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29.12.2024

Spesa pubblica: attesa domani adozione ordinanza tagli 2025 / Sondaggio: Romania, rimane bassa la fiducia nei politici

29.12.2024
29.12.2024

, 29.12.2024, 17:04

Ordinanza su tagli spesa pubblica – Domani, nell’ultima riunione di quest’anno, il Governo di Bucarest adotterà l’ordinanza d’urgenza che prevede la riduzione della spesa pubblica nel 2025. Il progetto concordato dai leader della coalizione PSD-PNL-UDMR contiene misure come la sospensione delle assunzioni nel settore pubblico e il congelamento delle pensioni e degli stipendi dei pubblici dipendenti al livello del 2024. Inoltre, gli straordinari non saranno più pagati e non saranno più concessi bonus. Secondo il progetto pubblicato dal Ministero delle Finanze, le misure previste da questa ordinanza avranno un impatto finanziario di oltre 133 miliardi di lei (circa 26,6 miliardi di euro) l’anno prossimo. Nel 2025, le entrate di bilancio aumenteranno di 7,11 miliardi di lei (oltre 1,4 miliardi di euro) e le spese diminuiranno di 126,26 miliardi di lei (circa 25,2 miliardi di euro). I sindacati hanno criticato le disposizioni del documento e hanno sottolineato che seguiranno proteste. Per quanto riguarda la Finanziaria per il prossimo anno, questa sarà adottata dal Governo a gennaio e trasmessa al Parlamento per l’adozione, in sessione straordinaria.

Presidenziali – Le elezioni presidenziali in Romania potrebbero svolgersi il 23 marzo 2025, il primo turno, e il 6 aprile, quello decisivo – lo hanno annunciato, oggi, i media di Bucarest, citando fonti politiche della coalizione di governo PSD-PNL – UDMR. Organizzato alla data prevista, il 24 novembre 2024, il primo turno è stato invalidato dalla Corte Costituzionale, che, sulla base dei documenti forniti dal Consiglio Supremo di Difesa, ha invocato l’ingerenza di un attore statale, che non ha nominato. Nel secondo turno, previsto per l’8 dicembre, si sarebbero sfidati il nazionalista indipendente Călin Georgescu, accusato di legami con la Russia putinista, e la leader dell’USR (all’opposizione), Elena Lasconi. Nei seggi all’estero, aperti per il turno decisivo sin dal 6 dicembre, decine di migliaia di romeni avevano già votato prima che la Corte Costituzionale avesse deciso di invalidare il primo turno. Il costo di queste elezioni invalidate ammonterebbe a quasi 1,4 miliardi di lei (pari a circa 280 miliardi di euro). Il 21 dicembre, all’attuale presidente, Klaus Iohannis, sarebbe scaduto il secondo e ultimo mandato presidenziale quinquennale al quale la Costituzione gli dava diritto, ma resta in carica fino all’elezione di un nuovo capo di stato, che sia convalidata dalla Corte Costituzionale.

Sondaggio – Più della metà dei romeni ritiene che il 2024 sia stato, dal punto di vista economico, peggiore rispetto al 2023 per la Romania, secondo un sondaggio IRES condotto telefonicamente. La guerra al confine, l’Ucraina invasa dalle truppe russe, la crisi politica e l’aumento dei prezzi sono state le principali preoccupazioni nel 2024. Un romeno su quattro è insoddisfatto del modo in cui vive attualmente, e una cifra simile dichiara che nel 2024 non ha avuto nemmeno un motivo di grande gioia. I dati mostrano anche che i politici restano all’ultimo posto nelle categorie principali in cui i romeni hanno fiducia. Alla domanda quale evento secondo loro avrebbe influenzato negativamente la Romania nel 2024, più di quattro romeni su 10 indicano l’annullamento del primo turno delle elezioni presidenziali con la decisione della Corte Costituzionale. Oltre il 60% ritiene sia stata una pessima decisione, mentre un terzo la ritiene buona. Quasi un quarto dei romeni si è sentito sollevato dopo la decisione della Corte, il 17% ha sentito rabbia, il 16% rivolta e il 15% rammarico e paura.

Schengen – Più di 183.600 persone, cittadini romeni e stranieri, hanno transitato i confini della Romania, secondo la Polizia di Frontiera, nelle ultime 24 ore. 33 valichi di frontiera della Romania con Ungheria e Bulgaria, nonché al Mar Nero e sul Danubio marittimo, saranno chiusi definitivamente dal 1° gennaio 2025, quando la Romania entrerà nell’area Schengen di libera circolazione anche con le frontiere terrestri. Si tratta di 17 valichi stradali e ferroviari che si trovano sul confine occidentale della Romania con l’Ungheria, di 14 valichi stradali, compresi quelli per l’attraversata in traghetto, ferroviari e portuali al confine sud con la Bulgaria, e di 2 valichi portuali di Brăila şi Cernavodă. Dall’inizio del 2025 non ci saranno più controlli ai valichi di frontiera con Ungheria e Bulgaria. Tali controlli verranno effettuati solo in modo casuale, sulla base dell’analisi dei rischi. La revoca dei controlli alle frontiere terrestri avviene dopo la cosiddetta adesione parziale di Romania e Bulgaria allo spazio Schengen, dalla fine di marzo, quando sono state accolte in Schengen solo con le frontiere aeree e marittime.

Contrasto uso illecito armi da fuoco – Oltre 3.100 armi da fuoco sono state confiscate dalla polizia romena nei primi 11 mesi dell’anno. Secondo un comunicato stampa della polizia romena, del totale, circa 1.300 erano armi letali e le restanti non letali. Le catture sono state effettuate a seguito di diverse azioni, sia di contrasto al bracconaggio, sia di contrasto dell’uso di esplosivi o sostanze pericolose. La polizia afferma inoltre che delle armi sequestrate circa 1.220 erano detenute illegalmente. Sono state sequestrate inoltre oltre 277.000 munizioni. Per quanto riguarda le azioni nel campo della caccia, sono stati sequestrati quasi 1.000 kg di carne di selvaggina, oltre 700 trofei di caccia e 45 veicoli utilizzati per il bracconaggio. In altre operazioni sono state sequestrate quasi 80 tonnellate di articoli pirotecnici.

Tennis – La tennista romena Jaqueline Cristian è nel tabellone principale del torneo WTA 250 di Auckland (Nuova Zelanda), con un montepremi di 275.094 dollari USA, che debutterà lunedì. La romena (26 anni, 85 WTA) giocherà al primo turno contro l’ucraina Iulia Starodubteva (24 anni, 101 WTA), per la prima volta. Ricordiamo che sabato le romene Anca Todoni e Ana Bogdan si sono qualificate per il tabellone principale del torneo WTA 500 di Brisbane, in Australia. Ana Bogdan ha affrontato nel match decisivo la colombiana Emiliana Arango, che ha battuto 6-2, 6-4, e debutterà nel tabellone principale di Brisbane contro la russa Anastasia Potapova. Anca Todoni ha vinto il match contro la slovacca Anna Karolina Schmiedlova, 6-2, 6-3, e esordirà nella competizione contro la spagnola Cristina Bucşa, originaria della Repubblica di Moldova. Il torneo WTA 500 di Brisbane è dotato con un montepremi di oltre 1,5 milioni di dollari.

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