rappresentano il 46,8% della popolazione residente target stimata della Romania il 1° dicembre 2021 – informa lIstituto Nazionale di Statistica.
Giustizia – Il governo di coalizione di Bucarest ha modificato, tramite un ordinanza durgenza, larticolo del Codice Penale relativo allinterruzione della prescrizione della responsabilità penale. La decisione è stata adottata per adeguare il provvedimento in causa a una decisione della Corte Costituzionale (CCR). Il ministro liberale della Giustizia, Cătălin Predoiu, afferma che latto normativo era necessario per salvare i grandi fascicoli di corruzione, di modo che nessun politico corrotto possa eludere latto di giustizia. Dallopposizione, il deputato dellUSR Stelian Ion, lui stesso ex ministro della Giustizia, ha avvertito che lordinanza durgenza inoltrata da Predoiu potrebbe essere contestata alla Corte Costituzionale, il che aumenterebbe il rischio di chiusura dei fascicoli per alcuni politici corrotti o per malviventi pericolosi. Stelian Ion ha affermato che, se ci fosse volontà politica, la questione della conciliazione del Codice Penale con la decisione della Consulta relativa alla prescrizione della responsabilità penale, potrebbe essere risolta molto semplicemente con un voto nel Parlamento. I nazionalisti dellAUR, sempre allopposizione, hanno criticato lemanazione da parte del Governo di un Ordinanza durgenza che modifica il Codice Penale, visto che, in un referendum organizzato nel 2019 è stato votato per vietare ladozione da parte del Governo di ordinanze durgenza in materia di Giustizia.
Istruzione – Il ministro dellIstruzione romeno, Sorin Cîmpeanu, ha presentato una serie di novità nel campo dellistruzione pre-universitaria, che arrivano dopo i recenti cambiamenti nella struttura del prossimo anno scolastico. In tal senso, dall’autunno, non ci saranno più medie dei voti semestrali e test finali d’obbligo. Sarà sufficiente una sola media generale alla fine dellanno scolastico.
Sondaggio infanzia – Due bambini su dieci che vivono nei villaggi romeni non hanno cibo a sufficienza, mentre oltre il 33% degli adolescenti si assenta dalle lezioni perché deve lavorare nelle abitazioni della famiglia. Queste le conclusioni di un rapporto sulla situazione dei bambini nelle aree rurali, condotto da World Vision Romania prima del 1 giugno, Giornata internazionale dellInfanzia. Gli autori dello studio affermano inoltre che quasi la metà delle madri non ha sottoposto mai i propri figli a esami medici. I bambini delle zone rurali non hanno accesso alla preparazione scolastica privata, mentre il 73% di quelli delle scuole medie afferma di non essere mai uscito dalla propria comunità.