30.11.2016
Bucarest — La Festa Nazionale della Romania viene celebrata, il 1 Dicembre, dai romeni nel Paese e all’estero, e nei teatri operativi in cui i militari romeni sono impegnati in missioni internazionali. Diventata festa ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il 1 Dicembre segna l’ultimazione, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, del processo di costituzione dello stato nazionale unitario romeno, con l’ingresso sotto l’autorità di Bucarest di tutte le province a maggioranza romena nella componenza degli imperi multinazionali confinanti. A Bucarest, oltre 3.000 militari e specialisti del Ministero della Difesa, dell’Interno e dell’Intelligence parteciperanno alla parata del 1 Dicembre, accanto ad oltre 300 mezzi tecnici, di cui circa 50 aerei, tra cui anche i sei aerei F-16 acquistati dalle Forze Aeree di recente. Quest’anno, la parata militare renderà un omaggio anche ai caduti della Prima Guerra Mondiale, nel contesto in cui, nel 2016, sono ricorsi 100 anni dall’ingresso della Romania nella cosiddetta Guerra di Riunificazione dei romeni. Distaccamenti militari dalla Germania, Gran Bretagna, Italia e Slovacchia parteciperanno, per la prima volta, alla parata per la Festa Nazionale della Romania. Sotto l’Arco di Trionfo di Bucarest sfileranno anche militari dalla confinante Moldova, dalla Polonia, Slovacchia, Spagna e dagli Stati Uniti. Varie manifestazioni culturali si svolgono, in questo periodo, in occasione della Festa Nazionale, presso gli Istituti di Cultura romeni all’estero, in collaborazione con le Missioni diplomatiche della Romania.
România Internațional, 30.11.2016, 17:42
Washington — I romeni hanno ricevuto congratulazioni per la Festa Nazionale da parte degli Stati Uniti e del presidente Barack Obama. Il messaggio di congratulazioni è stato trasmesso dal segretario americano di stato, John Kerry, ed è stato messo sulla pagina di internet del Dipartimento di Stato degli Usa. Nel messaggio si sottolinea che il Partenariato strategico americano che gli Usa hanno con la Romania è molto importante, e Bucarest è un alleato di fiducia Nella NATO, che contribuisce in modo significativo alla pace e alla sicurezza internazionale. Il capo del Dipartimento americano di Stato saluta, inoltre, l’impegno della Romania per i valori della democrazia e spera che le elezioni politiche dell’11 dicembre prossimo si svolgeranno in un modo libero ed onesto.
Bucarest — Il treno regale è partito, oggi, nel viaggio annuo dedicato, questa volta, ai 150 anni dalla fondazione della Casa Reale di Romania e alla promulgazione della Costituzione del 1866. Durante il viaggio di due giorni, a bordo del treno regale, accanto alla Principessa ereditaria Margareta e al Principe Radu, accompagnati dalla Principessa Maria, saranno anche i rappresentanti delle famiglie reali del Belgio e della Bulgaria, ma anche allievi romeni, vincitori di varie olimpiadi, insegnanti e personalità della società civile romena. Oggi, il treno è giunto nella stazione montana Sinaia ed è stato visitato dal pubblico. Il viaggio sarà ripreso il 1 dicembre, Festa Nazionale della Romania, la prima sosta essendo nella stazione montana Buşteni, con la destinazione finale Sibiu. Ricordiamo che la prima Costituzione romena è stata elaborata nel 1866, durante il regno di Carlo di Hohenzollern Sigmaringen (principe tra il 1866-1881; re tra il 1881 -1914) ed ha avuto come modello la Costituzione belga, ritenuta all’epoca la più democratica a livello europeo.
Bucarest — Il Dipartimento Politiche per i Rapporti con i Romeni nel Mondo presso il Ministero degli Esteri ha realizzato e pubblicato una “Guida per il Ritorno” destinato ai romeni all’estero. Il documento è stato elaborato in seguito alle domande arrivate dai romeni all’estero che intendono tornare in patria e contiene informazioni di base e contatti utili che possono rendere più facile la reintegrazione in Romania. Stando alle stime del dicastero, tra 3,5-4 milioni di romeni si sono stabiliti all’estero. Oltre 2,8 milioni di loro vivono in un altro Paese membro Ue. Secono il Dipartimento per i Rapporti con i Romeni nel Mondo, a livello dichiarativo, gran parte dei romeni all’estero vorrebbero tornare ad un certo punto in patria, ma solo tra il 3-5% di loro hanno l’intento fermo di tornarci. Il Dipartimento richiama l’attenzione che la popolazione romena è calato sotto la soglia di 20 milioni di abitanti, principalmente a causa dell’emigrazione. In seguito all’emigrazione dei giovani, il calo della popolazione è accompagnato dal suo invecchiamento accelerato. Gli studi sociologici rivelano che la media di età nelle comunità romene in Europa è di 33-35 anni.
Bucarest – Anche i cristiani ortodossi, uniati e cattolici in Romania, Paese a maggioranza ortodossa, hanno festeggiato, oggi, il Santo Apostolo Andrea. SantAndrea è considerato patrono della Romania, dopo che, come discepolo di Cristo, ha diffuso il cristianesimo in Dobrugia (nel sud-est della Romania, sulla riva occidentale del Mar Nero) e ha battezzato, per la prima volta, i suoi abitanti. Sempre oggi, circa 700 mila romeni, che recano il nome Andrea o derivati, hanno festeggiato lonomastico.
Varsavia – La sicurezza dellUE e quella dei Balcani Occidentali sono inseparabili, cosicchè le soluzioni possono venire solto tramite una stretta cooperazione tra gli stati della regione e lUe. Lo ha afferrmato il ministro romeno degli Esteri, Lazăr Comănescu, a Varsavia, alla riunione ministeriale informale del Gruppo di Visegrad + Balcani Occidentali, cui sono stati invitati anche gli stati membri Ue dal vicinato della regione. Comănescu ha mostrato che alla Romania e agli stati membri dellEuropa Centrale e Sud-orientale spetta una responsabilità speciale nel mantenere limportanza dei Balcani Occidentali allattenzione dellUe. La continuazione del processo di allargamento e la riconferma dellimpegno degli stati candidati e dellUe per questo processo sono essenziali, inclusivamente per trovare le migliori risposte alle sfide di sicurezza comuni, come la migrazione, la radicalizzazione, il terrorismo, le minacce cibernetiche ed altri rischi assimetrici, ha aggiunto Lazăr Comănescu. Il Gruppo di Visegrad è unorganizzazione di cooperazione regionale di cui fanno parte Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Bucarest – La Romania deve pagare oltre 1,26 miliardi di euro, nel 2017, allUnione Europea e alla Banca Mondiale, del prestito stand-by contratto nel 2009, stando al Ministero delle Finanze. Di questa somma, 1,15 miliardi di euro rappresentano rate di capitale, e il resto interessi e provvigioni. Oltre 1,25 miliardi di euro saranno rimborsati allUe e solo 9 alla Banca Mondiale. Questanno, la Romania ha pagato 113 milioni di euro allUE e alla Banca Mondiale, come interessi e provvigioni. La maggior parte della somma è stata rimborsata sempre allUe. La Romania ha ancora da pagare, fino al 2023, oltre 4,77 miliardi di euro alle due instituzioni, ha annunciato il Ministero delle Finanze.
Bucarest – In Romania, il tasso di disoccupazione è stato, ad ottobre, del 5,8%. Stando allIstituto Nazionale di Statistica, il numero dei disoccupati è stato, lo scorso mese, di 522.000 persone, simile al mese precedente, ma in calo rispetto allo stesso mese dellanno scorso (613.000 persone). Daltra parte, il tasso di disoccupazione maschile è stato dell1,8% maggiore del tasso di disoccupazione femminile. LIstituto Nazionale di Statistica ha inoltre annunciato che il numero dei disoccupati tra i 25 e i 74 anni rappresenta il 76% del numero totale dei disoccupati stimato per il mese di ottobre 2016. (traduzione di Adina Vasile)