30.03.2018
XXX – Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha confermato che un diplomatico romeno accreditato in Russia è stato dichiarato persona non grata, dopo che anche la Romania aveva adottato una misura del genere, in segno di solidarietà con la Gran Bretagna. In precedenza, anche il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, aveva dichiarato che la decisione rappresenta un’espressione di solidarietà della Romania contro i gravi incidenti avvenuti in Gran Bretagna. L’espulsione di 60 diplomatici e la chiusura di un consolato in Russia segna l’inizio di una nuova tappa nel peggioramento dei rapporti tra Washington e Mosca. Il messaggio è stato trasmesso dalla Casa Bianca in seguito alle misure adottate ieri dalla Russia. La decisione del Kremlino arriva in risposta alle misure prese da Washington contro Mosca e in segno di solidarietà nei confronti della Gran Bretagna, manifestata assieme alla NATO, da Paesi dell’UE e altri stati, in seguito all’avvelenamento dell’ex spia russa e di sua figlia. Gli Stati Uniti avevano espulso in precedenza 60 diplomatici russi, disponendo la chiusura del consolato di Russia a Seattle. La portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert, ha dichiarato che ora Washington si riserva il diritto di rispondere.
România Internațional, 30.03.2018, 16:01
Bucarest – L’ambasciata russa a Bucarest ha espresso la gratitudine verso tutti i cittadini romeni che hanno inviato messaggi di simpatia o cordoglio alle famiglie delle vittime del tragico incidente avvenuto a Kemerovo. Presso la rappresentanza diplomatica è stato aperto un libro di cordoglio alla memoria delle 64 vittime, di cui 41 bambini. Mercoledì, il presidente romeno, Klaus Iohannis ha inviato un messaggio di cordoglio all’omologo russo, Vladimir Putin.
Bucarest – La premier romeno Viorica Dancila ha partecipato oggi alla riunione dei capi delle missioni diplomatiche dei Paesi membri dell’UE accreditati a Bucarest. La Dancila ha presentato le priorità del suo Gabinetto nel 2018, tra cui l’ammodernamento dell’economia, l’applicazione di una serie di misure necessarie al passaggio all’euro, nonchè la preparazione della presidenza del Consiglio UE, nel primo semestre dell’anno prossimo. Tra i temi presenti sull’agenda europea – il futuro dell’UE, la sicurezza del blocco comunitario e il bilancio pluriennale dell’UE. L’incontro è stato organizzato dall’Ambasciata della Bulgaria, Paese che ricopre la presidenza di turno del Consiglio UE.
Bucarest – Il 19 aprile, la Corte Costituzionale esaminerà le nuove contestazioni inoltrate dall’opposizione PNL e USR, in riferimento alle modifiche apportate alle leggi sulla Giustizia e adottate questa settimana dal Senato, decisionale in questo caso. I contestatari spiegano di essersi rivolti di nuovo alla Corte Costituzionale in quanto ritengono che le modifiche adottate dalla maggioranza PSD – ALDE, con il consenso dell’UDMR, secondo la procedura del riesame, non hanno nulla a che fare con le decisioni prese della Corte. Il PNL e l’USR hanno constatato 37 motivi di incostituzionalità alle leggi riguardanti lo statuto dei magistrati, il funzionamento del CSM nonchè la Legge sull’organizzazione giudiziaria. D’altra parte, anche l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia si è rivolta alla Corte Costituzionale per segnalare certi aspetti di incostituzionalità nella normativa che modifica la legge che riguarda lo statuto dei giudici e dei procuratori. Alcune delle modifiche recate, in una prima fase, alle leggi sulla giustizia, hanno generato in Romania le più ampie proteste dal crollo del comunismo.
Bucarest – Secondo i dati del Ministero delle Finanze, ad aprile la Romania dovrà rimborsare all’Unione Europea la somma di 1,2 miliardi di euro dal prestito stand by contrattato nel 2009. Il valore totale dei fondi da rimborsare quest’anno verso Bruxelles sale a 1,35 miliardi di euro. Delle somme rimborsate finora da Bucarest alle due istituzioni, l’apice è stato raggiunto nel 2015, con 1,8 miliardi di euro. Entro il 2023, la Romania dovrà pagare alla Banca Mondiale e all’UE più di 3,5 miliardi di euro. Secondo i dati della Banca Centrale, nel 2009, il FMI ha approvato la richiesta della Romania di avviare un accordo stand-by per un periodo di due anni e un valore di circa 12,9 miliardi di euro.
Bucarest – Dal suo ingresso nell’UE nel 2007, la Romania ha attirato oltre 46 miliardi di euro. Lo ha dichiarato il ministro incaricato alla gestione dei fondi europei, Rovana Plumb, precisando che migliaia di progetti, per un valore contrattato di oltre 11 miliardi di euro, sono ancora in corso di valutazione. Secondo la Plumb, solo nell’attuale periodo di programmazione, tutto quello che significa coesione, in altre parole investimenti per la riduzione dei divari di sviluppo tra le regioni, ammonta a 28 miliardi di euro. Il ministro ha ribadito che entro il 2020 l’Esecutivo si è proposto di attirare per la Romania almeno 30 miliardi di euro dei 42 miliardi stanziati dal buget pluriennale dell’Unione per il periodo 2014-2020.
Bucarest – Venerdì Santo anche per circa un milione e mezzo di cristiani cattolici e protestanti di Romania, che ricordano la Crocifissione di Gesù Cristo partecipando alla Via Crucis. Domenica invece, sarà celebrata la Pasqua, una settimana prima degli ortodossi, greco-cattolici o neoprotestanti. Intanto, i cristiani ortodossi celebrano il dopodomani la Domenica delle Palme, chiamata in romeno Florii (Domenica dei Fiori), che segna l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.
Bucarest – Temperature in crescita in Romania e superiori alla media per questo periodo dell’anno. Piogge sparse nell’ovest e temperature massime che potrebbero sfiorare persino i 25 gradi. In seguito alle forti precipitazioni degli ultimi giorni, le previsioni idrologiche indicano allerte gialle e arancioni di innondazioni sui principali fiumi fino alla prossima settimana.