29.12.2020
Romania-Moldova – Il presidente Klaus Iohannis ha effettuato oggi una visita ufficiale nella confinante Moldova, su invito del suo nuovo omologo, la filo-occidentale Maia Sandu. La Romania ha appoggiato la Moldova sin dal primo giorno della sua indipendenza ed è il suo partner commerciale più importante, ha dichiarato Maia Sandu, rilevando la comunanza linguistica, storica e culturale. Dal canto suo, Klaus Iohannis ha sottolineato che la Romania rimarrà un amico sincero della Moldova, che, in mancanza delle riforme, non potrà svilupparsi in modo sostenibile. Iohannis ha annunciato anche un nuovo pacchetto di sostegno da Bucarest. I due capi di stato hanno adottato una dichiarazione congiunta che mira al rafforzamento del Partenariato strategico tra i due stati. Il documento ribadisce il rapporto bilaterale speciale nel decimo anniversario della firma del Partenariato strategico per l’integrazione europea della Repubblica Moldova, nonché l’impegno di Chisinau di seguire il percorso europeo e di attuare le riforme democratiche necessarie in tal senso. Si tratta del primo ospite al vertice ricevuto da Maia Sandu dopo la sua investitura nella massima carica, aggiudicata in seguito alla vittoria al ballottaggio presidenziale del 15 novembre, quando ha sconfitto l’ex capo dello stato, il socialista filorusso Igor Dodon. Economista, con un master in amministrazione pubblica conseguito presso l’Università di Harvard, ex consigliere del direttore esecutivo della Banca Mondiale, ex ministro ed ex primo ministro a Chisinau, la 48enne Maia Sandu, che ha anche la cittadinanza romena, è diventata la prima donna presidente della Moldova, tre decenni dopo la proclamazione dell’indipendenza da Mosca.
România Internațional, 29.12.2020, 16:31
Romania-Moldova – Il presidente Klaus Iohannis ha effettuato oggi una visita ufficiale nella confinante Moldova, su invito del suo nuovo omologo, la filo-occidentale Maia Sandu. La Romania ha appoggiato la Moldova sin dal primo giorno della sua indipendenza ed è il suo partner commerciale più importante, ha dichiarato Maia Sandu, rilevando la comunanza linguistica, storica e culturale. Dal canto suo, Klaus Iohannis ha sottolineato che la Romania rimarrà un amico sincero della Moldova, che, in mancanza delle riforme, non potrà svilupparsi in modo sostenibile. Iohannis ha annunciato anche un nuovo pacchetto di sostegno da Bucarest. I due capi di stato hanno adottato una dichiarazione congiunta che mira al rafforzamento del Partenariato strategico tra i due stati. Il documento ribadisce il rapporto bilaterale speciale nel decimo anniversario della firma del Partenariato strategico per l’integrazione europea della Repubblica Moldova, nonché l’impegno di Chisinau di seguire il percorso europeo e di attuare le riforme democratiche necessarie in tal senso. Si tratta del primo ospite al vertice ricevuto da Maia Sandu dopo la sua investitura nella massima carica, aggiudicata in seguito alla vittoria al ballottaggio presidenziale del 15 novembre, quando ha sconfitto l’ex capo dello stato, il socialista filorusso Igor Dodon. Economista, con un master in amministrazione pubblica conseguito presso l’Università di Harvard, ex consigliere del direttore esecutivo della Banca Mondiale, ex ministro ed ex primo ministro a Chisinau, la 48enne Maia Sandu, che ha anche la cittadinanza romena, è diventata la prima donna presidente della Moldova, tre decenni dopo la proclamazione dell’indipendenza da Mosca.
Coronavirus – Arrivata oggi in Romania la seconda consegna di vaccini anti-Covid. Si tratta di 140.000 dosi destinate, in prima fase, all’immunizzazione del personale medico-sanitario. La prima consegna di 10.000 dosi è arrivata sabato a Bucarest e la vaccinazione è iniziata il giorno successivo. D’altra parte, il Gruppo di Comunicazione Strategica a riferito oggi più di 4.600 nuovi casi di infezione da coronavirus, con la punta dei contagi nella capitale Bucarest. Come incidenza, la provincia di Ilfov, confinante con la capitale, è l’unica con oltre 5 casi per mille abitanti rilevati negli ultimi 14 giorni, mentre a Bucarest il tasso supera di poco il 4/1000. Il numero delle degenze nelle terapie intensive è sceso a 1.162. Nelle ultime 24 ore, sono stati registrati anche 135 decessi associati al nuovo coronavirus. Più dell’85% delle persone rilevate positive al COVID-19 dall’inizio della pandemia sono guarite.
Deficit – Nei primi 11 mesi dell’anno, la Romania ha registrato un deficit di bilancio dell’8% del PIL, rispettivamente di 84 miliardi di lei (circa 17 miliardi di euro). Nello stesso periodo dell’anno precedente, il deficit aveva raggiunto il 3,5% del PIL. Il Ministero delle Finanze precisa che l’incremento è stato determinato dall’andamento sfavorevole delle entrate al bilancio, oltre che dal posticipo del pagamento di alcuni oneri fiscali delle aziende durante la crisi sanitaria. La differenza è stata determinata anche dai pagamenti eccezionali generati dalla pandemia, informa ancora il Ministero.
Sindacati – I sindacalisti di Cartel Alfa, una delle più grandi confederazioni in Romania, hanno protestato oggi a Bucarest contro la cifra ipotizzata dal Governo sull’aumento del salario minimo. Cartel Alfa sostiene che una crescita di 70 lei (15 euro) dello stipendio minimo, proposta dal Governo, non è in grado di coprire nemmeno le spese aggiuntive per le mascherine protettive. Inoltre, i sindacalisti dicono che i prezzi sono aumentati e continueranno a salire, e che, attualmente, lo stipendio minimo in Romania non copre nemmeno la metà della spesa minima per una vita dignitosa. I rappresentanti dell’Esecutivo hanno proposto ai sindacalisti una moratoria di sei mesi, per stabilire insieme un nuovo meccanismo di calcolo. Il Governo dovrebbe prendere domani una decisione sulla crescita del salario minimo.
Camera dei Deputati – La Camera dei Deputati di Bucarest si è riunita oggi in seduta plenaria, la seconda della nuova legislatura iniziata il 21 dicembre, quando gli eletti hanno prestato giuramento e istituito le commissioni permanenti. Sempre il 21 dicembre, il leader liberale Ludovic Orban è stato eletto nell’incarico di presidente della Camera. Per la stessa occasione, sono stati votati anche i membri dell’Ufficio permanente.