29.11.2023 (aggiornamento)
Pensioni: nuova legge promulgata dal presidente Klaus Iohannis/ Giustizia: via libera del Senato alla richiesta della DNA su revoca immunità parlamentare all'ex premier liberale Florin Cîţu
România Internațional, 29.11.2023, 18:47
Pensioni – In Romania, la legge sul sistema pensionistico
pubblico è stata promulgata oggi dal presidente Klaus Iohannis. Secondo la
normativa, dal prossimo 1 gennaio il punto pensione aumenta del 13,8%, da 1.785
lei (circa 360 euro) a 2.032 lei (circa 410 euro), mentre dal 1 settembre le
pensioni saranno incrementate in base a una nuova formula. Entro il 2035 l’età
pensionabile di 65 per donne e uomini verrà gradualmente uniformizzata. D’altra
parte, la Corte Costituzionale ha deciso all’unanimità che gli ex parlamentari
romeni potranno mantenere le pensioni speciali, mentre il Parlamento avrà la
competenza di eliminarle solo nel futuro. Il 26 giugno, il
Parlamento di Bucarest aveva varato l’eliminazione delle pensioni speciali per senatori
e deputati, nel contesto in cui la Romania si è impegnata in questo senso attraverso
il PNRR. Nel mese di maggio, per i deputati erano in pagamento quasi 850
pensioni speciali.
Giustizia – Via libera del Senato romeno alla richiesta della DNA di revocare l’immunità parlamentare all’ex primo ministro liberale Florin Cîţu affinché possa essere indagato per complicità in abuso d’ufficio nel caso dell’acquisizione di dosi di vaccino anti-COVID-19 dall’inizio del 2021. Cîţu è accusato insieme agli ex ministri della Salute dell’USR, Vlad Voiculescu e Ioana Mihăilă. I due potranno essere indagati dopo che il presidente Klaus Iohannis avrà approvato le richieste della DNA.
Latitante – Il sindaco del comune di Baia Mare (capoluogo del nord-ovest della Romania), Cătălin Cherecheş, fuggito dal Paese dopo essere stato condannato a cinque anni di carcere per corruzione, è stato catturato in Germania. Secondo fonti della polizia, Cherecheş è stato localizzato, individuato e arrestato dalla polizia di Baviera (sud) sulla base delle informazioni fornite dalle autorità romene. Il sindaco è stato aiutato da una zia e intendeva fuggire dalla Germania, momento in cui gli agenti lo hanno fermato. Cherecheş ha lasciato il Paese venerdì, utilizzando il documento d’identità di un parente. Al momento sono in corso le procedure di rimpatrio.
CE – La Commissione Europea ha nominato Dana Spinanţ nella
carica di Direttore generale della Direzione di Comunicazione. Si tratta della prima donna romena a ricoprire un simile incarico,
informa un comunicato dell’Esecutivo comunitario. Con 30 anni di
esperienza professionale, di cui quasi 14 alla Commissione e 6 anni in diversi
incarichi dirigenziali nel campo della comunicazione politica, Dana Spinant è
eccezionalmente ben qualificata per il suo nuovo ruolo, precisa l’Esecutivo
comunitario. Dana Spinanţ è stata viceportavoce della Commissione Europea
tra dicembre 2019 e ottobre 2023.
UE – La ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, ha espresso a Bruxelles il sostegno della Romania al proseguimento del percorso euroatlantico dell’Ucraina, in base alle linee decise al Vertice NATO svoltosi a Bucarest nel 2008. La Odobescu ha espresso l’interesse che il vertice anniversario di Washington, in programma l’anno prossimo, possa segnare un passo in avanti nelle relazioni di Kiev con la NATO. Il capo della diplomazia di Bucarest ha partecipato alla sessione del Consiglio NATO-Ucraina, che ha concluso la riunione dei ministri degli Esteri dei paesi membri dell’Alleanza. Nel suo intervento, la ministra romena ha ribadito il sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, entro i confini riconosciuti a livello internazionale, riaffermando il diritto sovrano dell’Ucraina di decidere sulla propria politica estera e di sicurezza. La Odobescu ha condannato con la massima fermezza l’invasione militare dell’Ucraina, ingiustificata e non provocata da parte della Russia, sottolineando che si tratta una flagrante violazione del diritto internazionale.
Energia – L’Europa ha compiuto passi importanti nella preparazione per la stagione fredda. Dopo la crisi energetica post-pandemica e l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, gli stati dell’UE hanno sostituito il gas naturale russo con gas liquefatto proveniente da Stati Uniti e Norvegia, accumulando scorte senza precedenti. Secondo un’analisi della Reuters, a metà novembre, le scorte petrolifere erano di 12 milioni di barili superiori alla media stagionale degli ultimi 10 anni. Anche le scorte di gas sono a livelli record, nel contesto di un calo dei consumi nel settore industriale di circa il 13%. I prezzi, aggiustati in base all’indice dell’inflazione, erano in media di 48 euro per un megawattora, in calo rispetto ai 223 euro registrati ad agosto 2022. Nel caso della Romania, il Governo di Bucarest ha assicurato che, nelle condizioni di un inverno normale, non ci saranno problemi nell’approvvigionamento con gas naturale. Il ministro dell’Energia, Sebastin Burduja, ha sottolineato che tutti i depositi di gas sono pieni e che, in caso di necessità, l’Esecutivo ha già preparato piani di approvvigionamento di emergenza.
Festa Nazionale – In occasione della Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre, l’Istituto Culturale Romeno prepara oltre 30 eventi organizzati all’estero: concerti, mostre e proiezioni di film, convegni, spettacoli teatrali ed eventi letterari. La rosa di eventi include il torneo del Coro Madrigal negli Stati Uniti, una rappresentazione del Teatro Nazionale di Sibiu a Parigi, il recital del soprano Teodora Gheorghiu e del basso-baritono Sorin Coliban a Londra, la presenza del violinista Alexandru Tomescu e della pianista Sînziana Mircea sui palcoscenici di Pechino, Budapest e Vienna. Concerti, proiezioni di film e mostre fotografiche sono annunciati anche in Spagna, mentre in Italia il programma prevede una serie di concerti di canti natalizi tradizionali.
Greco-cattolici – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha incontrato a Blaj, nel centro del Paese, il Sinodo dei vescovi della Chiesa romena unita con Roma (greco-cattolica) e ha partecipato ad un evento commemorativo, che segna 75 anni dall’inizio della persecuzione comunista contro questa chiesa. Definita, insieme alla Chiesa Ortodossa Romena (maggioritaria), come chiesa nazionale nella Costituzione democratica interbellica, il culto greco-cattolico fu bandito dal regime comunista, insediato dalle truppe di occupazione sovietiche. Numerosi vescovi, sacerdoti e fedeli greco-cattolici furono arrestati dai comunisti. La Chiesa romena unita con Roma è rientrata nella legalità dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989.
Riconoscimenti giornalisti – I giornalisti di Radio Romania Ilie Pintea, Mario Balint e Alex Buzică sono stati insigniti dalla Casa Reale di Romania con diplomi per il coraggio civico e attività giornalistica in zone di conflitto e situazioni di rischio. I tre giornalisti sono stati inviati in Ucraina durante i primi mesi della guerra, trasmettendo centinaia di servizi. Le onorificenze sono state conferite dalla Custode della Corona, la Principessa Margareta, e dal Principe Radu. Premiati anche i giornalisti Cristian Lupaşcu dell’agenzia di stampa Agerpres e Adelin Petrisor della Televisione pubblica.