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30.11.2019

Festa della Repubblica — Il primo dicembre, in occasione della Festa Nazionale della Romania, circa 4.000 militari e specialisti del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Interno, del Servizio Romeno di Informazioni e dell’Amministrazione Nazionale dei Penitenziari e circa 200 mezzi tecnici parteciperanno, a Bucarest, alla tradizionale parada militare. Secondo il Ministero della Difesa, saranno presenti anche 500 militari di 21 Paesi alleati o partner e, in funzione delle condizioni climatiche, voleranno anche più di 50 aerei. Dopo le parate dei militari e delle tecniche di combattimento, il pubblico potrà visitare, per alcune ore, le mostre che saranno allestite nella zona della parata. Varie manifestazioni avranno luogo anche in altre città romene, la bandiera romena sarà issata presso tutte le istituzioni militari del Paese, mentre a bordo delle navi marittime e fluviali sarà issato il Gran Pavese. Anche i militari che si trovano nei teatri operativi in Afghanistan, Balcani Occidentali, Mali e Iraq, come pure quelli in missione in Polonia, svolgono cerimonie militari e attività in occasione della Festa della Repubblica. Ad Alba Iulia (centro), dove, 101 anni fa si è realizzata la Grande Unità, oggi si sono svolte cerimonie alla vigilia della Festa: eventi militari, deposizioni di corone di fiori, concerti e proiezioni di film. Diventata festa ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il primo dicembre segna la conclusione, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, del processo di creazione dello stato nazionale unitario romeno, con l’entrata sotto l’autorità di Bucarest di tutte le province con popolazione a maggioranza romena che facevano parte degli imperi multinazionali confinanti.

30.11.2019

, 30.11.2019, 17:26

Festa della Repubblica — Il primo dicembre, in occasione della Festa Nazionale della Romania, circa 4.000 militari e specialisti del Ministero della Difesa, del Ministero dell’Interno, del Servizio Romeno di Informazioni e dell’Amministrazione Nazionale dei Penitenziari e circa 200 mezzi tecnici parteciperanno, a Bucarest, alla tradizionale parada militare. Secondo il Ministero della Difesa, saranno presenti anche 500 militari di 21 Paesi alleati o partner e, in funzione delle condizioni climatiche, voleranno anche più di 50 aerei. Dopo le parate dei militari e delle tecniche di combattimento, il pubblico potrà visitare, per alcune ore, le mostre che saranno allestite nella zona della parata. Varie manifestazioni avranno luogo anche in altre città romene, la bandiera romena sarà issata presso tutte le istituzioni militari del Paese, mentre a bordo delle navi marittime e fluviali sarà issato il Gran Pavese. Anche i militari che si trovano nei teatri operativi in Afghanistan, Balcani Occidentali, Mali e Iraq, come pure quelli in missione in Polonia, svolgono cerimonie militari e attività in occasione della Festa della Repubblica. Ad Alba Iulia (centro), dove, 101 anni fa si è realizzata la Grande Unità, oggi si sono svolte cerimonie alla vigilia della Festa: eventi militari, deposizioni di corone di fiori, concerti e proiezioni di film. Diventata festa ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il primo dicembre segna la conclusione, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, del processo di creazione dello stato nazionale unitario romeno, con l’entrata sotto l’autorità di Bucarest di tutte le province con popolazione a maggioranza romena che facevano parte degli imperi multinazionali confinanti.



Ordine pubblico — Più di 27.000 dipendenti del Ministero dell’Interno saranno al lavoro il primo dicembre, per garantire le misure di ordine pubblico e gli interventi in caso di emergenza soprattutto agli eventi pubblici occasionati dalla Festa Nazionale. Secondo un comunicato stampa del Ministero dell’Interno, in tutto il Paese avranno luogo più di 660 manifestazioni: parade militari, cerimonie di deposizioni di corone, eventi culturali e artistici. Poliziotti, gendarmi, pompieri e paramedici SMURD sono impegnati a livello nazionale per garantire le misure di ordine pubblico agli eventi. Le loro missioni mirano a prevenire e contrastare atti antisociali, ad agevolare il traffico stradale, soprattutto nelle zone in cui ci saranno restrizioni, e a garantire l’assistenza medica in caso di emergenza.



Vertice NATO — A Londra, avrà luogo, martedì e mercoledì, il vertice NATO, in concomitanza con il 70mo anniversario dell’Alleanza Nord-Atlantica. Nell’agenda, argomenti come il contrasto del terrorismo, ma anche questioni relative al controllo delle armi o i rapporti con la Russia e la Cina. La Romania sarà rappresentata al vertice dal presidente Klaus Iohannis. Secondo l’Amministrazione presidenziale, il capo dello stato sottolineerà i contributi della Romania all’Alleanza e la necessità di continuare il processo di adattamento della posizione alleata di difesa sul fianco est e nella regione del Mar Nero.



Difesa — Il Ministro della Difesa romeno, Nicolae-Ionel Ciucă, e il vicecapo dello Stato Maggiore della Difesa, il tenente generale Daniel Petrescu, hanno incontrato, oggi, a Bucarest, il capo dello Stato Maggiore della Difesa dell’Ucraina, il tenente generale Ruslan Khomchak, in visita ufficiale in Romania. I colloqui hanno puntato soprattutto sullo stato e sulle prospettive dei rapporti di cooperazione romeno-ucraini nel campo della difesa. Sono stati analizzati anche i recenti sviluppi della situazione di sicurezza regionale e l’aumento dell’interoperabilità in vista della partecipazione congiunta a diverse esercitazioni militari.



CE — La nuova Commissione Europea presieduta da Ursula von der Leyen inizia il mandato il primo dicembre. Gli stati membri dell’UE hanno deciso che la nuova Commissione inizi l’attività con 27 commissari, senza la Gran Bretagna, la quale ha rifiutato di inoltrare un proposta di commissario nel contesto della Brexit. La Romania è rappresentata dalla commissaria Adina Vălean, del Gruppo dei popolari europei, che dovrà gestire il settore dei Trasporti. Il primo incontro ufficiale del Collegio dei Commissari avrà luogo il 4 dicembre, quando saranno prese più decisioni burocratiche.



Festa — Il 30 novembre, i cristiani di tutto il mondo, compresa la Romania, a maggioranza ortodossa, festeggiano Sant’Andrea. Considerato protettore della Romania, dopo che, come discepolo di Gesù Cristo, ha diffuso il cristianesimo ed ha battezzato per la prima volta abitanti della Dobrugea (sud-est, sulla riva occidentale del Mar Nero), Sant’Andrea è morto come martire nella città greca di Patras, crocefisso su una croce a forma di X. Il presidente Klaus Iohannis ha trasmesso un messaggio in cui afferma che, in questo giorno, molto importante per tutti i romeni viene onorata l’identità spirituale del popolo romeno e che questa festa dovrebbe essere un’occasione per rafforzare l’unità e la coesione nazionale. Quasi 700 mila romeni festeggiano oggi l’onomastico.



Pallamano — La nazionale femminile di pallamano della Romania è stata sconfitta oggi, a Kumamoto, per 31 — 16, dalla Spagna, nella sua prima partita del girone C dei Mondiali nel Giappone. Dello stesso girone fanno parte il Senegal, il Kazachistan, il Montenegro e l’Ungheria. Dal 1957 al 2017, la nazionale femminile di pallamano della Romania non è mancata a nessun torneo mondiale. La squadra della Romania ha vinto la medaglia d’argento all’edizione del 2005, svoltasi in Russia, e il bronzo, nel 2015, ai mondiali in Danimarca.

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