30.08.2022
Restrizioni Russia – In una nota comune, la Germania e la Francia sono contrarie alla proposta di alcuni paesi membri di vietare l’ingresso nell’Unione Europea a tutti i cittadini russi, informa la DPA. Anche se accettano che le domande di visto dei cittadini russi debbano essere esaminate per potenziali rischi contro la sicurezza, il documento mette in guardia dal sottovalutare il potere trasformativo dell’esperienza diretta della vita nei sistemi democratici. Un divieto generale potrebbe portare all’amplificazione del sentimento nazionalista e antieuropeo in Russia, rileva il documento franco-tedesco. La Romania sosterrà la sospensione dell’Accordo con la Russia per agevolare la concessione dei visti, che rappresenta anche uno dei temi della riunione dei ministri degli Esteri comunitari iniziata oggi a Praga. Il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, si pronuncia per la limitazione della circolazione dei cittadini russi nello spazio comunitario, persino a fini turistici. La Repubblica Ceca, Paese che ha la presidenza semestrale dell’Unione, auspica un consenso dei 27 Stati membri per attuare entro ottobre questa misura, richiesta dalla Finlandia e sostenuta dai Paesi baltici.
România Internațional, 30.08.2022, 16:33
Restrizioni Russia – In una nota comune, la Germania e la Francia sono contrarie alla proposta di alcuni paesi membri di vietare l’ingresso nell’Unione Europea a tutti i cittadini russi, informa la DPA. Anche se accettano che le domande di visto dei cittadini russi debbano essere esaminate per potenziali rischi contro la sicurezza, il documento mette in guardia dal sottovalutare il potere trasformativo dell’esperienza diretta della vita nei sistemi democratici. Un divieto generale potrebbe portare all’amplificazione del sentimento nazionalista e antieuropeo in Russia, rileva il documento franco-tedesco. La Romania sosterrà la sospensione dell’Accordo con la Russia per agevolare la concessione dei visti, che rappresenta anche uno dei temi della riunione dei ministri degli Esteri comunitari iniziata oggi a Praga. Il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, si pronuncia per la limitazione della circolazione dei cittadini russi nello spazio comunitario, persino a fini turistici. La Repubblica Ceca, Paese che ha la presidenza semestrale dell’Unione, auspica un consenso dei 27 Stati membri per attuare entro ottobre questa misura, richiesta dalla Finlandia e sostenuta dai Paesi baltici.
Schengen – Le autorità di Bucarest salutano il sostegno della Germania all’adesione della Romania all’Area Schengen e ringraziano il cancelliere Olaf Scholz per l’appoggio concesso nel raggiungere questo obiettivo. Nel suo discorso alla riunione UE a Praga, il cancelliere tedesco ha detto che la Romania, la Croazia e la Bulgaria riuniscono tutti i requisiti tenici per la piena membership dell’Area Schengen, che va tutelata e sviluppata. A metà giugno, durante la visita effetuata in Romania, anche il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato il suo sostegno a questo obiettivo.
Popolazione – Secondo i dati presentati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il 1 gennaio 2022 la popolazione residente in Romania superava di poco i 19 milioni di persone, in calo di 163.000 persone rispetto all’inizio dello scorso anno. La Romania perde ogni anno un numero di persone simile alla popolazione di una città delle dimensioni di Arad o Pitesti, rievano i rappresentanti dell’Istituto. La causa principale della diminuzione resta il saldo naturale negativo, il numero di persone decedute superando notevolmente quello dei nati vivi. I dati dell’INS rilevano che il processo di invecchiamento demografico si è approfondito. All’inizio dell’anno, la Romania registrava un numero di 123,6 persone di età superiore ai 64 anni per ogni 100 giovani.
Rifugiati – Circa 335.800 persone, cittadini romeni e stranieri, con oltre 86.800 mezzi di trasporto, hanno effettuato ieri le formalità di controllo, sia in direzione di ingresso che di uscita dalla Romania – informa l’Ispettorato Generale della Polizia di Frontiera (IGPF). Secondo il comunicato, nello stesso intervallo, 121.330 persone sono entrate in Romania, di cui 12.050 cittadini ucraini (in calo del 7,4% rispetto al giorno precedente). A partire dal 10 febbraio, due settimane prima dell’invasione dell’esercito russo nel loro paese, nella confinante Romania sono entrati 2.131.176 cittadini ucraini.
Moldova – L’ex presidente prorusso della Moldova, il socialista Igor Dodon, resta agli arresti domiciliari, dopo che i magistrati della Corte d’Appello hanno bocciato il ricorso dei suoi avvocati in merito all’annullamento la misura. Dodon, attualmente presidente onorario del Partito dei socialisti da lui fondato, è stato arrestato il 24 maggio, per essere piazzato, due giorni dopo, agli arresti domiciliari. L’ex presidente socialista è sospettato di arricchimento illecito, corruzione passiva, finanziamento illegale del partito e tradimento. Nel fascicolo sono prese di mira anche la madre e la moglie di Dodon, così come un suo cognato, ora in arresto preventivo.