29.03.2023
Istruzione – Via libera dal Governo di Bucarest ai disegni di legge sull’Istruzione, che passano ora all’adozione, del Parlamento con la procedura d’urgenza. La ministra dell’Istruzione, Ligia Deca, ha affermato che i documenti raccolgono gli obiettivi e la visione dell’intera società per quello che riguarda l’educazione, all’orizzonte dell’anno 2030. Deca ha parlato della creazione di un sistema centrato attorno allo studente, dello stimolo del potenziale di ogni bambino, nonchè del suo sostegno dalla prima educazione fino alla maturità. Tra gli obiettivi perseguiti anche l’aumento della qualità e il livello dell’alfabetizzazione funzionale. Ligia Deca ha affermato che nelle due leggi sono stati incluse anche le lezioni imparate dalle crisi degli ultimi anni.
România Internațional, 29.03.2023, 16:58
Istruzione – Via libera dal Governo di Bucarest ai disegni di legge sull’Istruzione, che passano ora all’adozione, del Parlamento con la procedura d’urgenza. La ministra dell’Istruzione, Ligia Deca, ha affermato che i documenti raccolgono gli obiettivi e la visione dell’intera società per quello che riguarda l’educazione, all’orizzonte dell’anno 2030. Deca ha parlato della creazione di un sistema centrato attorno allo studente, dello stimolo del potenziale di ogni bambino, nonchè del suo sostegno dalla prima educazione fino alla maturità. Tra gli obiettivi perseguiti anche l’aumento della qualità e il livello dell’alfabetizzazione funzionale. Ligia Deca ha affermato che nelle due leggi sono stati incluse anche le lezioni imparate dalle crisi degli ultimi anni.
Proteste – La Federazione dei Sindacati Liberi dell’Istruzione (FSLI) assieme alla Federazione dei Sindacati dell’Educazione Spiru Haret hanno protestato a Bucarest contro il sistema retributivo nel settore. I sindacalisti sollecitano soluzioni urgenti per l’aumento dei redditi del personale docente ausiliario, nonchè il pagamento degli straordinari. Le federazioni chiedono anche l’applicazione della normativa in materia di concessione di aumenti per le condizioni di lavoro, motivando che i dipendenti del campo dell’istruzione sono gli unici del settore pubblico che non beneficiano del provvedimento. Manifestazioni di protesta si sono svolte anche la scorsa settimana in diverse provincie di tutto il Paese. I sindacalisti ammoniscono che a maggio organizzeranno una marcia di protesta nella Capitale, minacciando con lo sciopero generale nel caso in cui il Governo non troverà soluzioni ai problemi reclamati.
Pensioni speciali – Con 79 voti favorevoli e 37 contrari, il Senato di Bucarest ha adottato il ddl di riforma delle pensioni speciali. Ieri, dopo accesi dibattiti, il ddl ha superato il voto delle commissioni specializzate, che hanno accolto solo gli emendamenti inoltrati dai parlamentari della maggioranza. Una delle modifiche prevede la sovratassazione del 15% del valore delle pensioni speciali che superano lo stipendio medio lordo. Inoltre, le pensioni speciali non potranno superare il reddito ottenuto durante il periodo di attività, mentre i beneficiari non potranno cumulare più pensioni. Quasi 200.000 persone beneficiano di pensioni speciali, la maggior parte – oltre 170.000 – dal sistema della difesa e dell’ordine pubblico. In Romania esistono sette categorie di pensioni speciali, tra cui quelle pagate a magistrati, militari o diplomatici. Le spese annuali con le pensioni speciali raggiungono i 12 miliardi di lei (circa 2,4 miliardi di euro). Le pensioni speciali più alte sono pagate agli ex magistrati e possono salire fino a 18.000 lei (circa 3.600 euro) al mese, 10 volte in più rispetto alla pensione media. La modifica del sistema delle pensioni speciali si annovera tra le richieste previste nel PNRR dalle quali dipende l’approvazione di quasi 3 miliardi di euro, fondi europei.
Romania-Polonia – Romania e Polonia hanno stabilito gli obiettivi da raggiungere per estendere e diversificare la cooperazione bilaterale, di modo che sia valorizzato al massimo il potenziale offerto dalle loro economie. I due governi guidati dai primi ministri romeno, Nicolae Ciucă, e polacco, Mateusz Morawiecki, hanno tenuto a Bucarest una riunione congiunta volta ad analizzare gli effetti generati dalla crisi economica, dalla crisi energetica, nonché dalla guerra in corso in Ucraina. Sono stati stabiliti obiettivi e nuove direzioni su piano bilaterale per ogni singolo ministero, in settori quali ricerca, digitalizzazione, PMI, evoluzione demografica, gioventù e sport, difesa e trasporti. Il primo ministro Nicolae Ciucă ha annunciato l’istituzione di una commissione tecnica romeno-polacca nel campo della produzione di armi.
Esercitazioni – Continua sul Mar Nero Sea Shield 2023, la più complessa esercitazione militare della NATO pianificata e condotta quest’anno dalle Forze Navali Romene. Oggi è stata organizzata un’esercitazione di evacuazione in cui le forze coinvolte hanno gestito una situazione di trasporto illegale di profughi via mare. Sea Shield 2023 coinvolge circa 3.400 militari e rappresentanti di diverse istituzioni del Sistema di Difesa Nazionale, nonché di altri 12 stati alleati e partner.
Clima – I 27 Stati membri dell’UE hanno approvato un testo legislativo che porrà fine alla vendita di auto nuove dotate con motori a combustione interna a partire dal 2035, dopo che la Germania ha ottenuto l’esenzione per le auto che utilizzano carburanti sintetici. Tra i 27 Stati membri, contro la legge ha votato solo la Polonia. Romania, Italia e Bulgaria si sono astenuti. In questo modo, l’UE intende ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto al livello registrato nel 1990, per possibilmente raggiungere la neutralità climatica nel 2050.