30.09.2020 (aggiornamento)
Coronavirus – I focolai di coronavirus si estendono in alcune regioni della Romania, soprattutto in case di riposo e ospedali. In salita anche il numero delle scuole che proseguono le lezioni online. 2.158 nuovi contagi dal COVID-19 accertati nelle ultime 24 ore in Romania fanno salire a 127.572 il numero totale delle infezioni. 102.476 persone rilevate positive sono guarite, secondo quanto riferisce il Gruppo di Comunicazione Strategica nel bollettino diramato oggi. Altri 33 decessi portano a 4.825 il numero delle vittime del nuovo coronavirus in Romania. Dei 7.496 pazienti ricoverati nelle strutture specializzate, 550 stanno nelle terapie intensive. Il primo ministro Ludovic Orban ha sollecitato ai comitati provinciali per le situazioni di emergenza un coinvolgimento molto più serio nell’attuazione delle misure legali adottate dalle autorità, delle azioni di controllo e della comunicazione con i cittadini per conformarsi alle misure di protezione della salute nel contesto dell’epidemia.
România Internațional, 30.09.2020, 19:56
Coronavirus – I focolai di coronavirus si estendono in alcune regioni della Romania, soprattutto in case di riposo e ospedali. In salita anche il numero delle scuole che proseguono le lezioni online. 2.158 nuovi contagi dal COVID-19 accertati nelle ultime 24 ore in Romania fanno salire a 127.572 il numero totale delle infezioni. 102.476 persone rilevate positive sono guarite, secondo quanto riferisce il Gruppo di Comunicazione Strategica nel bollettino diramato oggi. Altri 33 decessi portano a 4.825 il numero delle vittime del nuovo coronavirus in Romania. Dei 7.496 pazienti ricoverati nelle strutture specializzate, 550 stanno nelle terapie intensive. Il primo ministro Ludovic Orban ha sollecitato ai comitati provinciali per le situazioni di emergenza un coinvolgimento molto più serio nell’attuazione delle misure legali adottate dalle autorità, delle azioni di controllo e della comunicazione con i cittadini per conformarsi alle misure di protezione della salute nel contesto dell’epidemia.
Amministrative – La polizia e i procuratori di Bucarest continuano le indagini in rem nell’inchiesta penale avviata dopo che, domenica, un candidato socialdemocratico alla carica di consigliere locale è stato fermato dai rappresentanti dell’Alleanza USR-PLUS con quasi 500 verbali dai seggi elettorali. La candidata sostenuta dal PNL e dall’USR-PLUS, l’eurodeputata Clotilde Armand, afferma che solleciterà alla Procura Generale di assumere l’inchiesta sui sospetti di frode. Il sindaco in carica, il socialdemocratico Dan Tudorache, ha chiesto all’ Ufficio Elettorale Centrale il riconteggio voti. Secondo i dati centralizzati, Clotilde Armand è la vincitrice delle elezioni, con il 40,95% dei voti, seguita dal socialdemocratico Dan Tudorache, con il 39,82%. A Bucarest, il candidato indipendente Nicusor Dan, sostenuto dal PNL e dall’Alleanza USR-PLUS, ha ottenuto circa il 43% dei voti per la carica di sindaco generale della Capitale. A livello nazionale, i risultati parziali delle amministrative portano importanti cambiamenti nella leadership delle città capoluogo. I lberali, al governo, si aggiudicano 15 comuni, il PSD, all’opposizione – 14, mentre USR-PLUS e UDMR – 4 ciascuno. Per quanto riguarda i consigli provinciali, il PSD ha ottenuto 20, PNL – 17 e UDMR – 4.
Politiche – La Corte Costituzionale ha respinto la notifica del Presidente e del Governo relativa alla legge che conferisce al Parlamento il potere di stabilire la data delle elezioni politiche di quest’anno. Di conseguneza, la legge risulta costituzionale e il capo dello Stato ha due opzioni: promulgarla o rinviarla al riesame del Parlamento. Intanto, il Governo liberale ha stabilito, secondo la legislazione vigente, che le elezioni si terranno il 6 dicembre e il processo elettorale è in corso. Finchè non sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, a normativa promossa dalle opposizioni PSD, ALDE e UDMR non produce effetti giuridici. Se ciò accadesse, poco probabile secondo gli specialisti, per mancanza di tempo, sarebbe per la prima volta negli ultimi 30 anni che il Parlamento e non il Governo stabilisce la data delle elezioni politiche in Romania.
Giustizia – Il presidente Klaus Iohannis ha incontrato oggi il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, e il primo ministro Ludovic Orban. Il capo dello stato ha spiegato che i colloqui sono stati incentrati su alcuni ddl atti a correggere le leggi sulla giustizia. Klaus Iohannis ha affermato che una giustizia equa e l’uguaglianza davanti alla legge sono i pilastri essenziali di una vera democrazia,valutando che negli ultimi anni in Romania c’è stata una controriforma che ha sconvolto il sistema giudiziario. Iohannis ha citato alcuni valori della magistratura che dovrebbero essere promossi: indipendenza, professionalità, imparzialità e meritocrazia. Dal canto suo, il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, ha annunciato che le proposte di modifica delle leggi sulla giustizia – la legge sullo statuto dei giudici e dei procuratori, la legge sull’organizzazione giudiziaria e la legge sul Consiglio Superiore della Magistratura, saranno sottoposte al dibattito pubblico fino al prossimo 31 marzo. Predoiu ha specificato che tra le modifiche proposte vi sono l’abolizione della Sezione per le indagini sui reati nel campo della giustizia, la professionalizzazione nella selezione dei magistrati – l’eliminazione dell’assunzione senza concorso e del regime di pensionamento anticipato per i magistrati, il rafforzamento del principio di indipendenza magistrati nell’attività giudiziaria e l’eliminazione delle restrizioni riguardanti la libertà di espressione dei magistrati. Ad agosto, il capo dello Stato aveva sollecitato al ministro della Giustizia la correzione di alcune leggi sulla giustizia, che, a suo avviso, sarebbero state mutilate dal PSD, l’ex partito al governo.
Rapporto CE – Il governo romeno ha continuato, nel 2020, ad affermare il proprio impegno per ripristinare il ritmo della riforma della giustizia dopo i regressi del 2017-2019, e tale fatto ha portato a una significativa riduzione delle tensioni nel sistema giudiziario. Lo rileva il primo rapporto della Commissione Europea sullo stato di diritto nell’UE, presentato oggi a Bruxelles. Il documento ricorda che, dall’adesione della Romania all’UE nel 2007, le riforme nel campo della giustizia e della lotta alla corruzione sono state monitorate dalla Commissione attraverso il Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV), quadro importante per l’adempimento delle quattro condizionalità stabilite. La relazione rileva che la Romania dispone di un quadro strategico nazionale contro la corruzione, basato sull’ampia partecipazione degli attori istituzionali locali e nazionali. Secondo il documento, le modifiche in corso al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale aumentano l’incertezza relativa all’efficienza del quadro giuridico anti-corruzione, e quindi è importante individuare soluzioni politiche e giuridiche per rispondere alle decisioni chiave della Corte Costituzionale.
Nagorno-Karabah – Il Ministero degli Affari Esteri romeno annuncia che, tramite le ambasciate a Yerevan e Baku, è pronto a fornire assistenza consolare ai cittadini romeni, nel contesto del conflitto nella regione. Il Ministero raccomanda ai cittadini romeni la massima cautela nonchè di informarsi costantemente da fonti ufficiali sui possibili cambiamenti delle condizioni di viaggio nei due paesi. Allo stesso tempo, ai cittadini romeni viene consigliato di non viaggiare nelle aree adiacenti alla regione del Nagorno-Karabakh e al confine internazionale tra l’Azerbaigian e l’Armenia. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha invitato l’Azerbaigian e l’Armenia ad astenersi dall’adottare misure, in particolare azioni militari, che potrebbero portare a violazioni dei diritti civili. Continuano intanto i combattimenti tra le truppe azere e armene per il territorio conteso nel Nagorno-Karabakh, nonostante l’appello del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per la fine immediata dei combattimenti e il ritorno al tavolo dei negoziati. Secondo i rapporti ufficiali, 98 persone, per la maggior parte combattenti separatisti armeni e 17 civili, sono state uccise negli ultimi giorni nella regione separatista del Nagorno-Karabakh.
Tennis – Al secondo turno del torneo di Roland Garros, la tennista romena Simona Halep (n. 2 WTA) ha superato la connazionale Irina Begu (72 WTA) con il punteggio di 6-3, 6-4. Sempre oggi, nella prova di doppio, le romene Andreea Mitu e Patricia Tig hanno vinto davanti alla coppia Madison Brengle (USA) / Yana Sizikova (Russia), per 7-6, 6-4. La coppia Marie Bouzkova (Repubblica Ceca) / Arantxa Rus (Olanda) ha sconfitto la coppia romeno-svedese Ana Bogdan / Rebecca Peterson, (6-4, 4-6, 6-4). Annullato invece il match tra Sorana Carstea (Romania)/Sara Sorribes Tormo (Spagna) e la coppia australiana Alison Riske (USA) / Ajla Tomljanovic.