29.12.2014
Bucarest — Il presidente Klaus Iohannis ha firmato oggi il decreto di promulgazione della Finanziaria e del Budget della Previdenza sociale della Romania per il 2015. Anteriormente, la Corte Costituzionale aveva deciso che la Finanziaria è conforme alla Legge fondamentale del Paese, bocciando la segnalazione di non-costituzionalità inoltrata dall’opposizione di centro-destra, che sostiene che la Finanziaria non è stata adottata entro la scadenza prevista per legge e non include una strategia fiscale e di bilancio. Approvata dal Parlamento il 21 dicembre, la costruzione del bilancio punta su un deficit dell’1,8% del Pil, su un’inflazione del 2,2% e su una crescita economica del 2,5%.
România Internațional, 29.12.2014, 14:25
Bucarest — Il presidente Klaus Iohannis ha firmato oggi il decreto di promulgazione della Finanziaria e del Budget della Previdenza sociale della Romania per il 2015. Anteriormente, la Corte Costituzionale aveva deciso che la Finanziaria è conforme alla Legge fondamentale del Paese, bocciando la segnalazione di non-costituzionalità inoltrata dall’opposizione di centro-destra, che sostiene che la Finanziaria non è stata adottata entro la scadenza prevista per legge e non include una strategia fiscale e di bilancio. Approvata dal Parlamento il 21 dicembre, la costruzione del bilancio punta su un deficit dell’1,8% del Pil, su un’inflazione del 2,2% e su una crescita economica del 2,5%.
Bucarest — Il neo presidente romeno, Klaus Iohannis, ha firmato, oggi, il decreto di nomina del generale-tenente Nicolae-Ionel Ciucă a capo dello Stato Maggiore, dal 1 gennaio. Comandante del primo battaglione romeno inviato in Afghanistan, nel 2002, Ciucă sostituisce il generale Ştefan Dănilă, il cui mandato sta per concludersi. Sempre oggi, il capo dello stato si è incontrato con il premier Victor Ponta, con il vicepremier e ministro dell’Interno, Gabriel Oprea, e con il ministro della Difesa, Mircea Duşa. Gli incontri sono avvenuti nel contesto in cui il neo presidente Klaus Iohannis, che ha prestato giuramento il 21 dicembre, ha avuto un primo incontro, la scorsa settimana, con il capo del Governo, al centro dei colloqui trovandosi la futura collaborazione istituzionale Presidenza-Governo.
XXX — Messi in salvo tutti i passeggeri a bordo del traghetto che ha preso fuoco ieri nell’Adriatico, al largo delle coste greche. Lo ha reso noto, su Twitter, la Guardia costiera italiana. Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha confermato che un cittadino romeno si trova tra le persone portate in salvo. Il traghetto, con 478 de persone a bordo – 56 membri dell’equipaggio e 422 passeggeri, era diretto dal porto Patras, nel sud-ovest della Grecia, ad Ancona. Almeno sette i morti.
Bucarest — Nelle prossime 24 ore, le temperature continueranno a calare in Romania e farà molto freddo, soprattutto al mattino. Le massime saranno comprese in generale fra –10 e –4 gradi centigradi. Cielo variabile, con annuvolamenti temporanei nel sud, est e in montagna, dove in alcune zone nevicherà. Intensificazioni del vento nell’est del Paese e sulle cime montane. Metà delle province del sud e dell’est della Romania sono state fino a stasera sotto codice arancione e giallo di neve, bufere e ghiaccio. Tre province del sud-est sono state temporaneamente sotto codice rosso di bufera di neve. Decine di località sono rimaste senza corrente elettrica, una serie di strade nazionali e un’autostrada sono state chiuse. Decine di treni sono stati cancellati e disagi si sono verificati anche nel traffico aereo. I porti sul Mar Nero sono stati chiusi a causa del vento forte.
Chişinău — La Moldova deve continuare le riforme e i processi di ammodernamento vanno accelerati, affinchè il Paese si avvicini agli standard democratici e di vita dei Paesi Ue. Lo ha dichiarato il presidente moldavo Nicolae Timofti, in un discorso nella seduta costitutiva del nuovo Parlamento di Chisinau, risultato in seguito alle elezioni del 30 novembre. Timofti ha ringraziato l’ex Parlamento, che, in condizioni difficili, è riuscito a portare il Paese più vicino all’Europa. I tre partiti proeuropei presenti nel Legislativo, Liberal-Democratico, Democratico e Liberale, svolgono da qualche settimana negoziati in vista della formazione di una nuova coalizione governativa. Assieme, i tre partiti si sono aggiudicati 55 dei 101 seggi, sufficienti per formare la maggioranza parlamentare in vista della votazione di un governo, ma insufficienti per votare il presidente o per cambiare la Costituzione.
(traduzione di Adina Vasile)