29.09.2023
Misure fiscali – L’USR e la Forza della Destra, partiti all’opposizione nel Parlamento di Bucarest, hanno contestato alla Corte Costituzionale il pacchetto di misure fiscali e di bilancio, per il quale il Governo PSD-PNL ha assunto la responsabilità nei giorni scorsi. Le due formazioni sostengono che nel documento vi siano numerose violazioni della legge fondamentale e che attraverso l’azione tentano di bloccare, almeno temporaneamente, una legge che, secondo loro, porterà direttamente o indirettamente all’aumento delle tasse per tutti i romeni. La segnalazione inoltrata alla Corte Costituzionale è stata firmata anche da due rappresentanti del PNL, ha informato il capogruppo dei deputati USR, Ionuţ Moşteanu. Secondo Moşteanu, il Governo intende compiere una riforma che non viene applicata in modo unitario e che trasgredisce il principio della certezza giuridica, causa la mancanza di chiarezza e di prevedibilità dei suoi provvedimenti. La decisione dell’USR è stata però criticata dai membri dell’AUR, sempre all’opposizione, che dall’inizio della settimana ha iniziato la raccolta di firme per una mozione di sfiducia contro il Governo. Secondo il leader AUR, George Simion, i parlamentari dell’USR avrebbero potuto firmare la sfiducia anche se attaccano alla CC il pacchetto di misure, accusandoli di fare il gioco del potere. Dal canto suo, il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, ha dichiarato che il pacchetto di misure fiscali adottato dal Governo è necessario per il processo di modernizzazione della Romania, precisando che la mancata soluzione del problema del deficit di bilancio potrebbe compromettere il mantenimento dei 75 miliardi di euro di fondi europei destinati ai progetti di sviluppo.
România Internațional, 29.09.2023, 16:41
Misure fiscali – L’USR e la Forza della Destra, partiti all’opposizione nel Parlamento di Bucarest, hanno contestato alla Corte Costituzionale il pacchetto di misure fiscali e di bilancio, per il quale il Governo PSD-PNL ha assunto la responsabilità nei giorni scorsi. Le due formazioni sostengono che nel documento vi siano numerose violazioni della legge fondamentale e che attraverso l’azione tentano di bloccare, almeno temporaneamente, una legge che, secondo loro, porterà direttamente o indirettamente all’aumento delle tasse per tutti i romeni. La segnalazione inoltrata alla Corte Costituzionale è stata firmata anche da due rappresentanti del PNL, ha informato il capogruppo dei deputati USR, Ionuţ Moşteanu. Secondo Moşteanu, il Governo intende compiere una riforma che non viene applicata in modo unitario e che trasgredisce il principio della certezza giuridica, causa la mancanza di chiarezza e di prevedibilità dei suoi provvedimenti. La decisione dell’USR è stata però criticata dai membri dell’AUR, sempre all’opposizione, che dall’inizio della settimana ha iniziato la raccolta di firme per una mozione di sfiducia contro il Governo. Secondo il leader AUR, George Simion, i parlamentari dell’USR avrebbero potuto firmare la sfiducia anche se attaccano alla CC il pacchetto di misure, accusandoli di fare il gioco del potere. Dal canto suo, il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, ha dichiarato che il pacchetto di misure fiscali adottato dal Governo è necessario per il processo di modernizzazione della Romania, precisando che la mancata soluzione del problema del deficit di bilancio potrebbe compromettere il mantenimento dei 75 miliardi di euro di fondi europei destinati ai progetti di sviluppo.
PNRR – La Romania ha ricevuto dalla Commissione Europea 2,7 miliardi di euro, in risposta alla seconda richiesta di pagamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, inoltrata lo scorso dicembre. Il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, ha dichiarato che la Romania si annovera tra i primi stati dell’Unione Europea che sono riusciti a compiere tutti i passi necessari per ottenere la seconda tranche di pagamento. In un post sui social, Boloş ha precisato che, finora, il nostro Paese ha ricevuto pagamenti cumulativi per quasi 10 miliardi di euro del totale di 29 miliardi stanziati attraverso il PNRR, sotto forma di sovvenzioni e prestiti.
Conferenza Parlamenti Europa – Il presidente del Senato romeno, Nicolae Ciucă, partecipa alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, organizzata a Dublino. In partenza, Ciucă ha dichiarato che il populismo nuoce alla democrazia e mette in pericolo i diritti civili. Secondo il presidente del Senato, nel contesto della guerra al confine, il ruolo dei Parlamenti nazionali nella ricostruzione dell’Ucraina e le sfide alla democrazia rappresentativa in tempi instabili rappresentano temi di grande interesse per la Romania, come paese membro dell’UE e della NATO. Il capo del Senato ha fatto riferimento anche del ruolo della Romania nel sostegno fornito alla confinante Ucraina, Paese dal quale sono arrivati oltre cinque milioni di rifugiati.
Diplomazia – La ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, partecipa alla riunione dei capi delle missioni diplomatiche degli Stati membri dell’Unione Europea accreditati a Bucarest, organizzata dalla presidenza spagnola del Consiglio dell’UE. Alla vigilia del convegno, il capo della diplomazia di Bucarest ha partecipato all’apertura della seconda edizione del Forum Internazionale Euro-Atlantico per la Resilienza, dal tema Resilience at Sea and its Impact on Land. La Odobescu ha sottolineato l’importanza della regione del Mar Nero nel contesto della guerra d’aggressione lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, una regione con un importanza geopolitica speciale, situata al centro del conflitto. La ministra degli Esteri ha dichiarato che la Romania si sta adoperando, in coordinamento con gli stati vicini e con i partner strategici, per agevolare il transito dei prodotti agricoli ucraini attraverso i porti romeni.
Caro energia – Le tariffe per gas naturali ed elettricità sul mercato romeno continueranno ad essere sovvenzionate fino alla fine di marzo 2025. Lo ha annunciato l’Autorità Nazionale di Regolamentazione nell’Energia (ANRE), precisando che i romeni pagheranno 68 bani (13 centesimi di euro) per kilowatt per un consumo mensile di fino a 100 kilowatt, 80 bani (16 centesimi di euro) per la fascia 100-255 kilowatt, 1,3 lei (26 centesimi di euro) – tra 255 e 300 kilowatt, mentre per ciò che supera i 300 kilowatt – 1,3 lei per l’intera quantità. Nel caso del gas, il prezzo per un kilowattora non supererà i 31 soldi (6 centesimi di euro). Il rappresentante dell’ANRE, Valeriu Steriu, ha dichiarato che la misura genera prevedibilità e costituisce una rete di sicurezza per la popolazione e per i consumatori industriali. Steriu ha precisato che la somma pagata dallo stato romeno alle compagnie energetiche che hanno applicato il price cap ammontava due settimane fa a quasi 21 miliardi di lei (circa 4,2 miliardi di euro). D’altra parte, la compagnia nazionale Transgaz ha annunciato di aver già immagazzinato una quantità di gas che supera il 96% della capacità totale di stoccaggio.
Difesa – La Romania si doterà militarmente di quello che le occorre, per aumentare il livello di sicurezza nel Mar Nero. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, durante una visita ad uno stabilimento di produzione di attrezzature militari a Timisoara, nell’ovest del Paese. Tîlvăr ha precisato che, al momento, la Romania è un paese sicuro che non si trova in conflitto con nessuno, ma che esiste la possibilità che si verifichino incidenti come lo schianto di droni russi sul territorio nazionale. Stiamo facendo tutto il possibile e abbiamo comunicato pubblicamente le misure aggiuntive adottate dopo il ritrovamento di resti di droni sul territorio romeno. Ci stiamo adoperando per garantire un clima di normalità, ha aggiunto il ministro, precisando che l’esercito è interessato ad attirare i giovani, soprattutto dopo la recente ondata di ritiri dal sistema.
Difesa – Un nuovo aereo da trasporto militare Hercules è stato donato dagli Stati Uniti all’aeronautica romena, informa il Ministero della Difesa. Dalla metà di questo mese, quando l’aereo è stato consegnato, nella Base di Trasporto Aereo 90 si sono svolti corsi di formazione congiunti per familiarizzare i militari romeni con i nuovi equipaggiamenti. La Romania riceverà, fino alla fine di quest’anno, sempre gratuitamente, un altro aereo di questo tipo.
Moldova – Il Consiglio dell’Unione Europea per Giustizia e Affari Interni ha approvato l’eliminazione delle tariffe roaming per la Repubblica di Moldova, una decisione che, probabilmente, entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio. Di conseguenza, i cittadini moldavi che si recano nell’UE potranno utilizzare i loro telefoni nelle stesse condizioni di prezzo come se fossero in Moldova, mentre i viaggiatori provenienti dall’UE beneficeranno degli stessi diritti quando visiteranno la repubblica. La misura fa parte del piano d’azione prioritario UE-Moldova, concordato a giugno.
Notte dei Ricercatori Europei – Ricercatori di fama nazionale e internazionale incontreranno gli appassionati di scienza romeni in occasione della Notte dei Ricercatori Europei, in corso a Bucarest e in altre 27 città della Romania. L’evento è un’iniziativa della Commissione Europea e ha goduto di successo fin dalla prima edizione, nel 2005, grazie al suo carattere innovativo, attraverso il quale la scienza è diventata accessibile a tutti. Secondo gli iniziatori, il viaggio nel mondo della scienza sarà guidato dai ricercatori, che hanno preparato per il pubblico nuovi esperimenti, presentazioni di progetti innovativi, dimostrazioni sorprendenti, workshop interattivi, nonchè dibattiti su argomenti scientifici.
Brancusi – Quasi 100 opere sono riunite nella più importante mostra dedicata negli ultimi 50 anni, in Romania, al grande scultore romeno Constantin Brancusi. La mostra, aprirà i battenti domani, nella Romania occidentale, nell’ambito del programma Timişoara – Capitale Europea della Cultura. Sculture, fotografie, documenti d’archivio e materiale filmato, per un valore assicurativo di oltre mezzo miliardo di euro, saranno esposti al Museo Nazionale d’Arte fino alla fine di gennaio. Le opere provengono da collezioni pubbliche e private romene oppure dall’estero, inviate da gallerie famose come il Centre Pompidou di Parigi o la Tate di Londra.