29.08.2019 (aggiornamento)
Declino demografico – Il 1 gennaio 2019, la popolazione residente in Romania era di 19,4 milioni persone, in calo di 125.500 rispetto alla stessa data dello scorso anno. Lo rileva l’Istituto Nazionale di Statistica, indicando come causa principale della diminuzione il saldo naturale negativo. La Romania continua ad essere un Paese di emigrazione, fenomeno che rappresenta la seconda causa principale del declino della sua popolazione. Lo scorso anno, sono emigrati circa 240.000 romeni, di oltre 20.000 in più rispetto al 2017. D’altra parte, l’invecchiamento demografico si è approfondito rispetto al 1 gennaio 2018, rilevando un maggior peso della popolazione anziana (oltre i 65 anni), indica ancora l’INS.
România Internațional, 29.08.2019, 19:00
Difesa – Il ministro della Difesa romeno, Gabriel Leş, ha partecipato a Helsinki, alla riunione informale con i colleghi degli Stati membri dell’UE, incentrata su temi riguardanti l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie, l’impatto dei cambiamenti climatici e ambientali sulla sicurezza e sulla difesa, nonchè la presenza marittima coordinata. Le questioni di attualità relative alle minacce ibride sono state discusse durante una sessione congiunta con i ministri degli Esteri. Il ministro romeno ha salutato gli iter volti ad aumentare la visibilità dell’intelligenza artificiale nell’agenda strategica dell’UE. Inoltre, Leş ha sostenuto le azioni destinate all’identificazione di soluzioni per adoperare l’energia sostenibile nel campo della difesa, ribadendo il costante appoggio di Bucarest in questa direzione, anche organizzando, durante il semestre romeno di presidenza del Consiglio dell’UE, la quarta riunione del forum consultivo sulla sostenibilità energetica nel settore difesa e sicurezza.
Romeni all’estero – In visita di lavoro nella Repubblica di Cipro, la ministra per i Romeni all’estero, Natalia – Elena Intotero, ha discusso con il capo dello stato Nikos Anastasiadis temi riguardanti il ruolo della comunità romena in questo Paese, le relazioni bilaterali, nonchè i progetti attuati dal dicastero che dirige. La ministra ha presentato le iniziative volte alla promozione dei valori della Romania in tutto il mondo, nonchè i programmi del governo di Bucarest a sostegno dei connazionali all’estero, per la promozione e la conservazione dell’identità etnica, culturale e linguistica. Natalia Intotero ha avuto anche un incontro con i membri della comunità romena in Cipro. Dal canto suo, il presidente Anastasiadis si è congratulato con le autorità romene per l’interesse interesse concesso ai connazionali all’estero, nonchè per l’esistenza di un ministero a loro dedicato.
Moldova – John Bolton, il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Donald Trump, ha dichiarato a Chisinau che gli Stati Uniti sostengono la sovranità e l’indipendenza della Moldova, che deve decidere il suo futuro senza influenze esterne. Dopo l’incontro con la premier filo-occidentale Maia Sandu, Bolton ha affermato che Washington continuerà a sostenere gli sforzi del governo per risolvere il conflitto in Transnistria, regione separatista filorussa, uscita de facto dal controllo di Chisinau nel 1992. Secondo i corrispondenti di Radio Romania a Chisinau, la premier Sandu ha presentato al consigliere americano le priorità dell’esecutivo: il contrasto della grande corruzione, la riduzione della povertà e la creazione di opportunità di sviluppo economico. La Sandu ha inoltre annunciato stretti negoziati con la NATO per un nuovo piano d’azioni in comune.
Schiavitù – Custodia cautelare per cinque membri di un gruppo guidato da una famiglia di tedeschi con l’accusa di aver tenuto in schiavitù e costretto alcuni giovani tedeschi a svolgere lavori estenuanti, col pretesto di un cosiddetto programma di rieducazione nella regione del Maramures (Romania nord-occidentale). Secondo la DIICOT (procura antimafia), negli ultimi cinque anni, otto sospetti, di cui due cittadini tedeschi, marito e moglie, hanno formato un gruppo criminale organizzato, con lo scopo principale di trafficare giovani di nazionalità tedesca, in età compresa tra 12 e 18 anni. Secondo la DIICOT, i giovani sono stati privati della libertà, costretti a svolgere lavori estenuanti, picchiati, malnutriti, tenuti al freddo o sotto la pioggia.
Cinema – Alla 76/a edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, la Romania sarà rappresentata dal documentario Colectiv di Alexander Nanau, che verrà proiettato in prima mondiale il 4 settembre. Il film descrive tutto ciò che è seguito dopo l’incendio scoppiato durante un concerto rock nel club Colectiv di Bucarest il 30 ottobre 2015, provocando 64 morti e numerosi feriti.