29.07.2014
Bucarest — Il premier socialdemocratico Victor Ponta ha lanciato oggi ufficialmente a Craiova (sud) la sua candidatura alle presidenziali che si terranno a novembre. Tra gli obiettivi del suo programma elettorale si annoverano un’economia dinamica, la prosperità dei connazionali all’interno dell’UE, la revisione della Costituzione, il rafforzamento e il consolidamento del Partenariato Strategico con gli Stati Uniti e il sostegno alla confinante Moldova. “Il mio progetto per il nostro futuro come nazione è la Romania Forte”, ha dichiarato il leader socialdemocratico. I sondaggi demoscopici piazzano Victor Ponta come favorito in veste di successore del presidente in carica, Traian Basescu, al quale in autunno scade il secondo e ultimo mandato consentito dalla Costituzione. Il più probabilmente, il premier si contenderà il ballottaggio con il sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis, virtuale presidenziabile della neocreata Alleanza Cristiano-Liberale tra l’opposizione liberale e democratico-liberale. Alla massima carica nello stato si candideranno anche il leader dell’Unione Democratica Magiari di Romania, Kelemen Hunor, e l’ex ministro degli Esteri e della Giustizia, Cristian Diaconescu del Partito del Movimento Popolare (l’opposizione filopresidenziale).
România Internațional, 29.07.2014, 12:02
Bucarest — La manovra bis del 2014 in Romania è positiva. Lo ha annunciato il premier Victor Ponta, spiegando che le entrate alle casse dello stato aumenteranno di un miliardo di lei (circa 232 mln euro) e che il deficit rimarrà al livello 2,2% del Pil. La manovra bis, che sarà approvata dal Governo nei giorni prossimi, concederà principalmente più fondi al Ministero della Salute (600 mln lei) e alla Difesa (400 mln). Il premier ha spiegato che, in un periodo così sensibile, è normale la crescita del bilancio destinato alla difesa, che a fine anno dovrebbe arrivare allo 0,2% del Pil e al 2% fino al 2017. Soldi in più andranno anche ai dicasteri dell’Economia, dell’Istruzione e dei Trasporti, ma anche al pagamento degli arretrati delle autorità locali. Victor Ponta ha spiegato che le cifre sono state discusse con i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Commissione Europea.
Bucarest — Cerimonie pubbliche organizzate dall’esercito in collaborazione con le autorità locali per la Giornata dell’Inno Nazionale in Romania, celebrata il 29 luglio. L’inno “Risvegliati romeno!”, adottato dopo il crollo del regime comunista nel 1989 e varato con la Costituzione del 1991, fu composto da Anton Pann, con i versi di Andrei Muresanu, alla metà dell’Ottocento, nel periodo risorgimentale. Il ministro degli Esteri, Titus Corlatean, sottolinea in un messaggio che, per i romeni all’estero, questa giornata particolare deve rappresentare un momento di raccoglimento e ritorno simbolico a casa. L’inno nazionale, che risuona oggi in tutte le ambasciate e in tutti i consolati di Romania nel mondo, riverbera soprattutto per i nostri connazionali lontani da casa”, si legge nel messaggio.
Kiev — Gli etnici romeni dell’ovest dell’Ucraina minacciano di bloccare nuovamente le arterie circostanti la città di Cernauti finchè non riceveranno garanzie scritte che non saranno inviati a combattere contro i secessionisti filorussi dell’est. Avviate la scorsa settimana, le proteste fanno seguito alla decisione delle autorità ucraine di chiamare sotto le armi centinaia di giovani romeni della regione, non solo uomini, ma anche donne con studi sanitari. Da Bucarest, il Ministero degli Esteri segue attentamente la situazione, di cui afferma in un comunicato che desta la preoccupazione dell’opinione pubblica in Romania. La diplomazia di Bucarest è in permanente contatto con i rappresentanti dei connazionali dell’Ucraina che con le autorità civili e militari dello stato confinante. La parte romena auspica che le procedure di mobilitazione non abbiano un carattere selettivo, in grado di introdurre un approccio discriminatorio, in base a criteri etnici. Intanto, nella Camera dei Deputati di Bucarest, il vicepresidente della Commissione per le comunità romene all’estero, Bogdan Diaconu, ha deplorato il fatto che le autorità stanno reclutando etnici romeni per inviarli in prima linea sul fronte al posto degli ucraini. Il deputato spiega che questa è la soluzione scelta da Kiev per quello che ha chiamato “lo sterminio” dei romeni della regione. Nell’ovest dell’Ucraina vive circa mezzo milione di romeni, nei territori annessi dall’Unione sovietica nel 1940 e andati nel 1991 all’Ucraina, da stato successore.
Bruxelles — La Commissione Europea propone il raddoppiamento delle esportazioni senza tasse doganali sul mercato comunitario di mele, prugne e uva dalla Moldova. Lo ha annunciato il commissario all’Agricoltura, Dacian Ciolos, sottolineando che questa è la prova della solidarietà dell’Unione Europea con i produttori moldavi che hanno sollecitato l’appoggio urgente di Bruxelles per compensare le perdite generate dal rifiuto della Russia di importare frutta e verdura, sollecitando anche la piena liberalizzazione di queste esportazioni sul mercato comunitario. La CE ha annunciato, inoltre, che il primo pacchetto annuo di assistenza finanziaria destinato alla Moldova per il periodo 2014-2017 ammonta a 101 milioni di euro.
Bucarest — La Romania ha vinto una medaglia d’oro e tre d’argento alla 46/esima edizione delle Olimpiadi Internazionali di Chimica, svoltesi dal 20 al 29 luglio nella capitale vietnamita Hanoi. Si tratta di uno dei migliori risultati di squadra, secondo quanto informa il Ministero dell’Istruzione romeno. L’oro è andato a Maria Andreea Filip del Liceo Internazionale di Informatica di Bucarest, che alle precedenti due edizioni aveva vinto l’argento. Dumitru Călugăru, del Collegio Nazionale Tudor Vladimirescu di Targu Jiu, l’argento, come anche nel 2013. Gli altri giovani romeni vincitori dell’argento sono Vlad Mihai Mandric del Collegio Nazionale Sf. Sava e Bogdan Stefan Ivan del Collegio Nazionale di Informatica Tudor Vianu di Bucarest. L’edizione svoltasi in Vietnam ha riunito 291 concorrenti di 77 Paesi.