30.11.2024 (aggiornamento)
1 Dicembre: fervono i preparativi per la Festa Nazionale della Romania / Politiche: oltre 18 milioni i romeni chiamati alle urne domani
Newsroom, 30.11.2024, 17:46
Festa Nazionale della Romania – Il 1° dicembre i romeni celebrano la Festa Nazionale e 106 anni da quando tutte le province a maggioranza romena sono passate sotto l’autorità di Bucarest. Oggi si si sono svolte a Bucarest le prove generali della parata militare della Festa Nazionale. Domani sfileranno circa 2.500 militari dell’esercito e specialisti di altre istituzioni militari, con circa 190 mezzi tecnici e 45 aerei. Insieme ai militari romeni sfileranno 240 militari stranieri provenienti dai Paesi alleati e partner. Anche ad Alba Iulia si sono svolte le prove generali per la parata militare di domani. Nella “Città della Grande Unità”, oggi sono iniziate le cerimonie di deposizione di corone di fiori, nonché concerti ed eventi all’aperto. Ricevimenti dedicati alla Festa Nazionale della Romania si sono svolti, oggi, presso diverse ambasciate e rappresentanze diplomatiche romene. In Italia la celebrazione coincide con il 145° delle relazioni diplomatiche tra i due stati, e il duplice anniversario è stato celebrato con un concerto di gala, ospitato dal Gran Teatro La Fenice di Venezia. Nella capitale della Spagna, centinaia di rappresentanti delle autorità centrali e regionali, del mondo culturale e delle comunità romene hanno preso parte al ricevimento organizzato dall’Ambasciata della Romania. In Australia, l’immagine della bandiera romena è stata proiettata su edifici emblematici di diverse città.
Politiche – Oltre 18 milioni di romeni aventi diritto sono chiamati alle urne, domani, in conicidenza con la festa nazionale della Romania, per eleggere il futuro Parlamento. All’estero le votazioni si svolgono in due giorni, sabato e domenica, nei 950 seggi allestiti, un numero record. Secondo l’Autorità elettorale permanente, diverse decine di migliaia di elettori si sono già recati alle urne per votare alle elezioni politiche. La maggior parte hanno votato nei paesi con le più grandi comunità di romeni: Italia, Germania, Spagna, Francia, Repubblica di Moldova. Quasi 7.000 persone si sono registrate per esercitare il diritto di voto per corrispondenza alle elezioni politiche. Ricordiamo che il 9 giugno in Romania si sono svolte contemporaneamente le elezioni amministrative ed europee.
Presidenziali – La Corte Costituzionale della Romania ha rinviato al 2 dicembre il dibattito sulla richiesta di annullamento del primo turno delle elezioni presidenziali, avanzata da uno dei candidati. Giovedì la CCR ha chiesto la nuova verifica e il riconteggio di tutte le schede del primo turno e ora attende il completamento di questo processo. Il candidato indipendente vincitore del primo turno, Călin Georgescu, considerato quasi all’unanimità un estremista filorusso, ha criticato la decisione del CCR e ha accusato i partiti al governo, PNL e PSD, che utilizzerebbero le istituzioni statali per interessi personali. Anche la presidente dell’USR (centrodestra), Elena Lasconi, nella finale presidenziale al secondo posto, ha accusato la Corte Costituzionale di giocare con la sicurezza nazionale. Il primo ministro e leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, terzo piazzato dopo il primo turno, ha dichiarato che non vuole candidarsi dopo il riconteggio dei voti e che si ritirerà dalla corsa per le elezioni presidenziali anche se risultasse al secondo posto. Da parte sua, il presidente ad interim del PNL, Ilie Bolojan, afferma che la decisione della Corte crea tensione nella società, genera incertezza e diminuisce la fiducia nelle istituzioni statali. L’Ufficio elettorale centrale ha fissato al 1° dicembre la scadenza per completare il riconteggio dei voti. Il processo potrebbe però essere prolungato. Il Ministero degli Esteri ha informato che sono in corso le operazioni per inviare le schede elettorali dall’estero a Bucarest. La spedizione è iniziata e proseguirà l’1, il 2 e il 3 dicembre, precisa inoltre il dicastero.
Proteste – Per il quinto giorno consecutivo si sono svolte nella capitale Bucarest proteste contro il candidato sovranista Călin Georgescu, che è riuscito a raccogliere il maggior numero di voti al primo turno delle elezioni presidenziali, quasi il 23% del totale. I manifestanti, soprattutto giovani, hanno rimproverato al candidato indipendente il suo discorso antieuropeo, di ispirazione legionaria, fascista, e le dichiarazioni filo-russe. Proteste hanno avuto luogo ancheva Iasi (nord-est) e Brasov (centro).
Georgia – Il Ministero degli Esteri romeno ha inviato oggi un messaggio di solidarietà al popolo georgiano. “Come membro dell’Unione Europea, la Romania è pienamente solidale con il popolo georgiano, nella sua legittima lotta per la dignità, la libertà e il futuro europeo”, ha affermato il Ministero romeno degli Esteri. La Georgia ha annunciato oggi che più di 100 persone sono state arrestate nel secondo giorno di proteste scatenate dalla decisione del Governo di sospendere i negoziati di adesione all’UE. La situazione in Georgia è tesa da quando il partito al governo “Il Sogno Georgiano”, accusato dall’opposizione e dalla presidente Salome Zurabisvili di brogli elettorali, ha proclamato la sua vittoria nelle elezioni di fine ottobre. In questo contesto, il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione in cui affermava che le elezioni non sono state corrette e ne ha chiesto la ripetizione. Inoltre, il Legislativo europeo chiede una sorveglianza internazionale, per garantirne la correttezza.
Festa di Sant’Andrea – I cristiani hanno festeggiato oggi Sant’Andrea Apostolo, santo patrono della Romania. Secondo la tradizione, Sant’Andrea è l’unico apostolo giunto sul territorio del Paese, in Dobrugia, dove fondò le prime comunità cristiane. Sant’Andrea Apostolo è uno dei 12 apostoli di Gesù Cristo. Nacque a Betsaida, in Galilea. Morì martire nella città di Patrasso in Grecia, crocifisso su una croce a forma di X. Dal 2001, il giorno di Sant’Andrea è giorno festivo in Romania. Circa 970mila romeni hanno festeggiato oggi l’onomastico.
Pallamano – La nazionale femminile romena di pallamano ha battuto venerdì sera a Debrecen, in Ungheria, la nazionale ceca per 29-28 (11-13), nella partita d’esordio agli Europei di pallamano femminile. La Romania fa parte del girone B, insieme a Repubblica Ceca, Montenegro e Serbia. Domenica la Romania giocherà contro il Montenegro e martedì contro la Serbia, sempre a Debrecen. Si tratta della prima fase finale continentale con 24 squadre.