30.10.2023 (aggiornamento)
UE: la vicepresidente della CE per i Valori e la Trasparenza, Vera Jourová, in visita a Bucarest / Mozione: l'USR e la Forza della Destra ritengono responsabile il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, dell'aumento delle tasse
România Internațional, 30.10.2023, 20:05
UE — La vicepresidente della Commissione Europea per i Valori e la Trasparenza, Vera Jourová, ha discusso oggi, a Bucarest, con il presidente romeno Klaus Iohannis dello stato di diritto e delle riforme nella giustizia, dell’adesione della Romania a Schengen, del sostegno all’Ucraina e della situazione nel Medio Oriente. In precedenza, Vera Jourová aveva incontrato la Guardasigilli, Alina Gorghiu. I temi toccati hanno riguardato, tra l’altro, le raccomandazioni del Rapporto sullo Stato di Diritto, la legge sulle pensioni di servizio, le misure per garantire adeguatamente le risorse umane, le proposte di misure per la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e la lotta ai reati nell’online. In un’intervista all’emittente radio pubblica, Jourová ha affermato che il sistema giudiziario funziona bene in Romania, ma ci sono ancora nuove leggi da mettere in pratica, affinché i cittadini abbiano accesso ad un sistema giudiziario ottimamente preparato.
Mozione – La Camera dei Deputati di Bucarest ha esaminato oggi una mozione semplice contro il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, nel governo di coalizione formato da PSD e PNL. LUSR e la Forza della Destra (dissidenza liberale), che hanno inoltrato la mozione, lo ritengono responsabile dellaumento delle tasse, in seguito allapplicazione delle misure fiscali sulle quali il Governo ha posto la fiducia di recente nel Parlamento. I firmatari del documento affermano inoltre che la principale causa del deficit di bilancio è lesplosione delle spese statali e sottolineano che le misure del governo non risolveranno la situazione. Il deputato dellUSR Claudiu Năsui, ex ministro dellEconomia, afferma che le nuove tasse colpiscono i piccoli imprenditori, che saranno costretti a ridurre il personale, aumentare i prezzi di beni e servizi, con un effetto immediato sui cittadini. In risposta, Marcel Boloş afferma che la Romania si trova in un momento di bivio e che sono necessarie misure concrete e sostenibili per superare la situazione. In loro assenza si rischia il blocco dei fondi europei, attira lattenzione il ministro delle Finanze. Il voto sulla mozione è previsto domani.
Israele — L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito obiettivi in Siria e Libano, in risposta ai lanci di razzi da questi paesi. D’altra parte, nuovi attacchi missilistici lanciati dalla Striscia di Gaza hanno preso di mira oggi il sud d’Israele. La più colpita è stata la la città di Netivot, scrive The Times of Israel, notando che non si sono verificate delle vittime. A loro volta, i palestinesi del nord della Striscia di Gaza hanno detto che sono avvenuti intensi colpi aerei e di artiglieria, mentre le truppe israeliane, appoggiate da carri armati, stanno svolgendo un assalto via terra nell’enclave. L’esercito israeliano ha precisato di aver colpito oltre 600 target negli ultimi giorni, di aver ucciso decine di terroristi e di continuare ad estendere le operazioni terrestri nella Striscia. Dopo gli attacchi del gruppo islamico Hamas del 7 ottobre, oltre 1.400 persone d’Israele sono state uccise. Dal canto loro, le autorità Hamas di Gaza affermano che oltre 8.300 palestinesi sono stati uccisi nelle rappresaglia israeliane.
Gaza – Nella Striscia di Gaza, i civili palestinesi hanno urgente bisogno di combustibili, cibo e acqua. La Mezzaluna Rossa palestinese ha annunciato ieri sera che l’esercito israeliano ha bombardato ripetutamente i dintorni di uno dei suoi ospedali a Gaza, provocando danni e mettendo in pericolo pazienti e civili giunti per rifugiarsi. Inoltre, migliaia di persone hanno saccheggiato i magazzini dai quali venivano distribuiti gli aiuti nel sud e nel centro della Striscia, portando via alimenti di prima necessità. 33 camion carichi di aiuti sono entrati ieri attraverso il valico di Rafah, al confine con l’Egitto, il maggiore convoglio arrivato nel territorio palestinese dalla ripresa limitata delle forniture di aiuti umanitari. “Impedire l’accesso dell’aiuto umanitario” nella Striscia di Gaza potrebbe rappresentare un “crimine”, ha dichiarato ieri al Cairo il procuratore capo della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, dopo aver visitato Rafah.
Governo — I nuovi salari minimi nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’industria alimentare dovrebbero essere approvati domani, in una riunione straordinaria del Governo romeno. Nell’edilizia, il salario minimo arriverà a 4.582 lei (circa. 920 euro), mentre nell’agricoltura e nell’industria alimentare a 3.436 lei (quasi 690 euro). Il Governo vuole evitare in questo modo che i dipendenti dei rispettivi settori perdano soldi quando pagheranno i contributi sanitari di cui finora erano esentati. Il premier Marcel Ciolacu ha dichiarato che continuerà le consultazioni con i sindacati e i patronati per decidere il salario minimo a partire dal 1 gennaio 2024. Inoltre, il Ministero delle Finanze inizierà a lavorare alla costruzione del bilancio per l’anno prossimo. Il ministro Marcel Boloş ha dichiarato che la bozza andrebbe inviata quest’anno al Parlamento.
Sondaggio lavoro — I licenziamenti, i tagli salariali e il lavoro eccedente il normale orario destano le maggiori preoccupazioni tra i dipendenti romeni in questo periodo, come rileva un sondaggio condotto lo scorso mese da una piattaforma di reclutamento online. Vi si aggiunge l’ansia di una possibile crisi economica, in grado di ledere i redditi dell’azienda per la quale lavorano, la crescita dei target imposti dalla dirigenza o la nomina di capi più severi. Per quanto riguarda l’attività quotidiana, i rispondenti affermano di temere spesso le chiamate dei dirigenti, le riunioni individuali con i capi, le presentazioni davanti ai colleghi e persino le scadenze molto strette. Il sondaggio è stato condotto su un campione di 743 utenti internet.
Barometro consumo culturale — Le costrizioni severe del periodo della pandemia hanno intaccato sulla vita culturale dei romeni, come rileva il Barometro di Consumo Culturale. Solo il 20% dei romeni afferma di aver visto uno spettacolo di teatro lo scorso anno, rispetto al 29% nel 2019, mentre i musei, le mostre o le gallerie d’arte sono state visitate nel 2022 dal 30% dei connazionali, di otto punti percentuali in meno rispetto al periodo antecedente alla pandemia. In salita, però, l’appetito per le visite a monumenti storici o siti archeologici.
FNT — Cala oggi il sipario sull’edizione 2023 del Festival Nazionale del Teatro, che ha portato a Bucarest 30 produzioni romene e tre straniere. Il programma ha incluso anche dibattiti, conferenze, mostre, presentazioni di libri di teatro, spettacoli-lettura, workshop, eventi virtuali e, non in ultimo, spettacoli radiofonici. Oggi è stata programmata la grande produzione “Esodo” del Teatro Nazionale “Mihai Eminescu” di Timişoara, Capitale Europea della Cultura nel 2023.